Questa è una mia personale selezione di esperienze da vivere nella capitale francese. Non sono le classiche mete, non c'è la visita al Louvre, la Tour Eiffel e la salita a Montmartre. Sono “luoghi secondari” o meglio, consigli e suggerimenti per chi non va a Parigi per la prima volta.
1 Uno sguardo al quartiere La Defense
Se vi trovate in città durante la settimana, andate a visitare questo pezzo di Parigi moderna. Uno skyline di grattacieli vetrati occupati principalmente da uffici. La spina dorsale del quartiere va da una piazza con uno scenografico specchio d'acqua, al moderno edificio ad arco, posto in contrapposizione al più noto arco degli Champs Elysées. Non mancano bar, ristorantini, centri commerciali con qualunque tipo di negozio, spazi per il relax degli impiegati, piccole oasi verdi e bizzare opere d'arte site specific. Questo pezzo di città è terreno indiscusso dei lavoratori ma merita un'incursione anche da parte di turisti curiosi e appassionati di costruzioni moderniste.
2 Tour delle pasticcerie
Non si può visitare Parigi senza assaggiare la sua pasticceria. Entrare in una pasticceria parigina è un'esperienza non solo gustativa: i vostri occhi si perderanno fra croissant, pain au chocolate, macaron, eclaire...sapientemente e ordinatamente esposti. Spesso per entrare nelle più note pasticcerie bisogna fare la fila, ma fidatevi che non rimarrete delusi. Non perdetevi la sala da thè de Ladurée sugli Champs Elysées. Accomodatevi a uno dei tavoli preparati con lunghe tovaglie bianche e mis en place marchiata e ordinate obbligatoriamente un'alzatina di macarones ed eugénie, il gusto esclusivo della casa è il Marie Antoinette.
Non si può decriverlo, bisogna provarlo.
Diretto concorrente de Ladurée, per quanto riguarda i macarones, è, sicuramente, Pierre Hermes. La sua vetrina è un tripudio di colori e i suoi macarones a base di agrumi sono indimenticabili. Se volete provare qualcosa di visivamente spettacolare, entrate da Cedric Grolet e scegliete uno dei fiori di loto gelosamente celati in campane di vetro. La cura con cui sono preparati è il preludio della loro bontà. Non perdetevi i suoi dolcetti a forma di frutta ma soprattutto non uscite senza uno dei suoi croissant, fra i più buoni di Parigi. Se, invece, volete una patisserie che trasudi storia, non perdetevi Angelina, fondata nel 1903. Potete sentirvi Marcel Proust o Coco Chanel (suoi celebri avventori) mentre gustate il miglior Mont Blanc che abbiate mai assaggiato accompagnato dalla famosissima Africain, la loro ciocciolata calda con panna a parte. Queste sono solo alcune delle pasticcerie parigine, la città ne ospita molte altre che vi aspettano, divertitevi a stilare la vostra personale classifica.
3 Scovare uno speakeasy per un drink
Sshh! Non ditelo a nessuno, ma i migliori cocktail bar parigini sono quelli che... non si vedono! Dalle otto della sera in poi i retrobottega si animano e per bere un buon bicchiere non resta che armarsi di buona pazienza e scovare questi locali. Cosa può nascondere la cella frigo di una pizzeria italiana? Niente pomodori e mozzarelle ma tavolini, poltroncine in pelle e avventori nascosti nella penombra che sorseggiano drinks. In sottofondo il chiacchiericcio e una melodia jazz, mentre dietro il bancone affollato di bottiglie, due barman si sfidano a colpi di shaker. Se avete la fortuna di accomodarvi al banco non potete rifiutarvi di brindare con loro o verrete sbattuti fuori!
4 Chilling al canale Saint Martin
Se volete un'esperienza da veri parigini andate a Nord-Est della città, al canale Saint Martin. Nella bella stagione, dall'ora dell'aperitivo in poi guadagnatevi un posto in uno dei muretti o delle piattaforme che delimitano le sponde di questo corso d'acqua e accampatevi per un aperitivo che si può trasformare in cena, attendendo le luci della sera. Sta a voi organizzarvi: c'è chi arriva con le buste della spesa e si porta tutto da casa, o chi prende d'asporto dai locali della zona. Ognuno si costruisce il suo angolo e lo personalizza. C'è spazio per tutti: dal gruppo di amici con una cassa di birra posata a terra e una cassa che spara musica, alla coppia che imbandisce con tovaglia, calici e posate il suo pezzetto di muro. Se piove, avete freddo o è inverno, niente paura, sulle sponde del canale non mancano bistrot, ristorantini, bar e pub per tutti i gusti!
5 Il tramonto dal grattacielo di Montparnasse
In meno di un minuto, un ascensore vi condurrà al 56° piano di uno degli edifici più alti della città, a ben 200 metri d'altezza. A questo piano non si trovano uffici ma uno spazio vetrato e climatizzato per godere tutto l'anno della città. Molto interessanti i visori con i video che ricostruiscono la Parigi di epoche passate. Quando avrete finito di esplorare questo piano, salite le scale fino al 59° piano. Qui si trova la spettacolare terrazza con vista a 360° gradi sulla città, uno degli spot migliori per vedere la capitale francese dall'alto. Il momento migliore per salire sul grattacielo è indubbiamente il tramonto. Vedere la città inondata dal rosso del sole che cala sull'orizzonte è magico. Se avete la pazienza di aspettare, pian piano inizieranno ad accendersi finestre e lampioni della Ville Lumiere fino a quando si illuminerà, proprio davanti a voi, la Tour Eiffel e, per qualche minuto, sbrilluccicherà nella sera. Un bello spettacolo che, volendo, si può accompagnare con un bicchiere di champagne.
