Progettare la ripartenza nel segno della promozione e del fare sistema tra categorie economiche nel settore del turismo. È questa la formula che sta prendendo corpo a Falcade, Valle del Biois nel Bellunese cuore delle Dolomiti, per far fronte alla pesante crisi che si è abbattuta sul comparto a causa dell’emergenza COVID-19.
Lo strumento è un consorzio di promozione, PromoFalcade, che metterà insieme albergatori, ristoratori, impianti di sci, rifugi, le tre scuole di sci nordico e discesa, commercianti, artigiani. Per un totale di 100 imprese che operano nel settore e una quarantina di soci. Falcade è punto di riferimento per gli amanti degli sport invernali, vanta uno dei comprensori sciistici più imponenti: ben 100 chilometri di piste che si snodano dal Veneto al Trentino senza soluzione di continuità.
“Da questa situazione – racconta il sindaco di Falcade, Michele Costa – ne usciamo piuttosto ammaccati, come evidentemente tutte le località che vivono di turismo, a livello nazionale e internazionale, direi mondiale. Viviamo giorno per giorno – evidenzia – ma è essenziale sfruttare questo momento di stop per investire nell’immagine del nostro territorio e sul futuro del turismo. Stiamo quantificando il danno, ed è ingente. In questo frangente, però, un grande spirito di collaborazione lo stanno dimostrando le categorie economiche. Da loro viene la proposta di ripartire, attraverso un consorzio di promozione, con un’offerta turistica pronta per la stagione estiva, non solo per Falcade ma per l’intera Valle del Biois”.
Antonella Schena, presidente dell’Associazione Albergatori, Ristoratori e Rifugi Valle del Biois, entra nel merito del progetto nascente. “In realtà avremmo dovuto firmare dal notaio la nascita dell’ente consortile a marzo, poi il Coronavirus ha bloccato tutto. Questa situazione ha messo in ginocchio il comparto turistico in tutto in Veneto. Da noi – chiarisce – abbiamo stimato di avere avuto una perdita di fatturato, come albergatori, di almeno 1 milione di euro pari al 15% del fatturato della stagione. Alcuni hotel hanno chiuso il 28 febbraio, gli altri hanno resistito fino all'8 marzo, gli impianti di sci hanno chiuso, invece, il 9 marzo. Stiamo lavorando per essere pronti per la stagione estiva – racconta – PromoFalcade partirà con un’importante campagna di promozione sui social e il web per rinnovare l’immagine, anche attraverso il sito che sarà attivo da giugno, tra i componenti di PromoFalcade ci sarà anche il museo Papa Luciani e lo Sci Club Val Biois. Pasqua è andata, maggio sarebbe stato il mese dei bikers, contiamo che giugno sia il mese per riprendere le fila di una auspicabile normalità”.
Sono solo un pallido ricordo le polemiche sulla presunta mancanza di accoglienza dei falcadini nei confronti dei turisti venuti a trascorrere la quarantena nelle seconde case innescata sui social da un singolo internauta.
“Ripartiamo da un concetto chiaro – ribadisce il sindaco – la nostra economia si basa sul turismo e sull’accoglienza e non sarà la polemica di un singolo a cambiare l’atteggiamento di un’intera comunità. Falcade vuole rivedere gli ospiti passeggiare per il nostro paese, camminare sui nostri sentieri, nei boschi, in un paesaggio, quello delle Dolomiti, che è unico al mondo. Consiglio di consultare i siti ufficiali del nostro territorio come e di lasciar perdere le sterili polemiche”.
Dello stesso parere Schena dell’Associazione Albergatori. “Le polemiche di un gruppo ristretto di persone che non ci rappresentano minimamente – chiarisce – lasciano il tempo che trovano. Qui viviamo di turismo e gli ospiti sono sacri e, da sempre, i benvenuti qui a Falcade e nella Valle del Biois”.