Il passato è scritto nella memoria e il futuro è presente nel desiderio.
(C. Fuentes)
Cos’è un ricordo? A questa difficile domanda Woody Allen risponde con un’altra domanda “Un ricordo è qualcosa che hai o qualcosa che hai perso per sempre?”. Per rispondere a questo amletico quesito si deve considerare che se è vero che il passato non esiste ed è perso per sempre, tuttavia i ricordi continuano a vivere nella tua testa e di conseguenza appartengono al tuo mondo personale, benché non si possano toccare con mano. È qualcosa che ‘è stato’ e che ti ha portato a diventare chi sei ora. Frammenti della tua storia personale, ricordi di persone che hai incontrato, forse amato o odiato, emozioni indimenticabili, dolori che ti hanno spezzato il cuore. Forse sei riuscito a rialzarti e sei felice del tuo cuore risanato, forse sei ancora lì a rimuginare su quello che avresti potuto dire o fare o su come avrebbero potuto andare le cose solo se…
In questo ‘baule dei ricordi’ - che può essere rappresentato da una semplice scatola o da migliaia di oggetti sparsi per casa – c’è ‘tutto’, soprattutto oggetti che contengono le emozioni che ti hanno fatto battere il cuore. Mi chiedono spesso: cosa dobbiamo fare con i ricordi? Li teniamo o li buttiamo? Come gestirli al meglio? Si potrebbe innescare un infinito dibattito fra l’opportunità di conservare il passato o fare spazio al presente e al nuovo. Ecco alcune considerazioni e consigli.
• Tieni a mente che, anche se ti separi dai vecchi cimeli, i ricordi che conservi con cura nel tuo cuore non verranno dimenticati. Ti è mai capitato di aver perso tutto ciò che era collegato a una determinata esperienza? Quando non ti rimane nulla di fisico di un avvenimento bello che vuoi ricordare, tendi a ritornarci con il pensiero perché questo ti dà gioia. Gli scienziati dicono che il cervello, mantenuto in allenamento, ricorda meglio. Ritornare con il pensiero su una bella emozione – durante una piccola pausa dalla frenesia quotidiana - può regalarti un sorriso e diventare energia positiva da usare nel presente, senza riempirti ceste, armadi e cassetti.
• Fare spazio e ordine nel tuo ‘baule dei ricordi’ ti consente di confrontarti con il tuo passato. Quando prendi in mano i tuoi cimeli sentimentali e decidi cosa tenere e cosa buttare via fai un’operazione di sistemazione, di re-settaggio degli eventi della tua vita, gli attribuisci una collocazione nelle stanze della tua memoria. Un’esperienza di consapevolezza, un moto evolutivo che ti fa andare avanti nella vita.
• Fino a quando tutti questi ricordi del passato restano sepolti in uno scatolone o sul fondo di un cassetto il tuo passato resterà un peso, una sorta di zavorra emotiva che ti impedisce di godere appieno del presente.
• Quando sarai riuscito a mettere mano ai ‘cari ricordi’ e i principi dello spaceclearing e del decluttering diventeranno la tua filosofia di vita, scoprirai che lo spazio in cui vivi è destinato alla persona che sei diventata ora o a quella che sarai in futuro e non a chi sei stato nel passato. Tutto scorrerà più facile e ti accorgerai di avere più tempo prezioso per te, per le cose importanti nella tua vita, evitando di disperdere tempo ed energia nel conservare oggetti che hanno perso di significato e appartengono ad una vita che non c’è più.
Vorrei concludere con un proverbio russo che dice “Rimpiangere il passato è come rincorrere il vento”.