Il castello di Collepino sorge sulle pendici orientali del monte Subasio, a sorvegliare parte della valle Umbra, con panorami che si estendono fino alle più alte vette dei monti Sibillini.
Il “borgo rosa”, caratteristica conferita dalle particolari peculiarità cromatiche della pietra del Subasio, è un gioiello di armonia e tranquillità, punto di partenza e sosta ideale per le escursioni nella magnifica natura del parco che lo circonda. Una passeggiata nei vicoli in un concentrato di elementi storici e artistici e una sosta su una delle terrazze panoramiche permettono di inoltrarsi nel fascino di questo minuscolo borgo circondato da ulivi.
Collepino nacque attorno al XIII secolo come colonia di boscaioli e pastori dell’abbazia di san Silvestro, situata poco distante. Successivamente l’insediamento fortificato divenne un vero e proprio baluardo difensivo a protezione dell’abbazia, alla cui presenza fu sempre legata la vita del piccolo centro abitato. Il complesso religioso ebbe una storia molto travagliata e, nel XV secolo, venne affidata al parroco di Collepino, che ne gestì le sorti fino al 1875. Oggi sono visibili i resti dell’abbazia, ma soprattutto lo splendido centro storico in pietra rosa perfettamente conservato grazie anche alle numerose opere di restauro.
Luoghi di interesse
Castello medievale: Collepino è un borgo fortificato che conserva intatto il suo impianto medievale, estremamente armonioso nel suo sviluppo. La caratteristica pietra rosa con cui sono state costruite le case dona un fascino particolare a questo piccolo insediamento ricco di pittoreschi vicoli e passaggi panoramici.
Fonte di San Silvestro: questa bella fonte in pietra si trova all’ingresso del borgo e le sue acque sono considerate benefiche per le donne in allattamento.
Ingresso della città: al borgo fortificato si accede tramite una porta ad arco ogivale, elemento che esprime fortemente le origini medievali di Collepino.
Nei dintorni
Abbazia di San Silvestro: a questo insediamento religioso è legata l’origine di Collepino, oltre alla maggior parte della sua storia. Del complesso immerso nella pace assoluta tra boschi di lecci e ulivi sono visibili e recentemente restaurati una parte del presbiterio, la cripta ed una vecchia torre campanaria. All’interno si trova un sarcofago romano. Vicino ai resti dell’abbazia, la comunità delle Piccole sorelle di Maria ha fatto edificare nel 1972 l’“Eremo della Trasfigurazione”, luogo dedicato alla preghiera e all’isolamento.
Armenzano: percorrendo la strada che collega Spello ad Assisi sul versante nord del monte Subasio si raggiunge il pittoresco borgo medievale di Armenzano. Costruito anch’esso con la pietra rosa della zona, è costituito da due cerchie concentriche di case, con al centro l’abitazione del signorotto medievale. Più isolata si trova la Chiesa di S. Maria, risalente al XIII secolo. Ad Armenzano si trova anche un piccolo osservatorio astronomico che sfrutta l’assenza di inquinamento luminoso dell’ambiente incontaminato che circonda il paese.
San Giovanni: tra Armenzano e Collepino si trova il piccolo agglomerato di case di San Giovanni, che conserva tutte le caratteristiche degli insediamenti della zona. Le casette rosa del villaggio sono attaccate alle pendici di un colle tra boschi e ampie radure.
Parco regionale del Monte Subasio: il Subasio rappresenta parte integrante della storia dell’Umbria e le sue pendici ospitano una straordinaria ricchezza artistica. Una quindicina di percorsi si snodano tra i boschi e le radure di questa zona, considerata area protetta dal punto di vista naturalistico dal 1995. La ricca fauna del parco comprende il lupo, il cinghiale, l’upupa e il barbagianni. Impressionante è il panorama che si gode dalla cima (1290 m s.l.m.), dalla quale si domina l’intera valle umbra.