L’ormai prolungata guerra tra l’Organo per l’applicazione delle politiche delle droghe, nota ai più come DEA (Drug Enforcement Administration), e i cartelli messicani volge ad un nuovo tremendo capitolo. Il titolo è Fentanyl, non un bizzarro soprannome di un qualche boss dei cartelli messicani, bensì un oppioide sintetico di cui solo 2mg possono portare alla morte. Ricavato dal papavero da oppio, il Fentanyl è un derivato della morfina che contiene specifiche sostanze chimiche prodotte prevalentemente in Cina, per poi essere rimodificato, ultimato ed illegalmente posto sul mercato nero in Messico dai cartelli della droga. Solo l’anno scorso, la DEA ha sequestrato circa cinquanta milioni di dosi di Fentanyl nei pressi del confine tra Stati Uniti e Messico.
I dati relativi alla diffusione e all’utilizzo di tale droga negli Stati Uniti evidenziano che solo nel 2022 circa 75.000 americani risultano deceduti per overdose di Fentanyl, tra cui il famoso rapper Coolio. Nel 2023 i numeri attuali non sono più confortanti, se si considera che l’80 % delle vittime di overdose era dipendente da Fentanyl. Il numero di vittime coinvolte è così alto che i giornali e le tv statunitensi non esitano a chiamarla “the Fentanyl plague”, ossia la piaga del Fentanyl. Tuttavia, il problema tra droga e cittadini statunitensi non ha origini recenti. Già negli anni ’90 gli oppiacei erano inizialmente prescritti negli Stati Uniti come antidolorifici, per poi essere venduti solo in via eccezionale a causa della viscerale dipendenza che causava a chi ne faceva uso. Risultando ben cinquanta volte più potente della morfina, oggi viene somministrato esclusivamente per importanti dolori percepiti post operazioni chirurgiche su prescrizione di un medico. Pur conducendo ad uno stato di euforia e ad una sensazione di benessere, il Fentanyl provoca assuefazione, forte dipendenza e depressione respiratoria, quest’ultima talvolta letale.
Oggi negli Stati Uniti il Fentanyl è legalmente vendibile dalle case farmaceutiche sotto forma di cerotti transdermici, fiale da iniettare e compresse orodispersibili, ma è spesso protagonista indiscusso del mercato nero per i suoi enormi vantaggi rispetto alla cocaina e all’eroina. All’interno del commercio illegale, il prezzo del Fentanyl risulta infatti economicamente vantaggioso rispetto alle droghe tradizionali, poiché da piccole quantità si ricavano facilmente molteplici dosi. Il basso costo del Fentanyl induce inoltre i produttori illegali ad utilizzarlo per allungare le altre droghe, generando un mix già di per sé pericoloso. Motivo per cui di frequente chi acquista determinate sostanze, non è spesso a conoscenza né della presenza del Fentanyl né tantomeno in quante quantità lo sta assumendo. Circa il 35 % delle compresse sequestrate dalla DEA negli ultimi mesi contengono almeno 2 mg di Fentanyl, che costituiscono, come già evidenziato, una quantità sufficiente per provocare la morte.
Infine, risulta persino una delle droghe che supera più facilmente le dogane: spesso soggetto a contraffazione e confezionato in pillole simili a prodotti farmaceutici tradizionali, il Fentanyl elude più facilmente i controlli rispetto ad altre sostanze. Come se non bastasse il traffico della droga a diffonderlo, sono stati registrati numerosi casi di furto di massicce quantità di Fentanyl da varie strutture sanitarie in tutti gli Stati Uniti. L’abuso di Fentanyl da parte dei cittadini statunitensi ha trovato la sua manifestazione più eclatante in diversi servizi tv locali e video su Youtube risalenti all’anno scorso, che ritraggono centinaia di persone per strada a San Francisco in uno stato simile a quello degli zombie rappresentati nei film horror ed apocalittici.
Tale tragico scenario ha condotto il governo statunitense non solo a rafforzare i controlli al confine, ma a tentare di eliminare il problema all’origine: nell’ottobre dell'anno scorso il Segretario di Stato statunitense Antony Blinken ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping per tentare di stabilire dei limiti all’esportazione delle sostanze chimiche cinesi che contribuiscono alla composizione del Fentanyl, affermando come il traffico di tale droga sia destinato tragicamente ad espandersi anche in Europa.