La comunicazione in materia pandemica in Italia è stata ossessiva, ha ingigantito la paura del virus e il terrore per la morte, annunciata nei bollettini giornalieri di guerra. Ma soprattutto è stata così piena di imperfezioni e incertezze, per non dire inadeguatezze, che una parte dell’opinione pubblica si è totalmente distaccata da questa realtà e non ha voluto più ascoltare i messaggi giornalieri di pericolo, andando a documentarsi altrove, in tutti i canali indipendenti che sono sorti nonostante la censura sempre più pressante.
Questa dicotomia sociale che spesso viene facilitata da chi persegue il “divide et impera”, non si è creata in altri Paesi che hanno spesso applicato le direttive dei propri governi senza discussioni ma sulla fiducia stabilita con i propri cittadini. Bisogna comprendere se siamo stati sfortunati ad avere governi “che peggio di così solo l’Uganda” – come direbbe Gaber - oppure se la nostra situazione nazionale sia stata la vera opportunità di andare a guardare dietro e oltre gli apparenti meccanismi del potere.
La sfiducia imperante ha addirittura prodotto fenomeni inimmaginabili, come assolutamente imprevedibili sono state e sono tuttora le notizie, le riflessioni, le teorie nate o approfondite proprio in quest’era pandemica. Tra le cause legali, i ricorsi al TAR, gli avvocati sempre pronti a stupirsi del mancato rispetto delle leggi, è nata una forma creativa tutta italiana di affrontare il problema, il Processo Norimberga 2. Crimini di Stato ai tempi del Covid-19, un progetto di Lorenzo Damiano.
In che cosa consiste questo progetto?
Si tratta di creare un tribunale permanente che simuli un processo nei confronti dei responsabili dei crimini di stato ai tempi del Covid-19.
Ma sarà realizzato con professionisti veri?
Certamente, abbiamo la disponibilità di magistrati, avvocati, medici, scienziati, psichiatri, psicologi, istituzioni finanziarie e case farmaceutiche non coinvolte nella pandemia, insomma giudici pronti a dare inizio al più grande processo della storia nel nome della verità e della pace di tutti i popoli.
Ma si svolgerà al Tribunale Militare di Norimberga?
No, naturalmente, abbiamo usato il termine Norimberga per far riferimento simbolicamente a crimini così gravi come quelli compiuti dai nazisti nel corso della Seconda guerra mondiale, ma la location scelta ora è l’Italia, Venezia o Conegliano Veneto, sia perché è il mio paese, sia perché è il paese di Luca Zaia, il Presidente della Regione Veneto da cui è nato tutto. Posso dire che questo processo avrà la protezione di forze di polizia e militari nonché delle Giacche Bianche dei Pescatori di Pace, il movimento cattolico di cui sono il fondatore. Abbiamo già la richiesta per esportare questo processo in un Paese dell’Est e lo ripeteremo con le stesse caratteristiche in tutti i Paesi che lo richiederanno.
Ci sarà anche una giuria popolare?
Sì, certo, una giuria costituita da una ventina di cittadini del popolo. In ogni caso abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti e apriamo la porta del processo a chiunque lo voglia.
Chi sono dunque i criminali che processerete? E per quali crimini?
Tutti quelli che hanno contribuito al progetto di morte Covid-19, dagli ideatori della pandemia, ai creatori del virus, agli artefici della Organizzazione Mondiale della Sanità che hanno dettato le linee guida, ai politici e ai burocrati che hanno impedito le cure domiciliari, ai responsabili della distruzione della sanità pubblica in tempi non sospetti, a coloro che dovevano predisporre piani pandemici e non lo hanno fatto, ai saltimbanchi televisivi che hanno terrorizzato la popolazione con le loro teorie – parlo dei virologi star della TV – ai giornalisti di regime che non hanno mai raccontato la verità e a tutti coloro che si sono prestati a questo assurdo disegno per denaro, per acquisire potere o semplicemente per idiozia.
Si tratta solo di artefici a livello nazionale o anche internazionale?
A tutti i livelli, anche perché gli italiani responsabili sono solo delle marionette guidate da poteri invisibili che ci preme di smascherare. E lo faremo con l’aiuto di tanti altri Stati, al momento di questa intervista [rilasciata nel mese di settembre] sono 13 i parlamenti internazionali disponibili a farci presentare il progetto.
Quali saranno le procedure che applicherete?
Sarà un processo a tutti gli effetti, che duri permanentemente e che sia atto a stabilire la verità dei fatti, ma non useremo il nostro potere simbolico per punire i responsabili dei crimini di cui sono accusati, cercheremo semplicemente di far manifestare la verità, raccoglieremo documenti e prove – già possediamo circa 10.000 prove, documenti, filmati, comunicati stampa, video, ecc. – che poi saranno consegnati alle magistrature di tutti i Paesi coinvolti, e con gli imputati emetteremo un verdetto che non darà luogo ad alcuna condanna, piuttosto applicheremo l’insegnamento di Gesù sul perdono.
Vuoi dire che l’obiettivo di questo processo è catartico? L’intenzione è di riuscire a raggiungere la verità e poi non punire i colpevoli, ma abbracciarli perdonandoli?
