Il nuovo ciclo sta aprendosi come un cancello sullo spazio infinito. Osserva la fine e vedrai l’inizio … Sei sicuro di essere pronto? Saprai lasciare alle tue spalle la paura inevitabile e raggiungere le dimensioni della realtà?
Recentemente è stato pubblicato il libro La concessionaria. Cronache della mente alterata di Anis Tarzak, un’opera che raccoglie le sue esperienze con entità galattiche che chiama i Maestri della Creazione.
Un testo precursore della letteratura quantica che intende la parola come una forma energetica in grado di ampliare la coscienza. Leggendo alcuni passi del libro, le parole vibrano di poesia trascendendo la mente, per giungere direttamente all’anima.
Colui che si identifica con la materia e con le credenze acquisite sul mondo rimane nel recinto della zona comfort, l’uomo curioso invece di esplorare l’ignoto accoglie con apertura nuove interpretazioni della realtà. L’esperienza di Anis si inserisce proprio in questo contesto, del resto si conosce solo il 5% della materia ed energia ordinaria dell’Universo, il restante 95% di materia ed energia oscura è ancora un enigma.
Anis Tarzak, nato a Nizza da genitori tunisini, è protagonista di una storia di incontri ravvicinati del quarto tipo, una cosiddetta “abduction”.
Da cosa è nata l’idea di questo libro? Cosa intendi per “mente alterata”?
Il libro non è un saggio né la mia biografia, è il viaggio di un “addotto” e del processo necessario per attivare determinate frequenze. Le entità con le quali sono in contatto fin dall’infanzia mi hanno comunicato nel corso degli anni molte informazioni racchiuse in numerosi scritti. Esse affermano che un libro è come un messaggio chiuso dentro una bottiglia e gettato in mare per qualcuno che lo troverà. Alterare la mente è un processo necessario per attingere alle dimensioni che sfuggono al dominio della logica e dei cinque sensi ma delle quali l’essere umano ha sempre intuito l’esistenza.
In questo libro si vive un’esperienza di abduction profonda, uno sconvolgimento dei sensi e della logica ben nota a chiunque abbia sperimentato un contatto intenso con entità di altri spazi e piani temporali. Un giro in giostra ad alta velocità senza cinture di sicurezza.
Com’ è iniziata la tua esperienza?
Da bambino, nei periodi antecedenti il contatto, ricevevo alcuni segnali come il sanguinamento del naso, oppure spegnimenti e accensioni improvvise di elettrodomestici e capitava che i miei familiari fossero investiti da una potente energia che alterava la loro percezione della realtà. Spesso udivo un sibilo che si amplificava e il mio corpo si paralizzava, poi un raggio biancastro e brillante, come quello lunare, mi ricopriva totalmente. Ed ecco che a quel punto, le entità “apripista” – classificate come “grigi alti” -, si materializzavano, entrando in questa dimensione. Erano sempre in quattro: si servivano di una specie di sonda che inserivano all’interno del mio cervello, una fibra sottilissima in grado di raggiungerne un preciso lembo per attivare una frequenza molto alta. Dopo molti anni di preparazione e di calibrazione, sono entrato in contatto con i Maestri della Creazione, dodici entità disposte in cerchio in un luogo dalla forma circolare. Ero disteso in una sorta di letto e sentivo il mio corpo come congelato: quando il corpo fisico attraversa gli spazi cosmici, per non essere disintegrato immediatamente, necessita di essere ricoperto da una sostanza a noi sconosciuta.
Potresti descrivere i Maestri della Creazione?
I Maestri sono alti oltre tre metri, hanno un cranio molto allungato in diagonale ed enormi occhi. Ancor prima di entrare in contatto, percepisco una sorta di richiamo ed entro in meditazione profonda: essi si materializzano in un cerchio di dodici entità allo scopo di ripartire la trasmissione delle informazioni secondo un processo che non mi danneggi. Permanendo in questo stato di meditazione, è come se entrassi in una biblioteca e potessi attingere ad una particolare sapienza. In realtà, queste entità, mi donano delle storie, affidandomi il compito di scriverle proprio in lingua italiana. La scrittura e la conoscenza della parola, unite alla presenza dei Maestri, attivano dei meccanismi coscienziali.
