Credete che il Sole sia soltanto una stella e che la Luna sia unicamente il satellite della Terra? Ebbene, sono molto di più di questo.

Partendo dal presupposto fondamentale che ogni cosa visibile è manifestazione dello Spirito Creatore, del Logos, si può allora comprendere il significato esoterico della realtà.

Prima di descrivere i simboli del Sole e della Luna, è bene ricordare che tutto è simbolo ed i simboli non sono semplici segni grafici ma oggetti o immagini che sintetizzano significati profondi. Il termine simbolo deriva dal greco συμβάλλω – symballo, formato da σύν «insieme» e βάλλω «gettare», a indicare: raccogliere, mettere insieme e gettare o scagliare con forza. Quest’ultimo aspetto, il gettare con forza, è importante ma spesso ignorato; il simbolo è qualcosa che irrompe con potenza nella psiche e ha il potere di portare la coscienza da uno stato ordinario ad un altro sia positivo che negativo.

La contemplazione dei simboli era ed è, per l’iniziato ai misteri, la pratica che avvia il processo alchemico, per lui ogni simbolo è geroglifico e ne vuole carpirne il senso. Collegare le idee alle forme permette alla mente di risalire alle concezioni fondamentali dell’intelligenza umana. Per far ciò è necessario il silenzio.

Già...il silenzio, chi è in grado di tollerarlo in questo tempo ridondante e fragoroso? Siamo immersi nel frastuono del mondo anche e soprattutto virtuale dei social media, incessantemente bulimico di parole e immagini, ma il pensiero che fine ha fatto? L’uomo ha il dono della parola ma che uso ne fa? La usa per esimersi dal pensare, parla troppo per non dire nulla, nella maggior parte dei casi.

E il grande Pitagora sapeva bene che l’astensione dal rumore e dalla parola obbliga l’uomo a incontrare se stesso, muto, costretto a pensare con le sole sue risorse. Egli, infatti, imponeva ai suoi novizi il silenzio proprio per sviluppare l’intuizione, la facoltà primordiale e superiore dell’uomo.

Uomo che ami parlare molto: ascolta e diventerai simile al saggio. L’inizio della saggezza è il silenzio.

Ma alle menti pigre il silenzio non produce la riflessione; cose, segni e simboli non suggeriscono nulla, tali menti preferiscono l’indottrinamento, come le oche che ingoiano fino allo stremo il cibo che ingrossa il loro fegato. Dategli cose da pensare che il pensare è una fatica immane! Chi, invece, al solo contatto con gli stessi simboli, cose e segni, sente nascere delle idee nella mente è un potenziale iniziato, un pensatore.

Ma andiamo ai simboli, argomento di questo articolo.

Consideriamo che le forme geometriche nascono tutte da un punto matematico, simbolo del concetto di unità che può essere concepito ma non mostrato. Da questo punto nasce quindi la linea che, spostandosi nello spazio, assume varie direzioni e crea delle forme. Si può affermare che la geometria nasce proprio da ciò che l’intelletto produce dal punto iniziale.

Immaginiamo ora una pietra gettata nell’acqua e vedremo che si irradiano dei cerchi concentrici sempre più ampi. Ebbene, i saggi antichi hanno così concepito il moto del Cosmo come un irraggiamento costante e in tutte le direzioni nello spazio. Il cerchio con il punto al centro è quindi la rappresentazione del Sole (ed anche dell’oro) che emana incessantemente la luce creatrice simboleggiata dal punto centrale. Esso è la rappresentazione perfetta di ciò che non ha inizio né fine, è l’uroboros che divora infinitamente se stesso e che, al suo interno, gli alchimisti greci hanno inserito il motto ‘uno il tutto’ ad indicare l’unità globale di ciò che esiste e di ciò che può essere concepito.

Il simbolo del Sole è il Grande Agente primordiale, il creatore di tutte le cose, il principio maschile fecondante. La Luna, dal latino lūna – luce riflessa, invece, è rappresentata da un cerchio vuoto che simboleggia il principio passivo fecondato. E già nella sua etimologia è facilmente intuibile che la Luna è la rivelatrice del vero Sole spirituale, è lo specchio attraverso cui viene rimandata a noi la luce solare. La Luna così diviene Iside, la madre dell’oggettività mentre il Sole, occulto e nascosto come Osiride, è il padre della spiritualità. Lo zero che il cerchio rappresenta non è il nulla poiché tutto è pieno di qualcosa, vuoto e nulla sono delle parole ingannevoli.

I Babilonesi associavano questo qualcosa, una sostanza impalpabile e indifferenziata, a Tiamath, la sposa di Apsu, lo spirito delle tenebre anteriori a tutto ciò che diviene, l’abisso senza fondo, il disco nero del Dio primordiale dormiente e talmente compiaciuto di se stesso da non voler creare alcunché. Tiamath per unirsi con lui si volatilizza, si assottiglia fino quasi a scomparire ed è proprio questo lo stato della sostanza primordiale antecedente alla particolarizzazione. Nella cosmogonia è il caos primordiale da dove avviene la creazione, la sostanza eterica in potenza e dinamicamente vibrante come onde in un oceano immenso. Il Sole rappresenta le seguenti nozioni: Oro (sostanza incorruttibile), luce diretta, ragione, discernimento, agire, inventare e scoprire, fondare e creare, generare, comandare, fecondazione.

La Luna invece nel suo antagonismo richiama le seguenti nozioni: Argento, luce riflessa, immaginazione, credere, assimilare e comprendere, sentire, ricevere, obbedire, conservare e mantenere, concepire, gestazione. E sappiamo bene come la Luna influenzi le maree, il ciclo mestruale (dura in media 28 giorni così come la rotazione della Luna intorno alla Terra), la gravidanza che dura 9 mesi e 9 è il numero della Luna. I due astri sono sempre attivi, il Sole irradia costantemente in modo fisso e immutabile come lo splendore dell’oro, mentre la Luna riflette ciò che capta della luce solare, il suo disco infatti nelle fasi lunari passa da crescente a calante in modo incessante, la sua instabilità è infatti associata all’argento, metallo nobile ma soggetto ad ossidazione.

La Luna e il Sole sono forze stimolatrici dell’eterna corrente vitale.

Concludo con un estratto dalla conferenza di Rudolf Steiner del 26 marzo 1908 ‘Sole, Luna, Stelle’: “Sole e Luna rappresentano il contrapposto di vita e di forma che è necessario allo sviluppo umano. Se operassero unicamente le forze lunari stabili, ogni ulteriore sviluppo sarebbe escluso, si determinerebbe una specie di irrigidimento, mentre le sole forze solari condurrebbero alla combustione. La luce che irradia dalla luna non è soltanto luce solare riflessa, ma rappresenta delle forze che formano e plasmano. La luce solare non è mera luce, bensì forza di vita, di vita che precipita con ritmo vertiginoso, sicché l’uomo sarebbe già vecchio non appena nato. La forma umana è un portato della luna, la vita umana del sole... dalle stelle, dal sole e dalla luna non si riversano su di noi soltanto dei raggi luminosi, ma delle correnti spirituali impregnate di vita. Finché non si scorgerà null’altro all’infuori della sola luce fisica, ciò non potrà comprendersi, poiché l’elemento spirituale non può venir sperimentato che dalla fantasia artistica elevata a veggenza super sensibile, animata ad immagine – oppure mediante la ricerca, l’investigazione di carattere spirituale.”