Tra pochi giorni inaugura Prima Visione. I fotografi a Milano, dal 2006 un appuntamento atteso e una mostra che coinvolge Milano e la fotografia. Ogni anno, per quest’occasione la Galleria Bel Vedere, che espone una quarantina di opere, può contare sulla presenza di tanti fotografi, ognuno in esposizione con una sua singola foto. L’iniziativa, nata tredici anni fa, si avvale dal 2010, della collaborazione del G.R.I.N., Gruppo dei photo-editors operativi nelle più importanti testate nazionali o nelle agenzie fotografiche.
Per questa edizione, Maurizio Zanuso della Galleria Bel Vedere apre lo spazio miFAC, in via Santa Marta 18 e propone una ricca carrellata di proposte tra cui due autori segnalati dalla Open Call “MilanoMeravigli” di Fondazione Forma in collaborazione con G.R.I.N. Tra i nomi noti che sono tanti, spiccano Isabella Balena, Laila Pozzo, Cosmo Laera, Claudio Sabatino, Pio Tarantini e Roby Schirer ma la scelta ampia e puntuale comprende anche una schiera di giovani talenti. La città vive e racconta la sua storia attraverso le immagini, dai lavori in costruzione nei nuovi quartieri, alle periferie, dal fascino delle zone storiche ai musei e alle architetture e ai paesaggi urbani.
Prima Visione ogni anno opera un censimento di grande valore dove i sentimenti, la documentazione e i cambiamenti del tessuto urbano e sociale si leggono attraverso le visioni personali di fotografi diversi che vengono da ogni parte d’Italia. Per Maurizio Zanuso questo evento annuale ha un’affluenza di pubblico notevole “perché quando si parla di Milano, i milanesi e non solo loro, vengono in galleria per riconoscere gli aspetti della città e poi, anche i mutamenti e lo sviluppo cittadino suscitano una grande curiosità. Senza contare che esponiamo più di 40 autori e il tam tam dei fotografi funziona benissimo in questi casi e porta in galleria un pubblico fantastico”.
Ma quali sono i cambiamenti più evidenti di Milano? “È cambiata molto nel paesaggio urbano, soprattutto in questi ultimi dieci anni e basta uno sguardo in alto per vedere lo skyline nuovo, completamente diverso e avveniristico, soprattutto in certi quartieri”. Ma la città appare più bella rispetto a tredici anni fa? “C’è più ordine, Milano ha un aspetto un po’ 'svizzero' ma mi sembra che le caratteristiche dei milanesi siano sempre le stesse. Forse adesso, con una minima ripresa economica, c’è più frenesia e la città si presenta molto attiva e frenetica durante la settimana e si svuota molto di più durante i weekend, rispetto a una volta”. Si registra nei fotografi anche una manifestazione affettiva per la città? “Forse sì ma gli autori hanno sempre fotografato per Prima Visione con un atteggiamento positivo e difficilmente hanno sottolineato gli aspetti più critici”.