Una notizia che ha sconvolto i fan di tutto il mondo, giunta a sorpresa dopo la recente fine degli scioperi di SAG-AFTRA e WGA, è la cancellazione di cinque serie su Netflix.
Quattro erano serie poco conosciute, che si avviavano al rinnovo per una possibile seconda stagione. La quinta invece aveva creato grandi aspettative, dopo il successo iniziale: Tenebre e Ossa, tratta dai libri di Leigh Bardugo.
La serie segue le vicende di un mondo immaginario, sconvolto dalla guerra con forze oscure. La protagonista è la soldatessa Alina Starkov, che scopre un potere straordinario che potrebbe salvare il suo paese. Tuttavia, a causa del suo potere, è minacciata dalla mostruosa Faglia d'Ombra, e la ragazza è costretta a fuggire per entrare in un esercito di soldati magici scelti noti come Grisha. Una storia di amore e guerra, che ha spinto moltissimi ad avvicinarsi ai libri da cui la serie è stata tratta. Era un titolo importante per Netflix, che aveva dato avvio anche un franchise di videogiochi basato sulla serie tv.
E ora? Tutto finito? Perché? I possibili motivi della cancellazione possono essere economici: Netflix non se la sentiva di affrontare le spese di una serie costosa come Tenebre e Ossa, e ha preferito non rinnovare. Tuttavia, Tenebre e Ossa è stata un successo. Non si è parlato d’altro per mesi. Possibile che non si potesse salvare? A un osservatore più attento, non sfuggirà che, in termini di qualità, la prima stagione di Tenebre e Ossa era superiore. Personaggi ben delineati, archi narrativi portati a termine, tutto raccontato nei modi e nei tempi giusti. Brusco cambio di registro nella seconda stagione, dove gli sceneggiatori sono arrivati alla conclusione dei tre romanzi del ciclo Grisha in un’unica stagione, molto sbrigativa e per niente fedele ai libri.
Quindi il problema non è stato nei costi, ma nella gestione? Può darsi. Tuttavia, la poca cura data ad una serie tanto promettente ha portato ad un calo negli ascolti, che di conseguenza ha causato la decisione di Netflix di non procedere con la produzione di una serie costosa in cui avrebbe rischiato solo di perdere soldi. Non una buona notizia per chi segue altre serie made in Netflix, come il live action di One Piece. Certo, l’inizio è stato ottimo, ma chi assicura che la seconda stagione non sarà uno scempio?
Netflix mette i suoi soldi solo dove c’è la sicurezza di un guadagno. Ecco perché tante stagioni per una serie come Elitè – che ormai alla lunga ha stancato come tanti teen drama – e cancellazioni importanti come Tenebre e Ossa. L’obiettivo è guadagnare, a scapito della creatività, arrivando a riciclare stesse storie e trame pur di un riscontro nel pubblico.
Quel che Netflix, e non solo, fatica a capire, è che il pubblico si sta stancando. Se tante serie tv non stanno andando bene, è proprio perché sono ripetitive. Un eterno ritorno al passato che non piace più. E le poche serie originali vengono ignorante, per paura di perderci tempo e che dopo non saranno rinnovate. È una situazione problematica, che risente di una crisi del settore iniziata ben prima del boom dei servizi di streaming.
Tenebre e Ossa è stata vittima di scelte di marketing poco felici, di miopia della produzione e della delusione del pubblico. Gli spettatori si aspettavano, nella seconda stagione, i livelli della prima. Aspettative deluse che hanno fatto precipitare gli ascolti della serie.
Dispiace per la decisione di Netflix. Soprattutto perché la terza stagione sembrava praticamente cosa fatta, mancava la conferma. I fans potranno consolarsi leggendo i libri.