Io sono credente, ho abbracciato la fede a un certo punto della mia vita, esattamente a 33 anni, all’età di Cristo. Avevo un male incurabile e Gesù mi ha guarito miracolosamente. Anche io non mi ero comportato nel migliore dei modi, eppure lui mi ha perdonato e mi ha donato una seconda possibilità. Perciò lo scopo di questo processo è salvare la gente da un progetto mostruoso pensato dalle élite che governano il pianeta ed impedire il grande reset semplicemente andando a scavare nell’anima degli uomini per ricostruire la verità dei fatti.
E poi fornire tutto questo materiale ai tribunali veri affinché compiano il loro lavoro, mentre il nostro verdetto sarà la remissione totale della colpa. Spero che in questa missione ci siano la Federazione Russa cristiana, e così anche gli Stati Uniti, con i suoi rappresentanti cristiani, che devono difendere le radici dell’Europa, abbandonando i progetti di morte delle Nazioni Unite e dell’Oms. Questo processo deve essere una lunga mano tesa tra gli uomini di Dio degli Stati Uniti e gli uomini di Dio della Federazione Russa con nel mezzo il fuoco di Gesù Cristo per riportare la pace e la verità e il servizio nel mondo e nella politica.
Stai parlando del perdono del messaggio evangelico di Gesù?
Il perdono rappresenta il cardine del suo messaggio. Gesù ha insegnato il perdono in modo diretto, mediante le parabole, ma anche attraverso delle azioni e naturalmente si è immolato per salvare il mondo, espiando i peccati dell’uomo con la sua morte sulla croce, anche questo nostro atto deve porre fine al dominio del peccato che oggi ha assalito la terra da parte di entità demoniache. Il perdono è il fulcro del Padre Nostro, come emerge dalla preghiera nel Vangelo di Matteo (6, 12):
E perdonaci i nostri debiti, come anche noi perdoniamo ai nostri debitori.
Secondo Gesù esistono “debiti”, ossia “colpe”, ognuna delle quali dà luogo a risentimenti, ritorsioni e vendette. Non è questo il modo per superare le colpe, il modo suggerito dal Figlio di Dio è quello del perdono.
È un progetto ambizioso, si tratta di portare in questo tribunale fittizio nel luogo scelto, tutti i colpevoli e tutti gli esperti? Come farete? È un impegno dispendioso se non altro per gli affitti dei luoghi, per i viaggi degli artefici, degli imputati, per le spese di vitto e alloggio in un Paese straniero.
Gli esperti sono tutti volontari e ogni giorno ci sono delle associazioni, delle società, dei magistrati, degli studi legali che offrono la loro collaborazione volontaria. Stiamo cercando anche ulteriori finanziamenti per le spese vive, ma sono certo che gli aiuti arriveranno ogni giorno.
Chi può entrare nell’aula del tribunale?
Tutti potranno partecipare a questo processo e noi abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti, tutti gli italiani che sono interessati ma anche e soprattutto gli altri Paesi che vorranno unirsi per smascherare il nuovo ordine mondiale e chi ne muove i fili. Ed è già così che sta accadendo. Abbiamo la partecipazione dell’India che ha già processato Bill Gates proprio per la sua politica vaccinale mediante la quale ha causato migliaia di danni alle persone, stiamo chiudendo una serie di accordi.
Come è nata questa idea?
È nata nel mio cuore durante una rivelazione privata e si sta concretizzando insieme ad una mia collega giornalista e amica Gloria Callarelli con la quale stiamo organizzando il tutto. Norimberga 2 deve rappresentare il giusto equilibrio tra Bene e Male: un processo eterno che servirà per ricostruire una nuova libertà, pace e giustizia. L’idea nasce dalla volontà di rimodellare la società recuperandone le tradizioni e i valori, ripulendola dalle energie oscure che la disturbano. Tutto questo dovrà avvenire in tutte le nazioni del mondo.
Sono certa che sarà un successo, avrai bisogno di un ufficio stampa che tenga informata l’opinione pubblica.
Per volontà divina arrivano centinaia di mail ogni giorno, grazie ai messaggi che lanciamo nei video, dai parlamenti alle TV, fino alle piazze. In molti si sono già proposti volontariamente, Gloria Callarelli, mi dà una mano a seguire il progetto e ho l’appoggio di tutte le reti di informazione indipendente che sono già al corrente di tutto.
Cosa intendi dire con il tuo slogan “Cristo è risorto”?
Cristo è il centro della verità, una cosa che tiene in piedi l’umanità da duemila anni e da prima, in quanto Creatore dell’Universo. Dopo la passione e la crocifissione è resuscitato. A me ha risuscitato più volte: a un anno quando Padre Pio ha interceduto per me e sono guarito, poi a 33 anni quando la Madonna è venuta in camera e mi ha portato a Cristo. Per me il saluto è trasmettere gioia alla gente, un annuncio che porta sorriso e pace e che dice che il Regno dei Cieli esiste.
Questa tua missione significa che hai abbandonato ogni tipo di carriera politica?
Non ho mai avuto nel cuore di fare carriera politica ma di evangelizzare la politica: in passato ho anche rifiutato delle poltrone. Questo è il tempo di rifondare la politica per recuperare diritto e giustizia: Norimberga 2 deve rientrare nelle istituzioni per riportare la verità e il messaggio che la politica è missione e servizio. Con Norimberga 2 non esisterà più la politica di oggi: ma esisterà la politica della gioia, della speranza, del servizio.
Non dimentichiamoci che Cristo è stato ed è ancora il più grande politico di tutti i tempi.