Essi comunicano telepaticamente con me nella mia lingua - loro parlano tutte le lingue - ma non si tratta solo di questo, mi trasmettono anche una vibrazione che richiama un linguaggio più complesso, una specie di suono che altera una porzione della mente; la parola “alterare” descrive con efficacia i meccanismi che coinvolgono sia il corpo che l’energia.
Gli esseri umani utilizzano soltanto i cinque sensi per percepire il mondo, non sono ancora in grado di esercitare tutte le loro potenzialità e di comprendere le loro visioni profonde. I Maestri affermano che l’evoluzione dell’umanità è come una porta che deve essere ancora aperta per ricevere la luce di nuove consapevolezze e conoscenze. L’umanità è sopravvissuta a tantissimi eventi terrificanti non per caso ma perché il pianeta Terra deve raggiungere un determinato luogo dell’universo.
Nel corso degli anni grazie a loro ho compiuto numerosi viaggi attraversando un tunnel luminoso. Con il procedere della mia esperienza, via via che avvenivano i contatti, i Maestri della Creazione, mi hanno condotto dentro una gigantesca piramide a tre facce: al centro di essa vi era una sfera collegata con una stella, detta “la stella di Aliquem”, una stella meccanica semi-artificiale.
Che cosa significa stella meccanica e quale è la sua funzione?
Aliquem in latino significa qualcosa o qualcuno, queste entità usano simboli misteriosi collegati a dei suoni in grado di creare determinate materie energetiche a noi sconosciute.
La stella di Aliquem in sostanza contiene la memoria dell’universo dal quale provengono: è semi-artificiale perché una parte è come viva, l’altra è stata ricostruita. Si tratta di una stella correttrice, come il cuore battente di un insieme di costellazioni, di galassie e di universi. I Maestri utilizzano le costellazioni come porte per attivare una frequenza tale da permettere ad altre stelle di recuperare e rigenerare luce e forza: alcune stelle muoiono, altre si riattivano o nascono. L’uomo non ha ancora acquisito il loro linguaggio perché pronunciare questi suoni senza avere un adeguato livello di consapevolezza delle leggi della creazione sarebbe come spezzare un vetro temporale, distruggere degli equilibri cosmici. In un certo senso ci proteggono da noi stessi.
L’abduction è associata al missing time, il blocco o la sospensione del tempo, in cosa consiste?
La parola abduction è stata utilizzata negli anni passati per indicare il rapimento contro la volontà del soggetto da parte di alieni cosiddetti “grigi piccoli” ed è descritto dalle testimonianze come doloroso e traumatico.
La mia esperienza è stata con i “grigi alti”, quasi 1 metro e 80, devo dire che sia la visione che la percezione del tempo è alterata in loro presenza, è come se delle dimensioni si sovrapponessero una sull’altra, possiedono una forma di energia diversa dalla nostra e sono in grado di sospendere la percezione del tempo. Noi terrestri siamo avvolti dall’energia solare, loro sono orientati da un’altra stella molto più antica del Sole. La loro potente energia interagisce con la mia sovvertendo tutte le leggi fisiche.
Sembra che in questi ultimi due anni, tra pandemia e guerra, l’essere umano debba passare per una porta stretta di dolore, di sofferenza, di paura, è funzionale al processo evolutivo dell’umanità?
Esatto, le entità negative che i Maestri chiamano i Signori della Guerra utilizzano il potere per schiavizzare gli esseri umani e per far credere che non si può cambiare il futuro ma non è così. I Maestri offrono un messaggio di fiducia nell’Intelligenza cosmica, l’uomo conserva nel DNA la sua divinità e la memoria di un legame profondo con essa. In un certo senso il mio libro opera per l’emersione di tali memorie nella coscienza.