6 Una pausa nella via delle crepes
Rue de Montparnasse la si riconosce...a naso. Credo che in tutta Parigi non ci sia una via che profuma di burro tanto quanto questa per cui, scovarla nel quartiere di Montparnasse sarà un gioco da ragazzi. Questa è per antonomasia la via in cui gustare crepes a tutte le ore. Una strada lunga poco più di 200 metri, in cui si susseguono creperie con i loro tavolini uno vicino all'altro, brulicanti di affamati avventori. Sedetevi nel locale che più vi ispira e ordinate a vostro piacimento: sia che optiate per crepes dolci o per crepes salate non rimarrete delusi. Non dimenticate di ordinare il sidro, spesso servito in coppe di terracotta. Su questa via si trova anche la storica Creperie de Josseline, con il suo tipico arredamento in legno scuro e le sue specialità: la complete (salata) e la scenica Chaud-Froid (dolce) sono obbligatoriamente da provare!
7 A tavola in un buillon
Esperienza consigliata se volete provare la cucina francese tradizionale a prezzi davvero competitivi, in un ambiente che strizza l'occhio alla Belle Epoque. Il buillon ha origini ottocentesche, quando il macellaio Duval ebbe l'idea di servire un piatto di carne e verdure servito nel brodo, in francese buillon, ai molti operai giunti in città per realizzare la Parigi di Haussmann. Quel format, basato su pasti caldi, economici e rapidi ha subito successo e, in poco tempo si diffonde in varie parti della città e inizia ad essere frequentato anche dalle classi più abbienti. Da allora non è cambiato molto: arredo in stile liberty, grandi vetrate che fanno entrare la luce negli ampi saloni, tavolini molto vicini fra loro a cui siedono i più diversi avventori, camerieri che corrono in sala per assicurare un rapido servizio e cucina non stop dalle 12 alle 24. Ma cosa si mangia oggi in un buillon? La zuppa di cipolle gratinata, le uova con la maionese fatta in casa, le escargot, il boeuf a la Bourguignonne e la ile flottant sono alcuni dei piatti che compongono il menù. Ogni buillon ha la propria specialità e la propria tipica atmosfera, non vi resta che sceglierne uno e sedervi a tavola per un tuffo nella Parigi di fine '800.
8 L'istituto del mondo arabo
Per gli amanti dell'architettura moderna è una tappa imperdibile, anche se non è inserito nei classici tour turistici di Parigi. Si trova nel cuore di Parigi ed è stato progettato dall'architetto francese Jean Nouvel. Inaugurato nel 1987, è stato pensato come luogo di unione e incontro fra la cultura occidentale e la cultura araba. L'edificio ospita al suo interno l'Istituto di Cultura Araba e Islamica che include una biblioteca, una libreria, sale audiovisive e un negozio di oggetti artigianali arabi. Al settimo piano si trova, invece, un museo dedicato all'arte e alla cultura islamica. Per immergersi nella cultura gastronomica nordafricana non mancano un ristorante, un caffè letterario e un self-service. La terrazza al nono piano offre, inoltre, una privilegiata vista sui tetti di Parigi. Il vero wow è, indubbiamente, dato dallla sua facciata meridionale in vetro e acciaio i cui motivi richiamano i musharabia arabi. Tradizionalmente sono paraventi in legno scolpito, dai quali la luce entra attraverso ristretti ma numerosi fasci luminosi. Entrate all'interno e godetevi la speciale atmosfera che regalano i 240 moucharabia in alluminio, aprendosi e chiudendosi ogni ora.
9 Una passeggiata al Parco de La Villette
Il parco, progettato da Bernard Tschumi nel 1991, è caratterizzato da le folie: dei padiglioni dal caratteristico colore rosso che ospitano varie funzioni. Un paio d'ore passeggiando nei 55 ettari verdi del parco rigenerano dal caos cittadino. All'interno, oltre a giardini tematici e aree destinate al divertimento dei più piccoli, si trovano anche la Città della Scienza e dell'industria, il Géode, una sala da proiezione sferica che all'esterno è un perfetto specchio per originali foto, un aereo, la Philarmonie firmata dall'archistar Jean Nouvel e la Grand Halle. Come avrete capito le attrazioni non mancano, per cui prendete la metro e raggiungete la zona est di Parigi. Non ve ne pentirete.
10 Aperitivo in crociera sulla Senna
Un giro in barca sulla Senna è un grande classico per chi visita Parigi, ma, non si può negarlo, è un'esperienza da fare. Ma niente costose cene sui bateau mouche o crociere in cui stare ordinatamente seduti (e stipati) mentre uno speaker elenca e spiega i monumenti che si incrociano durante la navigazione. Questa crociera è diversa, per nulla ingessata e decisamente poco statica. Si salpa verso le 19 da Quai Saint-Bernard per circa tre ore di divertente navigazione. Sulla barca vi aspetta un'atmosfera festosa e rilassata. Un dj set anima il tramonto mentre ci si può godere un aperitivo o scatenarsi a passo di danza accompagnati dalle meraviglie della capitale francese che scorrono sullo sfondo.