Negli ultimi anni ho scritto prevalentemente del Sacro Femminino secondo la percezione che ho dell’energia della donna in quanto essere supremo che genera la vita anche se per farlo ha bisogno di quella parte maschile che diviene indispensabile per dar vita alla vita.

Ho sempre definito la pancia della donna nel momento della creazione di un altro essere umano il “laboratorio alchemico” più grande ed evoluto al mondo.

Quando lo spermatozoo donato dal sacro maschile incontra l’ovulo del sacro femminile è nel laboratorio della donna che si inizia la vita dentro la vita, dove la Scintilla Divina si instilla e da quel momento in poi la donna con il suo laboratorio alchemico non ha più, apparentemente, bisogno dell’uomo nella sua presenza fisica ma ne ha bisogno nella connessione delle anime, energetica, emozionale.

È in quel momento che avviene l’incontro tra i due elementi energetici dove riceviamo, oltre al cinquanta per cento della catena genetica di ciascun generatore, anche e soprattutto ogni informazione che giunge dall’eredità genetica dai nostri avi ma anche dalle vite precedenti.

Possibile che si ricevono soltanto le malattie “ereditarie” e non anche tutte le informazioni che i nostri avi avevano dentro il loro vissuto? Riceviamo le cosiddette malattie ereditarie attraverso il DNA ma questo DNA i genitori, a loro volta, lo hanno ricevuto dai loro genitori e così via fino alle generazioni sempre precedenti. Se vogliamo fermarci per qualche istante al dato scientifico possiamo dire che l’acido desossiribonucleico (DNA) e acido ribonucleico (RNA) e mRNA (RNA messaggero), ecc. contengono tutte le informazioni per la costruzione dell’organismo.

Contengono però molto altro ancora e di più perché se è dalla trasmissione genetica che si forma la nuova vita è da questa (in)formazione che la Scintilla Divina fa materialmente la sua presenza e porta con sé il Divino, tutti i ricordi che dal passato provengono e nella nuova vita si rigenerano e hanno la capacità di illuminare il cammino o di tenerlo nell’ombra.

Dipende da quanto ci è stato trasferito come programma autolimitante o autoesaltante. Da chi? Dalle vite passate, dai nostri avi, dai nostri genitori, da noi stessi dopo che siamo venuti al mondo acquisendo man mano sempre più modelli che gli altri volutamente o non ci propongono e che facciamo nostri.

Tornado al Sacro Femminino, perché è in questo e da questo che si sviluppa il Sacro Maschile nei figli maschi che vengono proiettati su questa dimensione terrena, è nelle donne che la deità è più facilmente risvegliabile perché la sua vera origine non sono solo i genitori o gli avi ma la Madre di tutte le Madri. La Grande Dea che fa di ogni donna, la generatrice della vita, la fanciulla intesa come frequenza della purezza di un livello molto superiore.

Quella vibrazione dell’Anima come il Soffio che rimane connesso con il “Principio” dell’esistenza ad ogni livello. Come “Imperatrice” perché è una Sacerdotessa che può aiutare ad esplorare e a creare il Sacro Maschile e far scoprire la vera essenza di chiunque ne verrà a contatto dentro la consapevolezza di cosa rappresenta il Sacro Femminino: la Dea.

Purtroppo molte delle donne che in sé hanno questa vibrazione che può elevare la frequenza del mondo materiale e spirituale hanno dimenticato che in loro esiste la deità. Che il mondo materiale e quello spirituale non sono due mondi diversi ma uno dentro l’altro come lo yin e yang che conducono al “centro della grande navata” dove non esiste più la separazione ma l’UNO. Hanno ereditato ricordi che questa percezione ha fatto dimenticare ma che, se volessero, potrebbero ripristinare per salvare sé stesse e il mondo circostante.

È giunto il tempo di risvegliare il Sacro Femminino per dar vita al Sacro Maschile che sappia riconoscere la bellezza della fusione dell’amore che tutto può.

L’anima, il soffio vitale che dal Tempio della Dea torna a farsi essenza vivente non più distinte dal corpo fisico ma un tutt’uno con l’uno.

Secondo la moderna scienza l’anima semplicemente non esiste.

Noi, invece, sappiamo che la sua immaterialità che diventa materia attraverso i corpi eterei e da questi verso il corpo fisico esiste e sappiamo come ricercarla anche attraverso le sinapsi, i circuiti cerebrali per prendere coscienza che noi siamo Divini, che la donna che dà vita alla vita È divina.

Lo sappiamo fare con la Kinesiologia applicata per l’anima, con il saper parlare con questa attraverso il corpo. Con la cromopuntura spirituale per intervenire proprio sul ripristino di quei ricordi che hanno voluto cancellare anche creando una cultura dove il maschile non più sacro ha prevalso e con tanti altri metodi.

Sappiamo come risvegliare il Sacro Femminino e il Sacro Maschile perché dal laboratorio alchemico della Dea-Donna, non più inteso solo come la pancia dove si genera un altro essere umano, ma come sorgente vibrazionale da dove ripartire per portare dall’inconscio, al conscio e quindi alla consapevolezza perché in-formati anche delle più piccole sfumature vibrazionali dove non esiste il giusto o sbagliato ma la “verità” divina.

È iniziato un nuovo giorno, anzi… di più!