Si può vedere con l’anima? Si può sentire l’anima?

Si può!

Siamo tutti in possesso delle capacità di “sentire” ogni stato di coscienza che dal profondo del nostro centro interiore ci parla per farci percepire qualsiasi proiezione che può guidarci per una visione delle cose assolutamente vera perché ci giunge dall’anima. Da quella sorgente che conosce ciò che siamo stati, ciò che siamo e ciò che saremo e che, allo stesso tempo, può fornirci informazioni verso coloro con cui interagiamo. È la nostra anima che ci parla ed è la stessa che può parlare con altre anime che s’incontrano.

È quell’avvertire quello che spesso chiamiamo percepito che sovente spieghiamo come sensazione o semplicemente quella che definiamo una intuizione che invece non è altro che la capacità del nostro essere che in quel momento ascolta e vede ciò che l’anima sa già e che ci trasferisce in modo sensoriale per farci avere quella conoscenza che pensiamo di non avere.

Tutti riteniamo di poter sentire, un odore, sentire un sapore, sentire bene o male una voce, sentire qualcosa con le mani, di poter sentire un sentimento. Siamo più proiettati sul sentire dal punto di vista dell’udito fisico e quando diciamo vedere è principalmente legato al poter guardare ciò che ci sta attorno. Ci sfugge che invece possiamo sentire ciò che la nostra anima ha da dirci e vedere non ciò che gli occhi fisici possono farci guardare ma vedere l’Oltre. Non certamente l’oltre che ci sarà dopo che abbiamo lasciato il corpo ma quell’Oltre che ci può indicare la Via per proseguire al meglio l’esperienza Divina su questa frequenza terrena e poter essere resuscitati già in questa vita attraverso l’anima che si espande verso la percezione complessa ma, allo stesso tempo, semplicissima per farci vedere e sentire ciò che siamo veramente noi e gli altri attorno a noi e dove possiamo andare.

Il mese scorso ho espresso nell’articolo Dalla deità alla nascita che attraverso l’attivazione della ghiandola pineale è possibile rinascere perché questa, come sosteneva Cartesio, è la sede principale dell’anima per espandere la conoscenza dell’Oltre, perché è l’anima che conosce il nostro passato prenatale, il presente e il nostro futuro. Essendo il termine Epi-fysin in greco “al di sopra”, è al di sopra della percezione dell’umano sentire e vedere che l’anima può comunicare con ognuno di noi e darci quelle certezze che possiamo andare al di sopra e resuscitare la parte più divina che insiste in ognuno di noi e che per secoli non hanno fatto altro che volerci far dimenticare.

Provate semplicemente a pensare che la ghiandola endocrina Epifisi, pur essendo il nostro barometro interiore, quello che ci permette l’omeostasi dell’equilibrio tra gli opposti, che produce la melatonina che non serve solo come elemento per conciliare il sonno ma è un potente antiossidante cellulare, uno straordinario ormone per l’equilibrio del sistema immunitario, ecc. non viene quasi mai presa in considerazione come invece accade per l’ipofisi. È come se in medicina non esistesse e se provate a fare delle ricerche dal punto di vista scientifico troverete solo qualche accenno.

Tuttavia, secondo me, e secondo molti delle conoscenze spirituali, è quella che mette in collegamento la parte umana con quella dell’universo spirituale. È quella che produce la pinealina o pinolina che secondo la medicina potrebbe essere un ormone che può provocare esperienze di sogni lucidi. In medicina la si dà come probabilità e se invece che essere una probabilità è proprio dalla produzione di tutto ciò che avviene dalla ghiandola pineale che si possono raggiungere quegli stati coscienza elevatissimi che poi danno vita a quelli che la psichiatria chiama sogni lucidi? Lucid dream?!

Ci tengo a precisare che per raggiungere questi stati di coscienza elevatissimi che ci fanno avere i sogni luci che altro non sono che la capacità di vedere nell’Oltre non mi riferisco a “stati di coscienza alterati” con sostanze allucinogene anche “naturali” come ad esempio la l’ayahuasca ma all’attivazione energetica di ogni frequenza stimolando punti energetici dei meridiani di agopuntura.

Parlo di quegli stati di coscienza per i sogni lucidi, per quelli che si definiscono onironauti, termine creato dallo psichiatra olandese Frederik Van Eeden, per descrivere chi è in grado di sapere come agire mentre sogna ad occhi aperti, mentre sta sognando consapevolmente dirigendo ogni azione verso quella che è il sogno da realizzare.

Sognare ad occhi aperti, in questo caso, significa avere la capacità di percepire il “sentire” il “vedere” nell’Oltre ed avere “fede” che non è altro che credere in sé stessi.

Non si starà sognando ma vedendo, sentendo la vera dimensione di ciò che non avremmo mai pensato di poter essere.

Avverrà l’attivazione di quella che è la capacità di essere consapevoli che siamo esseri Divini.

Continuo a sostenere che è tempo per le donne di svegliare il Sacro Femminino che può essere elemento per svegliare il Sacro Maschile ed entrambi proiettarsi verso una nuova dimensione dove scoprire di essere in grado di ottenere quelle capacità e abilità mai percepite prima per dar vita al risveglio dal letargo indotto che l’uomo vive da molti secoli.

Questo Sacro femminino parte dalla consapevolezza che può acquisire l’uomo che è colui che deve e può innalzare sé stesso nello stesso momento in cui riconosce il Sacro Femminino e si adopera per svegliarlo.

Attivare la ghiandola pineale, aprire il terzo occhio, risvegliare il Sacro Femminino e il Sacro maschile non è un sogno né un fenomeno complesso, può essere difficile spiegarlo a parole ma provare a farlo lo dobbiamo al percorso divino mentre viviamo il mondo terreno per ritrovare l’essenza più intima e più elevata, per ritrovare quell’amore direttamente dall’anima, per riprenderci tutte le capacità di Esseri Divini che abbiamo dentro di noi. Significa resuscitare dal letargo. Anzi, di più!