Il “Famedio” del Cimitero Monumentale di Milano è il “Pantheon” che racchiude la memoria delle milanesi e dei milanesi che hanno illustrato e fatto grande la città; fino a pochi anni fa, la presenza femminile era piuttosto scarsa, e solo ultimamente si è cominciato a valutare proporzionalmente il grande contributo dato dalle donne alla metropoli, in tutti i campi, riscoprendo così una serie di personalità, discrete e umbratili, come è lo stile ambrosiano, ma di grande spessore culturale, sociale e di profonda umanità.
Quest'anno, tra le donne che entreranno in questo speciale monumento alla memoria, spicca il nome di Giovanna Cavazzoni, la compianta fondatrice e presidente di VIDAS (Volontari Italiani Domiciliari per l'Assistenza ai Sofferenti), la più ampia e completa capacità assistenziale in Europa, nata nel 1982 e che finora ha assistito 32.000 malati terminali, domiciliarmente e nell'Hospice Casa Vidas. Giusto omaggio a una donna che ha avuto sempre Milano nel cuore e ha testimoniato il cuore di Milano: “Il nostro cammino di carità e giustizia per i più deboli e sofferenti si è sviluppato entro questa città che abbiamo amata, studiata nel profondo, consolata e rassicurata. Non c'è strada, viale, vicolo che non ci abbia visto accorrere ad ogni richiamo”.
Raffaella Gay, responsabile eventi culturali e ufficio stampa Vidas, alla recente presentazione del libro Milano è Donna (i cui proventi saranno devoluti a Vidas), che raccoglie le interviste di 70 donne milanesi contemporanee – tra cui la Cavazzoni - con il loro fondamentale contributo alla crescita della città, ha voluto ricordare che Giovanna non si stancava mai di ricordare che non c'è niente di più falso della frase: “Non c'è più niente da fare”, affermando invece che c'era invece tantissimo da fare per i diritti e la dignità del malato.
È stata definita “donna delle utopie”, ma, ricorda ancora la Gay, preferiva essere chiamata una semplice questuante di fondi: “La solidarietà è sentimento di fratellanza e condivisione di ansie e gioie, dolori e felicità, è dunque il terreno più fertile per far crescere la pace … solidarietà è attenzione, comprensione, rifiuto dei pregiudizi, accettazione dell'altro nella sua diversità, rispetto della sua dignità”. E questa generosa “questua”, diventa quanto mai attuale oggi, quando Vidas sta realizzando il nuovo progetto della “Casa Sollievo Bimbi”, per l'assistenza ai minori e bambini con malattie inguaribili, che l'associazione cura già ora a domicilio, ma che, entro il 2018, potrebbero essere accolti e assistiti in questo edificio, che sta sorgendo nella periferia milanese.
A conclusione, l'affettuoso ritratto postumo che il direttore del periodico dell'associazione Insieme Vidas, Giuseppe Ceretti, le ha dedicato: “Vi proibisco di scrivere alcunché. Io accanto al Manzoni? Arrossisco al solo pensiero”. Ci par di sentire Giovanna alla notizia della sua iscrizione nel Famedio … un monito accompagnato da un sorriso, solo accennato, un misto di gioia e pudore che le accendeva il volto di fronte ai riconoscimenti ricevuti in vita … Perciò ci pare quasi naturale che il tuo nome trovi posto nel Famedio, non a caso collocato in traguardo prospettico con la città. Saranno con te, ultimi arrivati, amici che hanno sostenuto l'opera di Vidas, dal sodale di una vita Umberto Veronesi al cardinale Dionigi Tettamanzi, da Bernardo Caprotti, il patron di Esselunga, allo scultore Kengiro Azuma. Ciò sia detto da inguaribili milanesi”.