Le labbra della saggezza sono solo aperte alle orecchie della comprensione.
(Dal Kybalion)
Il Kybalion
I fondamenti dell’ermetismo tramandati oralmente da maestro ad allievo sono racchiusi nel Kybalion, una raccolta di insegnamenti sotto forma di massime “ermetiche” ovvero incomprensibili alle masse ma chiare soltanto agli iniziati.
Le dottrine ermetiche o Dottrine Mistiche della Sapienza Eterna risalgono all’antico Egitto, conoscenze dalle quali hanno attinto a piene mani tutte le altre dottrine, indiane, persiane, cinesi, giapponesi, greche e romane. Tra i grandi maestri egizi solo uno merita il nome di “Maestro dei Maestri”, la sua identità è sconosciuta, fu il fondatore dell’Alchimia e dell’Astrologia e
da fonti attendibili, risulta poi essere Stato contemporaneo di Abramo, di cui forse fu maestro. Secondo la tradizione, la sua esistenza terrena fu di trecento anni, poi passò ad altro piano di vita e fu deificato: divenne così il dio Thoth, ripreso poi dai greci, tra le altre deità, come Ermete, dio della saggezza.
(Dal Kybalion, pagina 3)
Gli antichi egizi chiamarono Thot “Trismegisto”, il “tre volte eccelso” e l’ermetismo si riferisce quindi alla segretezza operata dai suoi seguaci nella divulgazione dei suoi insegnamenti, il detto cristiano “gettare le perle ai porci” deriva dall’insegnamento ermetico secondo il quale l’accesso alla conoscenza è riservato a coloro che sono in grado di comprenderla. Quando si è pronti per accogliere la conoscenza essa giunge, concetto fondamentale della “legge di attrazione” così diffusa anche grazie alle scoperte della fisica quantistica, si attrae ciò che si pensa. L’Arte dell’Alchimia Ermetica si concentra sul piano mentale e non su quello materiale, si fonda sulla trasposizione delle onde mentali in vari tipi di vibrazioni e in questo senso la trasmutazione del piombo in oro è un’allegoria di un processo puramente psichico.
I sette principi ermetici
I principi ermetici sono sette. Colui che ne ha conoscenza possiede la chiave magica con la quale si aprono tutte le porte del tempio.
(Dal Kybalion)
Questi sono i 7 principi su cui si basa tutta la filosofia ermetica:
- I° Il principio del Mentalismo
- 2° Il principio della Corrispondenza
- 3° Il principio della Vibrazione
- 4° Il principio della Polarità
- 5° Il principio del Ritmo
- 6° Il principio di Causa ed Effetto
- 7° Il principio del Genere
I - Il principio del Mentalismo
Tutto è mente, l’Universo è mentale.
Tutto ciò che percepiamo come realtà materiale è Spirito Inconoscibile, Mente Universale.
Tutto ciò che compone l’universo quindi, non è che una creazione mentale del Tutto ed è soggetto alle sue leggi. Questo principio è di fondamentale importanza per comprendere tutto il resto della conoscenza sapienziale, se si accetta il paradigma secondo il quale “la materia è Spirito” o “è lo Spirito che crea la materia”, o ancora come disse Giordano Bruno “è il pensiero che genera la materia”, allora si apre la prima Porta del Tempio della Verità.
II – Il principio della Corrispondenza
Com’è al di sopra, così è al di sotto; com’è sotto, così è sopra.
Secondo questa legge universale esiste sempre una corrispondenza tra le leggi e i fenomeni dei diversi piani di vita, sia sul piano mentale, materiale e spirituale. Ciò che accade dentro di noi influenza ciò che si manifesta.
III – Il principio della Vibrazione
Tutto si muove, tutto vibra; niente è in quiete.
