La trasmissione del “sapere” da una persona all’altra nell’epoca del revisionismo e della ridefinizione della geo-politica, attraverso il suono universale. Un percorso formativo e drammaturgico che ha origine dalle sfumature della voce intesa come “strumento originario”, per citare Joan La Barbara. Un viatico che contraddice l’idea Eurocentrica del sistema temperato, come anche inteso dalle arti terapie e dalla narrazione musicologica, che pone alle sue basi l’esigenza di un “sistema integrato” (e dunque anche oltre l’idea di “sistema misto” classico- contemporaneo, che innesta in modo organico, non alternato, assonanza e dissonanza, serialismo e macrostrutture armoniche, attraverso micro-tonalità ed elettronica).

Se in principio era il logos, ovvero “il tenere assieme, legare attraverso la verità”, che è la luce espressa anche attraverso il suono, all’origine pure dei mantra (Om: senza la parola non vi è l’inno e senza il respiro non vi è il canto; Namu myoho renge kyo: armonizzare la propria vita aprendo alla legge universale per trarne forza e saggezza, conseguimento dei propri obiettivi), cos’è la fine se non il ritorno a ciò che si è perduto? Cosa ha perso l’umanità corrente?

Oltre al valore della storia per la lettura del presente con i suoi “corsi e ricorsi”, ha perso il valore della spiritualità e di una coscienza dell’archetipo junghiano, al fine di superare il proprio limite. In breve, l’umanità corrente è infantile, disordinata, incapace di comprendere il limite tra sé e l’altro da sé in modo rispettoso, di leggersi, di esprimere giudizio auto-critico e per forza di cose destinata a collassare su sé stessa. Se pure tutto ciò che è la nostra immagine del reale dovesse crollare, l’uomo moderno/futuro ha coscienza (attiva, silente, reattiva, passiva) e può avere bisogno di un risveglio della stessa, ma soprattutto, ha necessità urgente di comunicarlo all’altro da sé.

Una sequenza di riflessioni, squarci e domande sull’umanità, sulla cultura contemporanea e sull'immaginario, dunque sulla musica, sul fare musica, sul cercare lo strumento, il respiro, il suono. È l'humus creativo dal quale è nato Frattura/Comparsa/Dissolvenza, il nuovo progetto musicale collaborativo di composizione estemporanea di Alberto Nemo, Niccolò Clemente aka Whale e RaMi (Teo Ravelli e Claudio Milano). È stato registrato dal vivo il 29 Agosto 2023 a Prato, nella pompa di benzina di Marina 40, artista visiva che ha trasformato il suo luogo di lavoro in un museo popolare. I testi sono stati composti da Niccolò Clemente, quindi rielaborati e personalizzati sia da Claudio Milano che da Alberto Nemo. L’evento ha rappresentato di fatto la registrazione dal vivo (con pubblico) di questo album di musica inedita, finalmente uscito a poco più di un anno di distanza.

Frattura/Comparsa/Dissolvenza è un’azione musicale e scenica che si pone estranea a spazio e tempo, creatrice di un mondo a sé stante, liturgico, catartico, terapeutico, “altro”. Pone l’uomo cosciente al centro di un’esposizione sonica senza latitudine e senza tempo (modi occidentali e orientali, antichi e contemporanei), senza alcuna pretesa di clamore. Alberto Nemo (tenore – il mistico), Niccolò Clemente aka Whale (baritono – l’uomo di scienza) e Claudio Milano con Teo Ravelli aka “borda” (basso – la drammaturgia) sono tre voci estese a partire da tre registri diversi, innestano in questo intreccio di arte, vita, sapere ed esperienza un flusso sonoro sperimentale, tra avanguardia, spiritualità, rock da camera, Rock In Opposition, elettronica.

Niccolò Clemente (Whale) – Pianoforte, Theremin, Elettronica, Voce
Claudio Milano – Voce; con borda (Teo Ravelli) - Elettronica
Alberto Nemo – Pianoforte, Voce

Testi di Niccolò “Whale” Clemente, Claudio Milano e Alberto Nemo
Musiche di Niccolò “Whale” Clemente, Claudio Milano (con Teo “borda” Ravelli) e Alberto Nemo

Lato A
1 Frattura Iniziale (Nemo)
2 Comparsa (Clemente)

Lato B
1 Dissolvenza (Musica Milano, Ravelli; Testi Clemente, Milano)
2 Frattura Finale (Nemo)

Alberto Nemo

“Tra un respiro e l'altro c'è sempre un attimo di silenzio. E dopo ogni respiro non è mai scontato che il silenzio venga interrotto dal respiro successivo. In quel silenzio è rinchiuso Alberto Nemo.”

Alberto Nemo (Rovigo, 15 febbraio 1988), è un musicista e compositore italiano. Il suo percorso artistico ha inizio nelle chiese come cantante di musica sacra. Dal 2008 al 2015 attraversa l'Europa, esibendosi durante le cerimonie religiose e svolgendo contemporaneamente attività di musicoterapia.

Nel 2017 pubblica il suo primo disco da solista, un’opera concettuale ispirata alla Divina Commedia di Dante Alighieri. Nel 2018 vince Musicultura, condividendo il palco con i Procol Harum. Nel corso dello stesso anno svolge la tournée Esoteric Tour 2018 nelle città di Praga, Bratislava, Budapest, Varsavia e Tallinn: i concerti, allestiti con la prassi commerciale dell’invito riservato, sfruttavano una dimensione individuale per agevolare l’ascolto in cuffia a tutti gli spettatori (modalità silent-party). Nel 2019 partecipa alla sesta edizione di The Voice of Italy. Nel 2020 suona al Mugellini Festival.

