In Italia 1 persona su 3 è in sovrappeso, 9 individui su 100 sono obesi. Dati che, secondo gli esperti, sono destinati a crescere, compromettendo la salute, l’immagine estetica, la performance di vita, di lavoro e di relazione. Al fine di contrastare questa crescente epidemia, e ridurre anche l’incidenza di malattie croniche e metaboliche, il mondo scientifico raccomanda di tenere sotto controllo l’entrata delle calorie nell’alimentazione quotidiana.
Ed ecco che nei più svariati mezzi di comunicazione di massa fanno capolino le diete ‘miracolo’, in cui spesso ipocalorico fa rima con ‘perdi-peso’, con la promessa di ottenere risultati sorprendenti in breve tempo. Queste diete seguono la ripartizione dei principi nutritivi formulata su base giornaliera con il 50-65% delle calorie proveniente dai carboidrati, il 15-20% dalle proteine e il 25-30% dai lipidi. Tuttavia, seppure negli ultimi decenni si è arrivati a consumare più carboidrati e meno grassi, avvicinandosi alle ripartizioni caloriche giornaliere raccomandate, poco è cambiato sulla evoluzione di malattie e dei disordini metabolici, sovrappeso e obesità. Per quale motivo? Risponde a questa domanda uno dei più autorevoli studiosi del settore, il prof. Pier Luigi Rossi, medico specialista in Scienza della Alimentazione e Medicina Preventiva, autore dei libri Dalle Calorie alle Molecole. Il nuovo orizzonte nel controllo del peso e Conosci il tuo corpo, scegli il tuo cibo, entrambi editi da Aboca.
“Il corpo umano - spiega l’esperto - è un organismo biologico complesso che non vive con reazioni lineari. Il pensiero lineare si basa sulla considerazione ‘se taglio le calorie giornaliere, ottengo la riduzione del peso e dell’accumulo di massa grassa accumulata’. Con questo concetto si possono anche ridurre alcuni chili di peso corporeo, ma dopo alcune settimane si verifica inevitabilmente il blocco nella perdita di peso, l’interruzione della dieta temporanea e il recupero del peso perso”. D’altra parte, le calorie non sono altro che un parametro, inventato dall’uomo, convenzionalmente accettato per cercare di classificare il cibo solo in base al suo valore energetico.
“Considerare il cibo solo come fonte di energia - sottolinea il prof. Pier Luigi Rossi - è un errore scientifico e comportamentale, perché in questo modo il corpo umano viene considerato solo come una macchina dove immettere energia per vivere, per lavorare, per avere una vita di relazione. Tutti sappiamo che ogni alimento è, in realtà, un cocktail di nutrienti: proteine, carboidrati, grassi, vitamine, minerali, fibre eccetera. Ridurre questi preziosi ‘ingredienti’ a un mero conteggio delle calorie è dannoso e diseducativo”.
Inoltre, le tabelle di composizione degli alimenti dimostrano che due cibi molto diversi tra loro (una porzione di pasta al pomodoro con tonno e due bicchieri di birra, per esempio) possono anche avere lo stesso numero di calorie, ma di certo saranno costituiti da molecole nutrienti differenti. “È sbagliato e impensabile - continua il medico - credere che una porzione di pasta con tonno e pomodoro e due birre possano dare al nostro corpo gli stessi effetti, seppur con lo stesso numero di calorie. La pasta sarà enormemente più ricca di nutrienti (carboidrati, proteine, vitamine, fibra, Omega-3) della birra. Ogni volta che introduciamo un alimento, il nostro corpo cambia: si modifica il profilo metabolico, ormonale e genico. Le molecole che introduciamo attraverso l’alimentazione giornaliera, cioè i carboidrati, i lipidi, le proteine, le vitamine, i minerali e l'acqua alterano la secrezione di ormoni e influenzano il nostro DNA, spingendo l'organismo verso l'accumulo di peso o al contrario, verso il calo ponderale. Solo le molecole, e non le calorie, sono in grado di 'dialogare' in maniera armoniosa col nostro DNA, orientando il corpo in modalità 'perdi-grasso, perdi-peso’, e di controllare la secrezione di ormoni. Quindi, se vogliamo dimagrire, occorre concentrare l’attenzione sulle molecole contenute negli alimenti e sul loro destino metabolico all'interno del corpo umano”.
Il cibo è un’emozione, un piacere, è cultura, tradizione. È amore verso il proprio corpo. Imparare ad alimentarsi in modo corretto, superando il calcolo delle calorie, e guardare all’alimentazione quotidiana come la principale fonte di molecole nutrienti utili per vivere e far funzionare il nostro organismo, oltre che un valido alleato per perdere peso e mantenerci in salute, vuol dire attuare un’alimentazione consapevole finalizzata ad acquisire e mantenere un sano stile alimentare nella vita.