Attenzione, gente!
La gentilezza, l’educazione e il rispetto non sono passati di moda. Stanno soltanto nascosti, ad aspettare il momento giusto.
La prepotenza, la ricchezza sbattuta in faccia, la noncuranza delle sofferenze, l’inconsistenza dell’attenzione ai diritti sociali sembrano dominare.
Ma in realtà le cose non stanno proprio come sembrano. In realtà si sta assistendo all’estremizzazione di una destra vuota e negativa, che porterà inevitabilmente ad un ribaltamento degli attuali equilibri del mondo.
Si tocca il fondo, insomma, per poi assistere ad una rinascita di valori che oggi sembrano scomparsi, totalmente assenti o ignorati.
Attenzione a dare troppo credito alle apparenze: la prepotenza e la boriosità dei bulli è soltanto una difesa, è il segnale inequivocabile di debolezza, di paura. Il bullo ha paura e reagisce alla sua paura con grande aggressività. Non lasciamoci spaventare dagli atteggiamenti di superficie, dalle apparenze, non facciamoci intimorire, ma rimaniamo fermi, analizziamo la situazione, leggiamo tra le righe di chi abbiamo davanti.
Ricordiamoci che il bullo si fa via via più borioso se vede che il presunto debole si agita. La prepotenza si smonta con la fermezza, con la lungimiranza, con la calma e la compattezza.
Un altro elemento che aiuta a non perdere la bussola è il recupero di quegli elementi di forza e di stabilità che crediamo siano morti per sempre, ma che sono soltanto sopiti, sotto la cenere delle finte democrazie dominanti.
Il bullo ha paura: ha una grande paura di perdere il potere che crede di avere acquisito per sempre e per diritto divino. Le sicurezze della prepotenza mostrano incrinature, le solidità apparenti crollano davanti a chi i valori li possiede ancora, davanti a chi sa distinguere tra apparenza e sostanza.
Usciamo e gridiamolo a gran voce: ci siamo stufati dell’apparenza, degli slogan vuoti, vogliamo vivere in un mondo con valori, serietà, diritti, rispetto, un mondo bello della bellezza vera, reale, non falsata, patinata, un mondo fatto di cose anche piccole, anche imperfette ma reali, profondamente reali, vere.
Che i partiti lo comprendano oppure no, iniziamo noi comunque a vivere in maniera autentica, seguendo i principi che stanno alla base della nostra cultura e civiltà.
Svegliamoci.
Senza paura, senza lasciarci impressionare da chi alza la voce, da chi gonfia il petto, da chi mostra un’opulenza che è arrivata al disarmo. L’impero deve cambiare, oppure finirà per annientarsi da solo, come è successo all’impero romano giunto ai suoi ultimi giorni. L’opulenza, alla lunga, se non è gestita e se non è sostenuta da valori, è destinata al fallimento.
Il capitalismo stesso, così come il comunismo, senza regolamentazioni e senza rispetto dei diritti civili, falliscono entrambi. Oggi sta crollando il mito di un liberismo sfrenato, incontrollato, di una ricchezza senza fine e senza rispetto per l’umanità. Crolla anche se urla e gonfia il petto obeso con prepotenza.
Non lasciamoci abbagliare dalle luci artificiali, guardiamo oltre.
Ma soprattutto, in questo turbinio di parole gridate, di dazi, di cambi di rotta, di proclami lanciati e poi fatti cadere nel nulla, in questa compagine delirante che è la corsa agli armamenti, cerchiamo di rimanere fermi.
La fermezza è una posizione che porta con sé numerosi vantaggi:
innanzitutto la fermezza porta a valutare con più attenzione, in un certo senso a prendere tempo, facendo in modo che siano il tempo e la storia degli eventi a decretare il “vincitore”.
secondariamente, il fatto di rimanere fermi, stabili sulle posizioni, non spaventati dall’urlare del bullo, permette di osservare meglio, con più attenzione, quello che succede, in particolare di prevedere o anticipare le mosse successive di chi abbiamo davanti.
quindi, dopo la valutazione e la previsione, una posizione di fermezza permette anche di utilizzare al meglio le capacità cognitive e razionali, ma anche le sensazioni “sottili”, le impressioni, le capacità intuitive che, insieme alle prime, permettono di avere un quadro molto più chiaro della situazione e di leggere anche tra le righe dei discorsi, andando oltre il livello di comunicazione più superficiale, manifesto.
infine, la fermezza permette di mantenersi calmi, cosa particolarmente importante quando si ha a che fare con un atteggiamento prevaricante, polemico, prepotente.
Ma veniamo al tema che purtroppo è direttamente collegato alla prepotenza, cioè al tema del riarmo. Non voglio entrare in discorsi di natura politica, mi limito ad osservare che, dal punto di vista psicologico, la scelta di armarsi, soprattutto in questo momento, è una reazione senz’altro istintiva, dettata dalla speranza di poter competere ad armi pari con i grandi, con i bulli del mondo, tuttavia è una scelta che non rappresenta la posizione di fermezza che ho descritto prima.
Davanti ai bulli - soprattutto se sono più grandi, uniti e forti di noi – è utile restare calmi, non agitarsi, non prendere decisioni azzardate e soprattutto non sprecare energie in cose fisiche e concrete, soprattutto se questo dispendio va a penalizzare le nostre reali e primarie necessità: la salute, il lavoro, le famiglie, il buon funzionamento di tutto il nostro organismo.
Quindi, calma, osservazione, consapevolezza e soprattutto non sprecare energie fisiche con chi è grosso e prepotente.