Nella filosofia vedica, la Shruti, ossia la vibrazione dell’intelligenza in forma sonora crea e modifica la materia, possiamo dire che anche con i Maestri avviene qualcosa di simile?
Certamente, il suono prodotto dalle parole crea e interviene a modificare la materia. Quando sono venuto in Italia non parlavo italiano, ho ricevuto in dono da loro direttamente la conoscenza della lingua italiana che è, come affermano i Maestri, in grado di materializzare l’energia perché arriva a determinate frequenze. Se sono venuto in Italia è proprio perché sotto il vostro Paese esiste una specie di sfera, un portale verso altre dimensioni. In molti contatti precedenti i Maestri mi avevano comunicato che in Italia sarebbe accaduto quello che stiamo vivendo in questi anni, un periodo oscuro ma seguito, ad un certo momento, da un periodo di luce. Insistono sul fatto che l’essere umano deve esprimere la sua forza interiore con coraggio, superando ogni difficoltà: infatti è ‘il cuore’ il vero motore della coscienza umana.
Perché la Terra è così importante per i Maestri della Creazione?
Il pianeta Terra, ma ancor più il Sole - che fornisce l’energia al sistema - sono fondamentali. Nel futuro, ancora molto lontano, la Terra si avvicinerà sempre più al Sole e svanirà. Loro hanno ricostruito il sistema solare e il pianeta che abitiamo in funzione della loro stella: si tratta di un esperimento attraverso il quale hanno reso la Terra il fulcro di un programma per controllare altre stelle. E hanno stimolato il percorso di consapevolezza nell’uomo affinché ricevesse la loro conoscenza e attivasse le sue doti divine.
Che significato attribuisci alla piramide di Falicon?
Nel periodo che si colloca tra la mia infanzia e adolescenza, quando ero quasi analfabeta, sentii un forte richiamo che mi spinse verso una collina fuori Nizza. Guidato da sfere luminose che indicavano il cammino, ripido e difficoltoso, raggiunsi la piramide mozza di Falicon.
Essa fu scoperta da Domenico Rossetti nel 1803, è nota anche come “la piccola Cheope”, essendo costruita in scala ridotta rispetto a quella di Giza. Sotto di essa vi è una grotta, detta “ratapignata” (in nizzardo significa pipistrello).
È costituita da quattro facce, con misure precise legate ad alcune costellazioni, al suo interno è collocata una colonna dove è scolpito un volto, detto “il guardiano di pietra”. Si pensa possa rappresentare Giano Bifronte, il Dio latino risalente a circa 3000 anni fa, oppure il dio Mithra.
In realtà, la piramide funge da coperchio alla grotta, dove si scende, attraverso una scala di sette gradini, in quella che è nota come sala dell’ascensione: in essa vi era forse un altare e l’iniziato che si trovava nell’ultimo gradino nel giorno del solstizio d’estate, veniva illuminato dalla luce del sole condensata in un unico raggio. Si dice che la stanza segreta dentro la grotta sia una biblioteca cosmica. Fu un’avventura davvero straordinaria.
Cosa ti hanno trasmesso i Maestri?
Mi hanno aperto altre visioni della realtà, a volte difficili da accettare. Mi hanno spinto a non omologarmi alla massa, a comprendere che non conosciamo la verità, a non considerarmi migliore di nessuno, perché siamo tutti parte della verità, solo uniti possiamo conoscerla e questo spaventa i potenti che temono il nostro risveglio.
Le “forze oscure” tentano di allontanarci dall’arte, che rappresenta il canale di comunicazione con il divino. L’arte, in verità, è il motore dell’anima che conduce alla conoscenza. Questo è stato il loro più grande insegnamento, scoprire che l’arte non è inutile come vogliono farci credere, ma è “lo strumento” principale per la nostra evoluzione.