L’Acero , a cura di Lucia Berrettari
L’Acero ci ricorda con la sua leggerezza e sensibilità l’essere fanciulli e innocenti, la dolcezza della vita, le emozioni, la gioia oltre il dolore. Nel momento in cui la natura si prepara a dormire o morire, l’Acero risplende con il suo colore dorato e sembra cantare che il sole e la vita torneranno presto. L’Acero rappresenta la fiducia nel sole e nella luce, l’innocenza che riesce a guardare il mondo con gli occhi socchiusi e la musica delle sue foglie che canta a ogni sospirare.

L’Acero Campestre (Acer Campestre), a cura di Lidia Costa
L’Acero Campestre, detto anche Testuccio o Albero di Vite, è un piccolo albero originario dell'Europa, Nord Africa e Asia. Non oltrepassa i 10-15 metri di altezza e, quando cresce in terreni poveri, spesso assume l'aspetto cespuglioso o il portamento di un arbusto. Ha un tronco corto, molto ramificato e tortuoso con una chioma densa. La sua corteccia è grigiastra-marrone, vellutata e liscia. La fragilità della sua corteccia contrasta con il tronco che è invece possente con radici forti e profonde. Le foglie sono palmate, di color verde-opaco e in autunno diventano di un colore giallo-ambra che conferisce alla pianta un aspetto suggestivo. Le gemme sono marroni e pelose. I fiori sono piccoli e radi, distinti in maschile e femminile e disposti in grappoli di 10 fiori circa: la fioritura avviene tra aprile-maggio. L'Acero cresce molto lentamente formando un legno duro ma facile da lavorare: si imbarca difficilmente e per tale ragione viene usato in lavori da intaglio. Con il suo legno vengono fabbricati i manici, il fondo e i laterali dei violini. Antonio Stradivari (1644-1737) fu il primo a utilizzare questo legno per il suo violino. L’Acero Campestre preferisce terreni calcarei e posizioni assolate e si trova associato a Querce, Frassini e Castagni.

Simbologia e leggenda
L’Acero rappresenta il simbolo della modestia, tutto in questo albero simboleggia l'economia, la prudenza e la riservatezza. Antiche credenze popolari conferivano all'Acero proprietà magiche contro le streghe, i pipistrelli e la sfortuna. Nella mitologia greca l'Acero era l'albero del dio della paura (fobos). In Germania si crede che le cicogne depongano ramoscelli d’Acero per tenere lontani i pipistrelli dal loro nido. Nell’oroscopo celtico, l’Acero rappresenta l’indipendenza della mente. Simboleggia una persona ricca d’immaginazione e originalità, timida e riservata, sicura di sé a oltranza, avida di vivere nuove esperienze, ambiziosa, fiera e dotata di una personalità con molte sfaccettature. Questa pianta rappresenta una parte integrante e imprescindibile della cultura contadina: ha segnalato per millenni il cambio di stagione con il suo colore giallo-ambrato accompagnando il rosso delle viti. L'Acero giapponese rappresenta la impermanenza delle cose perché in autunno perde le sue foglie. La foglia d'Acero simboleggia, infatti, la stagione autunnale. Sembra che tra gli aristocratici giapponesi si attendesse l’autunno per ritrovarsi sotto i momiji, gli Aceri giapponesi, per suonare, cantare o recitare poesie d’amore, cercando ispirazione nelle foglie screziate di rosso. Più tardi questa usanza signorile divenne popolare ed è rimasta inalterata fino ad oggi. Jacques Viger, primo sindaco di Montreal, descrisse l’Acero come "il re dei nostri boschi; il simbolo del popolo canadese…”. La foglia d’Acero fu introdotta nella bandiera canadese nel 1965, sotto la forma altamente stilizzata di una foglia a undici punte.

Proprietà fitoterapiche
I principi attivi dell'Acero sono ancora oggi poco conosciuti. La linfa d’Acero, ottenuta tra marzo-aprile mediante incisioni nella corteccia, è un liquido dolce da cui si ottengono zucchero e un delizioso sciroppo. L’Acero è stato raramente citato nei testi antichi per il suo carattere funesto. Questa pianta è stata a torto dimenticata e trascurata in fitoterapia, assente ed esclusa da molti erbari e libri. Possiede invece interessanti indicazioni terapeutiche. È usata in medicina popolare come rinfrescante e astringente nelle applicazioni locali e nei bagni per pelli fragili e arrossate. Il decotto di corteccia è utilizzato, infatti, negli eritemi della pelle; mentre un pugno di corteccia tritata aggiunto all'acqua del bagno serve a rinfrescare la pelle. Le gemme d’Acero possiedono un trofismo diretto ai vasi arteriosi, alle vie biliari e al sistema nervoso centrale e periferico. Abbassano il colesterolo totale e sono capaci di ridurre la formazione della sabbia biliare evitando la formazione di calcoli alla cistifellea. L’Acero possiede proprietà lievemente anticoagulanti, aiuta nella prevenzione delle calcolosi ed è utile nelle manifestazioni di Herpes Zoster; il decotto di corteccia è usato anche come rinfrescante intestinale. Questo gemmoderivato non deve essere somministrato per più di quaranta giorni per ogni ciclo di cura.

I Rimedi di Lidia
Acerolo
Rimedio efficace contro il colesterolo:
- MG Acer Campestre
- MG Olea Europea

Biliacero
Rimedio efficace contro i calcoli biliari:
- MG Acer Campestre
- MG Rosmarino Officinale

Calmacero
Rimedio efficace contro ansia e paure:
- MG Acer Campestre
- MG Tilia Tomentosa

Per maggiori informazioni:
www.luciaberrettari.it
www.ilquarzorosa.org/operatori/lidia-costa/