Questo principio è confermato anche dalla meccanica quantistica nella teoria dei “quanti” di Max Planck secondo cui l’energia può essere scambiata solo in forma di pacchetti definiti. Tutto vibra, dalle molecole alle galassie, ai mondi, in diversi gradi di frequenze e velocità, anche l’energia e la forza rappresentano i gradi di vibrazione. Lo Spirito vibra talmente intensamente da sembrare fermo. Gli ermetisti conoscendo questo principio riescono a controllare le proprie e altrui vibrazioni.
IV – Il principio della Polarità
Tutto è duale; tutto è polare: per ogni cosa c’è la sua coppia di opposti. Come simile e dissimile sono uguali, gli opposti sono identici per natura e differiscono solo di grado. Così gli estremi si toccano; tutte le verità non sono che mezze verità e ogni paradosso può essere conciliato.
Si può definire dove inizia il buio o finisce la luce? Si distingue l’amore dall’odio o il bene dal male in contraddizione apparente tra loro ma effettivamente essi variano in grado d’intensità e si possono mutare le polarità di odio in amore in pochissimi istanti, ovviamente avendo acquisito la conoscenza ermetica per attuarlo.
V – Il principio del Ritmo
Ogni cosa fluisce e rifluisce, ogni cosa ha fasi diverse; tutto s’alza e cade; in ogni cosa è manifesto il principio del pendolo: l’oscillazione di destra è pari a quella di sinistra; tutto si compensa nel ritmo.
È il principio regolatore che agisce tramite la legge mentale della neutralizzazione che consiste nella polarizzazione su un determinato punto che neutralizza il ritmo del pendolo che, oscillando, tende al polo opposto. Gli individui che hanno raggiunto un buon livello di autocontrollo riescono ad attuarlo.
VI – Il principio di Causa ed Effetto
Ogni effetto ha la sua causa, ogni causa il suo effetto; tutto avviene in conformità di una legge, il caso è il nome dato ad una legge che non si conosce; pur se esistono diversi piani di causalità, niente sfugge alla legge.
Il caso non esiste così come non esiste la sfortuna o la fortuna, ogni effetto ha la sua causa e viceversa. Consapevolizzare questo principio significa ribaltare il ruolo di vittima degli eventi in attore attivo degli stessi, ciò permette di modificare gli stati d’animo, le emozioni e i comportamenti. In sintesi, è assumersi la piena responsabilità della propria vita.
VII – Il principio del Genere
Il genere si manifesta in ogni cosa e su tutti i piani; ogni cosa ha il suo principio maschile e femminile.
Questo principio è alla base della creazione fisica, mentale e spirituale, è evidente nella distinzione dei sessi, maschile e femminile, ma queste energie con le relative qualità agiscono dentro di noi e quando si fondono si realizza lo sposalizio alchemico, rappresentato dall’ermafrodita, ovvero la fusione di Hermes - principio maschile - e Afrodite - principio femminile -, onde accedere al Logos, l’essenza vitale divina, il principio creatore.
Ogni cosa creata risponde al processo di creazione, generazione e rigenerazione, ciò che è maschile è anche femminile e viceversa. Le teorie “falliciste” che pongono il maschile al di sopra di tutto sono delle distorsioni che producono perversioni, inversioni delle leggi naturali.
La psicologia moderna deriva da quella mistica o trascendentale che gli antichi egizi conoscevano bene, erano maestri della Magia, l’arte della trasmutazione mentale che consiste nel cambiare stati, forme e condizioni mentali in altri.
Ma come teorizzò il celebre filosofo Herbert Spencer, la scienza non può accedere alla conoscenza assoluta ma esclusivamente relativa poiché l’Inconoscibile è «energia infinita ed eterna da cui derivano tutte le cose», la scienza non può rispondere completamente alla questione metafisica dell’Essere.
Siamo come stranieri in terre sconosciute
Confusi, disorientati, atterriti
Tutti nello stesso arco temporale
Tutti con un compito
Dimenticato
Siamo smemorati alla ricerca di significati.(Maria Burgarella)