Nove virgola otto metri al secondo. È la velocità di un corpo in caduta libera per richiamo della gravità.
In fisica si chiama “valore di accelerazione” e solo l’amore – per qualcosa o qualcuno – raggiunge altezze incredibili, sfida e si affida al vuoto sapendo con certezza di essere preso, tenuto, posto in salvo. L’amore, da solo, ha fiato di fatica per reggere lo sforzo fisico per 75 minuti consecutivi, l’abilità di volteggiare a dieci metri da terra senza protezioni, di osare il salto mortale con la precisione del computo dei millesimi di secondo che esclude l’errore.
L’amore fa del volo la sua dimensione e dei nervi la sua àncora. Bascula su un’altalena di braccia tese, si lancia sui polsi dell’altro per oscillare a sincrono in coordinamento di sguardi. Financo di pensieri.
L’amore passeggia da funambolo in equilibrio instabile, afferra coi muscoli adduttori la barra del trapezio.
Solo l’amore ha la potenza e insieme le delicate movenze di issarsi e ammainarsi come una bandiera, e di quello stesso drappo farne una sindone per rivestirsi e spogliarsi, e dalla pertica srotolarsi in avvitamento, in precipitazione, fermandosi un istante prima di sfiorare il suolo.
L’amore si fa torre umana, grappolo di corpi; traccia ellissi da compasso in punta di piede chiudendo in atterraggio la performance e scatenando l’applauso.
Solus Amor, lo spettacolo della Recirquel Cirque Danse di Budapest è tutta questa magia e molto di più. È l’incontro tra circo acrobatico e danza classica, una miscellanea abilmente diretta dal coreografo Bence Vagi.
Uno show unico nel suo genere: dieci artisti, per un’ora e un quarto, sono impegnati a raccontare con la loro fisicità una storia di fede e amore, di universo e natura, di esseri umani e regno animale.
C’è un orso polare a grandezza naturale che entra ad un certo punto in scena: ricorda Iorek Byrnison de La bussola d’oro ed è stato realizzato da Janni Younge, l’artista sudafricana specializzata in produzioni multimediali per il teatro, con una particolare predilezione per le marionette.
Solus Amor non è cinema ma un balletto aereo dal vivo nel quale i performer fluttuano sospesi con grazia e poesia consegnando agli spettatori la meraviglia.
Solus Amor ha per tema centrale l’amore, le sue molteplici manifestazioni e le infinite possibilità per ognuno di noi, di amare persone e personaggi, idee e ideali, situazioni e prigioni. La fascinazione di questa esibizione obbedisce a un rituale ancestrale ed è amplificata da un ricercato disegno di luci e dalla musica che Edina Mòkus Szirtes ha composto insieme a Gàbor Teriék. Una combinazione resa suggestiva anche dalla scenografia di Péter Klimò e dai costumi di Emese Kasza.
Nell’astratto spazio multidimensionale che accoglie quest’opera, sono loro protagonisti del miracolo: Gergely Bagdi, László Farkas, Ádám Fehér, Zita Horváth, Renátó Illés, Gáspár Téri, Kristóf Várnagy, Zsanett Veress, Csilla Wittmann, Gábor Zsíros. Tutti giovani, tutti bravissimi.
Recirquel Cirque Danse è una delle compagnie più importanti di circo contemporaneo a livello mondiale. Fondata in Ungheria nel 2012 dal coreografo Bence Vàgi con l’obiettivo di attualizzare la tradizione circense mitteleuropea, avvicina tre generi come il teatro, la danza e il circo per presentare un’unica produzione artistica di grande fascinazione.
Centinaia le repliche, centinaia di migliaia gli spettatori. Un solo amore: quello per la magnificenza.