Nel 2009 un team di biologi marini dell’Università di Lecce ha scoperto un organismo potenzialmente eterno: si tratta dell’idromedusa Turritopsis nutricula. Essa cresce, raggiunge la maturità sessuale, si riproduce, poi, invece di morire, scende sul fondo del mare e si ritrasforma in polipo, lo stadio giovanile da cui è stata generata.
A questo punto da polipo ridiventa nuovamente medusa, con un processo praticamente ‘infinito’. Questo ringiovanimento cellulare è possibile grazie al fenomeno del ‘transdifferenziamento’, secondo cui cellule altamente specializzate perdono la specializzazione morfologica e funzionale per tornare allo stadio totipotente di nuove cellule con caratteristiche proprie della fase giovanile. Il fenomeno conduce a riconsiderare il tema dell’invecchiamento e dell’Immortalità.
I russi parlano da tempo di ringiovanimento e Immortalità, intesa non solo come Immortalità dell’Anima e dello Spirito, ma anche delle cellule e del corpo fisico. Arkady Petrov, partendo dal principio che siamo creati a immagine e somiglianza di Dio, ha concepito un percorso articolato e complesso incentrato sulle Tecnologie Bioinformative e denominato L’Albero della vita. L’obiettivo è sviluppare il potere della chiaroveggenza e consentire all’uomo di creare il suo Corpo di Luce, mediante la Trasfigurazione. Lo scienziato e mistico Grigorij Grabovoj, analogamente, ha messo a punto Il Sistema Unificato delle Conoscenze individuando sequenze numeriche per la guarigione di tutti e del mondo stesso. Egli afferma che la Coscienza è responsabile della creazione del mondo, della Mortalità o Immortalità dell’Uomo, quindi, anche della Resurrezione dei morti.
Nel nostro Paese, il dottor Gian Piero Abbate, fisico e teologo, musicista e compositore, esperto di Cabalà e Numerologia, studia da oltre 40 anni i cambiamenti in atto e l’attivazione dell’Immortalità del corpo fisico. Grabovoij afferma: «Abbate… possiede tutte le conoscenze per realizzare concretamente le mie teorie». Ha trasformato, infatti, le sequenze di Grabovoij in musiche, identificando gli algoritmi per convertire i numeri in note. È autore del libro I 12 strati dell'immortalità per l’attivazione del DNA multidimensionale e di tanti altri studi. Lo abbiamo intervistato dopo il suo intervento al Convegno Tra Scienza e Coscienza: il senso della vita tenutosi a Trapani lo scorso settembre grazie all’organizzazione di Alessandra Burgarella allieva di Petrov.
Siamo appena entrati in una nuova zona della Galassia e quindi in una Nuova Era, cosa dobbiamo aspettarci?
Da un punto di vista astrofisico, dalla nuova regione della Galassia in cui siamo entrati, stiamo percependo nuove energie, a noi sconosciute, sia a livello scientifico che personale. Sono energie basate su Amore e Compassione, perciò le definirei "femminili". Si sta verificando anche un’improvvisa accelerazione di tanti altri cambiamenti naturali, già iniziati in passato. In ambito scientifico, inoltre, sappiamo che la Terra emette raggi gamma secondo una griglia molto fitta con una distanza dei fori di uscita di un paio di metri. Da qualche anno l'intensità dei raggi gamma cresce senza un motivo spiegabile. Prosegue anche il fenomeno di diminuzione del campo magnetico che, ogni tanto, seppure per piccolissime frazioni di secondo, si annulla.
Lo spostamento dei poli, sia magnetico che di rotazione, poi, è un fenomeno scientificamente inspiegabile. I poli non ruotano come nel passato, ma si stanno spostando linearmente e con una velocità crescente di anno in anno. Vi sono, infine, i mutamenti artificiali prodotti dall'uomo, come gli effetti derivanti dall’utilizzo di nuove armi, l'inquinamento da polveri ultrasottili o il famoso cambiamento climatico, le cui conseguenze sono ormai percepite da tutti.
La realtà supera l’immaginazione, la vera scienza non è deduttiva (basata su conoscenze passate), ma aperta all'imprevisto, all'impossibile, alla ricerca di ciò che sta oltre quello che crediamo, spesso erroneamente, di aver già compreso. La Galassia sta aiutando gli uomini ad attraversare questa fase dell’Umanità invitandoli a ‘partecipare al banchetto di nozze’ (Parabola del Re e del suo banchetto di nozze - Matteo 22:2-14). Per oltrepassare quello denominato come 7° portale, l'ultimo per questa fase evolutiva, occorrono Amore e Compassione, ‘indossare l’abito nuziale’, cioè quello stato che raggiunge chi ha il cuore aperto.
Alla luce della numerologia, come influenzeranno tutti questi fattori lo stato fisico e mentale dei singoli individui?
Dal 2012 che, dal punto vista numerologico vale 5, simbolo del cambiamento, ha avuto inizio l'apertura delle 'capsule temporali' del pianeta.
Il 2013 è 6, simbolo dell'Amore, strumento di ricalibrazione del rapporto uomo – terra, ma anche simbolo di Compassione.
Il 2014 è 7, l'anno della "magia", della rottura con il passato e della scoperta che il nuovo è oltre l'immaginazione.
L'anno 2015 è un 8, l'infinito che si è raddrizzato, l'anno della connessione con l'Universo, di collegamento con le nuove energie, necessario per costruire nuove fondamenta e rompere schemi e preconcetti del passato.
Il 2016 è un 9, simbolo del completamento, utile per ultimare i processi e segnato dalla comparsa di nuovi fenomeni.
