Non esistono frontiere in natura e gli ambienti terrestri sono in confluenza gli uni con gli altri. Non dimentichiamoci mai che la vita che è rappresentata sul globo è una sintesi del patrimonio genetico tra esseri umani, tra animali e tra vegetali. Ciò che un tempo, geograficamente, divideva le comunità indigene come i mari o le catene montuose adesso con la globalizzazione non esiste più.
I viaggi a scopo turistico o commerciale hanno aperto la strada a passaggi involontari ma a volte volontari di specie animali e vegetali che arrivano su territori a loro estranei e qua un poco alla volta si adattano, proliferano e competono con quelle autoctone. Se gli esemplari alloctoni (non nativi di uno specifico areale) sono stati importati da tempo antico, è il caso della carpa introdotta dagli antichi romani, questi possono ormai definirsi “locali” cosa che non si ravvede già più nel caso in cui come all'apertura del canale di Suez, specie marine animali e vegetali hanno diffuso nel mediterraneo attraverso le correnti o aderenti agli scafi delle navi o tramite lo svuotamento delle acque di carico delle stive.
La migrazione Lessapsiana che prende il nome dal promotore ed esecutore francese del Canale di Suez che prende avvio dal 1869 anno dell'apertura commerciale del Canale determina appunto una risalita nel mediterraneo di specie nuove. Dapprima lenta, forse dovuta alla difficoltà di adattamento alla salinità diversa; si pensi a quella dei laghi amari che sfociano nel Canale e alla acqua dolce del Nilo prima che ne riducesse la portata la costruzione della diga di Assuan.
Questi limiti naturali hanno dapprima contenuto il fenomeno per poi non essere più ostacoli, grazie alla miscelazione delle differenti tipologie di acque con i rimescolamenti delle correnti subacquee e i passaggi delle navi. Gli altri fenomeni quali, l'inquinamento o le alterazioni climatiche, così come la deforestazione e la frammentazione degli habitat, creano delle nicchie ecologiche nelle quali, scomparse le specie indigene, quelle aliene trovano facilità di attecchimento e di assenza di competizione per le stesse risorse.
In queste situazioni i nuovi individui proliferano in modo incontrollato anche per la mancanza di predatori naturali. In sostanza, l'introduzione di specie aliene rappresenta una delle più importanti cause della perdita della biodiversità, sono circa 12.000 le specie “aliene” introdotte in Europa, di cui oltre di 3.000 solo in Italia, il 96% in più in questi ultimi 30 anni.
E mentre si tenta di far conoscere l'importanza di questo fenomeno ponendo note informative sul corretto comportamento di chi torna da viaggi esotici, su chi importa specie esotiche per parchi zoologici e realizzazione di giardini, il 15 dicembre 2017 è stato varato un Decreto Legislativo, il n. 230 per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 1143/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2014, recante disposizioni volte a prevenire e gestire l'introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive.
L'ultimo articolo, l'Art. 25, cita le sanzioni:
- Salvo che il fatto costituisca più grave reato
a) chiunque, al di fuori dei permessi o delle autorizzazioni rilasciate ai sensi del Titolo III o di quanto previsto al Titolo VIII, viola i divieti previsti dall'articolo 6, comma 1, lettere c), e) ed h), è punito con l'arresto fino a tre anni o con l'ammenda da € 10.000 a € 150.000;
b) chiunque ostacola o impedisce l'effettuazione dei controlli e degli interventi di attuazione delle misure di eradicazione di cui all'articolo 19 e delle misure di gestione di cui all'articolo 22, previsti dal presente decreto e' punito con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda da € 150 a € 3.000.
L'Unione Europea ha uno strumento di finanziamento per l'ambiente e l'azione per il clima chiamato programma Life. Nell'ambito di questo programma esiste il progetto Life ASAP (Alien Species Awareness Program), un progetto co-finanziato dall'Unione Europea che ha come obiettivo quello di ridurre il tasso di introduzione delle specie aliene invasive sul territorio italiano e mitigarne gli impatti. In particolare, Life ASAP mira ad aumentare la consapevolezza e la partecipazione attiva dei cittadini sul problema delle specie aliene e a promuovere la corretta ed efficace gestione da parte degli enti pubblici preposti nella attuazione del regolamento europeo in materia di specie aliene invasive sopra citato.
Inoltre promuove l'attività di reclutamento e formazione di Alien Rangers: singoli cittadini e addetti specializzati, disponibili a partecipare alla campagna per il monitoraggio delle specie aliene invasive presenti sul nostro territorio. Mentre nel famoso film di Don Siegel, L'invasione degli ultracorpi, il mondo veniva colonizzato da enormi baccelli alieni, adesso dobbiamo lottare contro la colonizzazione di almeno 3000 specie aliene. Tutti noi dobbiamo vederci coinvolti nella individuazione, denuncia e circoscrizione delle comunità aliene a difesa della biodiversità, pregio e ricchezza dei nostri territori.