Può succedere che, per un motivo o per un altro, mandi un curriculum per candidarti ad un lavoro. È legale eh, giuro! Però non ti azzardare a superare i 35 anni perché non sei il benvenuto! Io lo faccio tutt’ora visto che, nel mio ambito, quello della scrittura, si è sempre alla ricerca di cose da fare e collaborazioni o bandi. Al momento mi ritrovo nella parte lesa, cioè, oltre quel fatidico limite. Non importa che tu sia disoccupato o stia già facendo un altro lavoro, perché non esiste cambiare per migliorare la tua situazione, se hai superato quella soglia sei fuori e basta! Questo è razzismo temporale!
C’è un film con Robert de Niro e Anne Hathaway che si intitola Lo stagista inaspettato. In questo film De Niro recita la parte di un pensionato terribilmente annoiato della vita da pensionato e cerca un nuovo lavoro e, a settant’anni, viene assunto come stagista in una azienda. Sì, hai capito bene, ho scritto settant’anni! Con una trama del genere, in Italia, rientrerebbe tranquillamente nel genere fantasy! Ambientando eventualmente questo film nel nostro paese, il simpatico vecchietto Robert De Niro, al massimo si ritroverebbe a bloccare il traffico fuori dalle scuole con una pettorina gialla, o nella protezione civile alle feste di paese… ricevendo come paga una simpatica pacca sulle spalle che, vediamo il lato positivo, è esentasse.
Comunque, tornando al discorso iniziale, non parliamo solamente di concorsi o di eventuali posizioni per un qualsiasi lavoro. Infatti la stessa situazione la ritroviamo in quel che riguarda i corsi di formazione. È scientificamente provato, anche da numerosi studi della Gennariello Donnarumma University of Cose varie, che, se hai superato quell’età non hai più la capacità di comprendere concetti, il tuo cervello va incontro ad una inevitabile e drammatica fine. Non capisco come mai in Italia ce l’abbiano così tanto con la categoria dei trentaseienni e oltre… Infatti per tutti quelli che hanno superato questa età c’è una sorta di limbo malefico, anche per quel che riguarda le politiche sul lavoro. Andiamo ad analizzare la situazione.
Ci sono le politiche attive sul lavoro per under 36, laddove è possibile usufruire di un'agevolazione pari al 100% dei contributi a carico del datore di lavoro! Quindi, se hai 36 anni e un giorno, sei out! Poi ci sono le politiche over 50. Piccola parentesi, se Giorgia sapesse che queste leggi hanno tutti nomi anglofoni le cancellerebbe subito, quindi under 35 e over 50 affrettatevi! Dicevamo, le politiche sul lavoro per over 50, secondo la quale per le assunzioni con contratto di lavoro dipendente a tempo determinato, di lavoratori di età non inferiore a 50 anni, è riconosciuta la riduzione del 50% dei contributi a carico del datore di lavoro per 12 mesi.
Dunque, sono io che sto esagerando o vedete anche voi un disegno che vuole fuori dalla società tutti quelli che entrano in questo limbo malefico, cioè tra i 36 ed i 49 anni? Ma che vi abbiamo fatto di male? Seriamente, parliamone… È chiaramente la generazione tra le più maledette della storia, quasi come avere il cognome De’ Medici nella Firenze di fine ‘400, ma almeno lì volevano ammazzarti e la facevi finita una volta per tutte, ora invece ti prendono proprio per il culo… Quindi, se hai tra i 36 ed i 49 anni e non hai un lavoro, ti conviene anticiparti e andare a seguire i lavori nei cantieri, e magari attendere i tanto agognati 50 anni, così potrai lavorare fino a che il tuo corpo te lo permette. Tanto, in un caso o nell’altro, la pensione te la puoi scordare a prescindere…