Il 2017, è 1, segna la fine del progetto e l’inizio della nuova fase, avviando il consolidamento delle nuove energie e la separazione dell'umanità in due specie diverse, ovvero la "speciazione irreversibile".
Si tratta di una speciazione anche fisica e comporta un cambiamento del DNA e un allungamento della vita per raggiungere una evoluzione non solo spirituale, ma multidimensionale, che include anche la materia.
Cosa comporta la recente scoperta che dentro ogni persona convivono tre DNA, scientificamente chiamati A-DNA, B-DNA e Z-DNA?
Questi DNA sono molto interessanti dal punto di vista scientifico: i primi due ruotano in un verso, il terzo, lo Z-DNA, ruota nel verso opposto. Contemporaneamente i primi due sono composti dalle classiche due eliche, sono cioè dei DNA strutturati, il terzo DNA è tutto un caos, non presenta eliche, ma è costituito da segmenti disordinati tra loro. Da un punto di vista fisico, il senso di rotazione, lo ‘Spin’, fornisce anche l’orientamento del tempo, quindi l’A-DNA è quello che arriva dal passato, il B-DNA è quello del presente, ma la cosa sconvolgente è che lo Z-DNA arriva dal futuro. Per fortuna, non essendo strutturato, non conduce ad un destino segnato, ma si possono estrarre da esso molti segmenti possibili. Come già dimostrato durante le eclissi con l’aiuto di un Pendolo di Foucault, l’inversione del tempo è possibile, e lo Z-DNA è quello che favorisce questa ‘inversione del tempo’.
Il fatto, poi, che i satelliti evidenziano un aumento incredibile di antimateria sulla terra, sulle nuvole, sul nostro corpo fisico, sulle nostre cellule, che convive con la nostra materia strutturata senza annullarsi, influenzerà di certo lo stato fisico e mentale di ogni persona e della società intera.
Come arriviamo, quindi a parlare di Immortalità?
In Fisica tutti i processi naturali devono avvenire con il minimo dispendio di energia perché l’Universo non spreca assolutamente nulla. Secondo questo principio, ogni cellula specializzata dovrebbe racchiudere solo l’informazione relativa alla sua specifica funzione organica. Invece tutte le cellule contengono l’informazione intera, ma ogni singola cellula si differenzia dalle altre perché ha attivato solo un piccolissimo frammento di quella totalità d’informazione inclusa in tutte. Si tratta di una violazione della legge fisica secondo cui uno spreco di energia è inammissibile.
Le nostre cellule, inoltre, si rinnovano ogni sette anni, quindi, un vecchio ha un corpo composto da cellule completamente nuove rispetto a quelle con cui è nato. Allora perché le cellule generate ogni giorno devono essere più vecchie delle precedenti? Ci deve essere un’informazione, tramandata di generazione in generazione - forse attraverso la memoria dell’acqua nel ventre materno - che comanda: “Tu devi morire”. Quest’ordine si cala dentro le cellule dell’organismo che via via si autodistruggono. Il DNA non fa altro che eseguire quella disposizione. Lo sviluppo della nostra coscienza oggi è tale che possiamo entrare in noi stessi e cambiare il comando, conducendoci verso l’idea di Immortalità.
Capisco che può sembrare strano parlare d'Immortalità, eppure tutto il cristianesimo è basato su Gesù, il quale, dichiarandosi "figlio dell'uomo" come tutti noi, ha sconfitto la morte. Per dirla alla maniera della Fisica Quantistica ‘la realtà non è solo ciò che vedi davanti ai tuoi occhi’.
Sarebbe interessante approfondire tanti aspetti di questo argomento con il Dottor Abbate, rivelare tutte le sue conoscenze, intuizioni e scoperte, ma il nostro spazio è limitato: tutti possono, però, contattarlo e partecipare ai suoi eventi, il prossimo dei quali si svolgerà a Verona il 17-18-19 Novembre sul tema I 7 passi verso l’Immortalità. Mi viene in mente il film Non ci resta che piangere, scritto, diretto e interpretato da Roberto Benigni e Massimo Troisi. L’inizio li mostra fermi a un passaggio a livello, in attesa che il treno passi: una metafora dell’impasse che viviamo quando siamo bloccati in una situazione. I protagonisti, Mario e Saverio, però, decidono di percorrere un’altra strada: attraversano i campi e si ritrovano a Frittole - un immaginario borgo toscano - in un’altra epoca, ‘1400 quasi 1500’, quindi inconsapevolmente ‘invertono il senso del tempo’.
Per motivi apparentemente futili, concepiscono anche l’idea di impedire un accadimento, la scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo, con tutte le ricadute che questo poi comporterebbe nel futuro…
Infine cercano di trasmettere a Leonardo Da Vinci le conoscenze attuali chiedendogli di trovare nuove soluzioni… Ma la scena che è in massima relazione con la teoria della programmazione sulla mortalità cara ad Abbate, è quella del frate che, passando nella piazza di Frittole, ripete per tre volte: «Ricordati che devi morire!». Rammentate la risposta di Troisi?
La prima volta: «Come?».
La seconda volta: «Va bene».
La terza volta: «Sì, sì, ‘mo’ me lo segno…».
E non si trattava di un comando verso le sue cellule?
Se Abbate fosse un messaggero trasformerebbe oggi quella frase in:
«Ricordati che sei Immortale!
Tutte le tue cellule sono Immortali!
Questo è un comando!».
E il titolo del film diverrebbe: «Non ci resta che vivere e… gioire!».
Come attivare l'immortalità del corpo: un viaggio tra fisica e sapienza, intervento del Dottor Gian Piero Abbate al Convegno Nazionale Tra Scienza e Coscienza.