La Berlinale (dal 15 al 25 febbraio 2024) torna per la 74ª volta con oltre 20.000 professionisti del cinema e critici, così come numerosi appassionati di film provenienti da oltre 120 Paesi. Un forte richiamo internazionale, con la partecipazione di alcuni pilastri della storia del cinema.
Martin Scorsese riceverà l’Orso d’Oro alla carriera, con una cerimonia speciale il 20 febbraio. L’anno scorso era stato premiato Steven Spielberg, e prima ancora Wim Wenders, Ken Loach, Isabelle Huppert e Helen Mirren. Il regista statunitense, di origini siciliane, ha una lunga storia con la Berlinale, a cominciare da Raging Bull – Toro Scatenato, presentato fuori concorso nel 1981, e seguito da Cape Fear – Il promontorio della paura, presentato in concorso nel 1992; Gangs of New York, fuori concorso nel 2003 e tornato per la retrospettiva nel 2010. Shine a Light, film concerto sui Rolling Stones, ha aperto la Berlinale nel 2008, mentre Shutter Island è stato proiettato fuori concorso nel 2010.
Da gennaio a maggio 2013, la Deutsche Kinemathek aveva ospitato la prima mostra su Scorsese. Il suo ultimo film, Killers of the Flower Moon con Leonardo DiCaprio, Robert De Niro e Lily Gladston, votato miglior film del 2023 dall’associazione cinematografica Usa National Board of Review, è stato anche nominato fra i 10 migliori film dell’anno dall’American Film Institute, e miglior film secondo il New York Times, il New Yorker e il New York Film Critics Circle.
Un grande riconoscimento anche al regista e autore tedesco Edgar Reitz che sarà premiato con la Berlinale Camera, che dal 1986 celebra personalità e istituzioni che hanno dato un contributo speciale al cinema. Quest’anno, più che mai, la Berlinale, con ben 15 cinema berlinesi coinvolti, (Potsdamer Platz e il Berlinale Palast) sta fianco a fianco con chi lotta per le proprie idee e contro chi impone ciò si deve e che si può dire, per una svolta rivoluzionaria. Una 74ª edizione, simboleggiata dalle immagini rosse e blu e da una nuova grafica dell’iconico Orso di Berlino (progettato ancora una volta dalla berlinese Claudia Schramke) diretta per l’ultima volta dall’italiano Carlo Chatrian (dall'anno prossimo sostituito da Tricia Tuttle) e da Mariëtte Rissenbeck, che presenta pellicole con prospettive diverse, anche se con un numero ridotto, circa 200, (erano 287 nel 2023), che raccontano la storia del mondo, con tutte le sue ferite e la sua struggente bellezza.
A presiedere la giuria internazionale del Festival di Berlino sarà, l’attrice premio Oscar keniota-messicana, Lupita Nyong’o, una delle personalità internazionali di più alto livello, ispirando pubblico e critici cinematografici. In attesa di conoscere il programma ufficiale della Berlinale il 22 gennaio, diverse sono le anteprime mondiali annunciate nel fuori concorso, da Love Lies Bleeding di Rose Glass con Kristen Stewart a Turn in the Wound, di Abel Ferrara, sulla vita a Kiev dopo l’inizio della guerra in Ucraina.
Nella sezione speciale compare la serie Netflix italiana Supersex ispirata alla vita della pornostar Rocco Siffredi con Alessandro Borghi. Nicolas Philibert, dopo l'Orso d'oro 2023, con “Sur l’Adamant“, presenta il documentario Averroès & Rosa Parks.
Nella sezione Berlinale Special del festival, ci sarà la serie Sky Original Dostoevskiji, ideata, scritta e diretta dai fratelli D'Innocenzo, Fabio e Damiano. I due registi sono stati già alla Berlinale al loro esordio con La terra dell'abbastanza, presentato nella sezione Panorama del Festival nel 2018, e poi con Favolacce, in concorso nel 2020, Orso d'Argento per la Sceneggiatura. E ancora Spaceman, il film diretto da Johan Renck che vede Adam Sandler nei panni di uno scienziato ceco che vede coronato il suo sogno di diventare un astronauta.
Attesi i documentari Made in England: The Films of Powell and Pressburger, diretto da David Hinton e narrato da Martin Scorsese, sui registi britannici Michael Powell ed Emeric Pressburger, The Empty Grave di Agnes Lisa Wegner e Cece Mlay, uno sguardo agli sforzi dei discendenti tanzaniani, uccisi dai colonialisti tedeschi per recuperare i resti dei loro antenati dalla Germania.
Infine Exergue – On documenta 14 di Dimitris Athiridis, un documentario di 840 minuti sul curatore d’arte Adam Szymczyk, che ha creato la mostra documenta 14 nel 2017.
Sebbene non ancora ufficializzati i nomi, di certo non mancheranno (come ogni anno) numerose star internazionali ad impreziosire e scaldare la fredda Berlino, diversi i nomi papabili, da Adam Sandler a Carey Mulligan, passando per Amanda Seyfried, Jesse Eisenberg, Riley Keough, Saoirse Ronan e per finire Isabella Rossellini e Paul Dano.