Lo scorso 11 novembre, nel giorno di San Martino, è stato pubblicato il nuovo concept album della storica band perugina in cd e vinile. Nuovo progressive rock italiano tra passato e futuro.
Un nome storico, glorioso, del rock progressivo italiano: la formazione perugina, nata nel 1975, ha ritrovato nuova vita all'indomani del lungo scioglimento ed è tornata con il suo quinto lavoro. Kim è un avvincente concept album ispirato a un fatto di cronaca realmente accaduto: il tentativo di ibernare una ragazza americana di 23 anni malata di tumore e risvegliarla in un lontano futuro in cui lei potesse finalmente guarire da un male ancora oggi in molti casi incurabile.
L’Estate di San Martino è nata nel 1975 e tra gli attuali componenti figura Marco Pentiricci, polistrumentista, tra i fondatori storici della band che ha una storia lunga e complessa. Dopo aver pubblicato un solo 45 giri nel ’78, si sciolse per poi riformarsi grazie al ritrovamento di un concerto registrato nel 1983, pubblicato in Alder (2006) ed esordire finalmente sulla lunga distanza con Febo (2007); il secondo album Talsete di Marsantino (2012) è stato poi rivisitato in chiave acustica in ESM#40 nel 2015.
Kim dunque, a sette anni di distanza dall'operazione unplugged, è un ritorno in veste elettrica con cui l'Estate di San Martino affronta tematiche quali darwinismo, transumanesimo, l’eterno contrasto tra religione e scienza e il limite ultimo fino a cui quest’ultima si può spingere. Per questo motivo il gruppo ha deciso di spostare le coordinate del proprio sound verso un progressive rock moderno, quasi privo dei passaggi acustici del passato ma ricco di numerosi spunti elettronici. Fondamentale in questa evoluzione stilistica è l’innesto in formazione di Andrea Pieroni, cantante dal timbro caldo ed espressivo che dona una marcia in più a un album musicalmente ineccepibile.
Kim è anche l’occasione per riflettere sullo stato di salute del rock progressivo italiano, sul respiro internazionale che tante produzioni italiane come questa sprigionano, e anche sulla posizione nel mercato discografico di etichette realmente indipendenti come AMS Records, che da anni investono su gruppi come L’Estate di San Martino, che hanno un pubblico fedele e attento, il principale sostenitore dei vinili che sono oggetto di una lenta ma significativa rinascita.
Anche Kim infatti, oltre che su cd e in digitale, è stato pubblicato in edizione a 33 giri. L’album, con la sua ritualità del cambio di facciata che funge da pausa per prendere respiro e fare assimilare la prima parte dell’opera, risponde infatti a una ritualità cara agli amanti del rock progressivo e del rock classico in generale. Kim poi, con la sua natura concettuale, racconta una storia, proprio come un buon libro che necessita di una pausa per essere meglio compreso. Come ha recentemente dichiarato Enrico Ruggeri, «Una volta i grandi album avevano la dignità dei grandi romanzi. È cominciato tutto così, con le nostre ingenue marachelle di ragazzi (me lo presti che lo registro?). È finita con la musica gratis (apparentemente), l'ascolto distratto, lo skip, la fine dei grandi progetti d'arte.»