Luca Freschi è uno scultore romagnolo (Forlì), laureato all'Accademia di Belle Arti di Bologna, nella sezione pittura. La sua arte raccoglie l'esperienza espressiva naturalistica di matrice romantica e accende il lessico della scultura con le superfici ardenti della terracotta e quelle più fluide della ceramica smaltata sino al multimediale. Il tema della sedimentazione del pensiero e il suo essere fonte continua di nutrimento nell'agire umano, è parte integrante della sua poetica. Dei Della Robbia ha l'impronta emotiva nella ricercatezza del carattere dei soggetti e la grandezza esecutiva.
Il lessico del distacco tra il corpo conforme alla vita data e quello parallelo dello spirito è centrale nella sua arte. La sua forza sta nel congiungere il fatto all'origine, il tangibile all'intangibile: la partenza sradicata da un qualcosa a cui si torna, senza una fine e senza una definizione se non la circolarità dell'esperienza dell'uomo stesso.
Fenditure nelle superfici e piani di appoggio sono tuffi atmosferici che dal noto passano all'ignoto. La trasparenza diviene riflessiva dell'esperienza accumulata. I legami sono le radici di un sottosuolo emotivo che desta turbamento e curiosità.
Luca Freschi scompone il tempo dell'uomo, attraverso il corpo, nella partizione delle sue membra, lasciando al tatto visivo la possibilità di ricostruire le mancanze organiche che lo accompagnano nel tangibile come chiave di osservazione della propria anima. Attraverso l'intuito la sua opera offre l'impressione di una vita: l'evanescenza dell'esistere tra realtà parallele solo in parte visibili. La natura e l'organolettico assemblarsi delle parti, come quinte d'appoggio di un'emozione catturata nell'abbandono, fanno da cornice ai rimandi specchiati e alle negazioni dello sguardo dei soggetti ritratti.
L'uomo e la scena che il suo corpo racconta, la natura e lo zoomorfo, sono la grammatica della terracotta e della ceramica che si legano in una sorta di centro gravitazionale dove tutto l'essere della narrazione scultorea converge e si addiziona.
Le regioni fisiognomiche e le fasce muscolari sono pezzature dell'esperienza dell'anima. Luca Freschi attrezza la luce e la tenebra dei frammenti di storia che affondano nel personale della vita di ognuno e genera l'attrazione assoluta della psiche e della carne verso il sacro che è di ogni singola parte che ci rappresenta.
L'espressività umida dei suoi volti è l'acqua dell'eros che nasce in Freschi dall'occhio privato del suo ruolo vigile. Lo sguardo traspare, nell'atmosfera dell'intuizione, da palpebre serrate in stato d'infinita incoscienza. Il senso del sacro, che è del volto, o di una parte del corpo che gli appartiene, si tinge di quell'attesa perpetua per un risveglio che è ricongiungimento a quanto è già vita in ogni sua molecola: tratti di un'espressione memorabile.