Il suo stile musicale è caratterizzato da tempi lenti e dilatati, dalla quasi assenza di elementi ritmici ed una voce che muta agilmente nel volume e nel colore, passando dal sussurrio di versi quasi impercettibili al forte canto vibrato, sino a raggiungere apici drammatici nei fortissimi acuti. Spazia tra i generi della musica dark, lirica e classica.

Viene spesso vocalmente ed artisticamente paragonato a Lisa Gerrard e ai Dead Can Dance, ma anche a This Mortal Coil, Anohni, Jocelyn Pook, e al più intimo Jeff Buckley. Nel corso della sua carriera ha realizzato oltre 50 album da solista.

Niccolò Clemente aka Whale

Whale, nato come umano in Italia nel 1988, ha intrapreso un viaggio artistico che lo ha portato dalle profondità della passione per la musica metal fino alle vette dell'espressione creativa intergalattica. Il suo cammino è stato caratterizzato da una serie di illuminazioni musicali e collaborazioni che hanno plasmato la sua identità artistica in continua evoluzione.

Fin dall'adolescenza è stato rapito dal potere del metal, trovando ispirazione nei suoni ribelli degli Iron Maiden. Questo amore per il genere musicale ha agito come un'illuminazione sulla sua strada artistica, spingendolo a esplorare le potenzialità della musica in modi nuovi e avventurosi.

Tuttavia, il suo viaggio attraverso le band rock ha rivelato una dinamica complessa: mentre Whale si sentiva attratto dalla scena, le band sembravano respingerlo. Questo paradosso ha aperto la sua mente all'idea che le logiche della musica spesso vanno contro le nostre aspettative, facendo emergere il concetto che siamo tutti parte di un vasto puzzle creativo.

Il suo percorso artistico ha visto Whale immergersi nel mondo del Musical, dove ha affinato le sue abilità vocali e sceniche con passione e impegno. Tuttavia, sentendo il bisogno di esprimersi attraverso strumenti musicali, ha abbracciato il basso elettrico, trovando ispirazione in artisti come Sting. Questa nuova avventura gli ha aperto le porte della composizione, consentendogli di esprimere il suo mondo interiore con coraggio e audacia.

L'incontro con il progressive rock italiano ha rappresentato un'altra svolta cruciale nella sua carriera. Collaborando con Marco Pieri, ha dato vita al progetto Coperti da un’idea, un'opera rock che ha catturato l'essenza della loro passione condivisa per il genere. Anche se il trasferimento in Germania per continuare gli studi in medicina ha temporaneamente interrotto questa collaborazione, Whale ha continuato a perseguire la sua passione musicale con determinazione.

Parallelamente alla sua carriera artistica, Whale ha coltivato una passione per la medicina, intraprendendo una carriera come pediatra in Germania dal 2016. Il suo impegno nel campo della pediatria lo ha portato a lavorare in uno dei centri di cardiochirurgia infantile più importanti del paese, dove ha dedicato due anni alla sua formazione e alla cura dei piccoli pazienti.

Recentemente, Whale ha intrapreso un nuovo capitolo nella sua carriera medica, avviando un percorso verso la specializzazione in cardiologia pediatrica. Questa nuova sfida rappresenta un ulteriore impegno nel suo cammino professionale, offrendogli l'opportunità di approfondire le sue conoscenze e competenze nel trattamento delle patologie cardiache nei bambini.

Nonostante le sue responsabilità nell'ambito della medicina, Whale ha continuato a coltivare la sua passione per la musica e l'arte, dimostrando un'eccezionale capacità di bilanciare le sue diverse passioni e impegni. La sua dedizione alla cura dei bambini e alla sua formazione medica si integra perfettamente con la sua ricerca di espressione artistica e creatività, evidenziando la sua versatilità e determinazione nel perseguire le sue passioni in tutti gli ambiti della sua vita.

Claudio Milano

Ricercatore vocale, didatta, compositore, attore e musicoterapeuta laureato con lode in scenografia con uno psicodramma sulla Gesamtkunstwerk. Come compositore e interprete a partire dal 2002 ha partecipato alla Prima Biennale d’Arte Contemporanea a Mosca e alla Biennale Arte di Venezia del 2011, a spettacoli di danza, musicali, multimediali, teatrali, performance, readings, opere lirico-sinfoniche e festival di video-arte tenuti in tutta Italia, Svizzera, Francia, Germania, Finlandia, Serbia, Croazia, Repubblica Slovacca, Arabia Saudita, U.S.A., India.

Ha dato alle stampe 17 album, due DVD e ha partecipato a 24 pubblicazioni di artisti internazionali, collaborando con alcuni dei più grandi musicisti negli ambiti della classica/lirica, del jazz, del pop, del rock, dell'etno, del folk, dell'avanguardia, con membri di King Crimson, Morphine, Old Time Relijun, Huun Huur Tu, Kluster, Gong, Current 93, Hawkwind, Premiata Forneria Marconi, Area, Le Orme; con Elliott Sharp, Ralph Carney, Nate Wooley, Tania Giannouli.