L'interesse per le sagre e il folklore fa muovere la maggioranza dei foodies, i buongustai, che si spostano da una regione all'altra alla ricerca dei prodotti di stagione per gustarne le diverse preparazioni. Sono momenti di comunione e convivialità dove il tipico è il protagonista indiscusso della festa. Il divertimento è scoprire qualcosa di nuovo mai assaggiato prima e rimanerne affascinati a tal punto da voler conoscere tutti i segreti e casomai tornare a casa con la ricetta da esibire come trofeo.
Il tour delle sagre parte dal Piemonte e arriva in Sicilia facendo tappa in varie località rinomate anche all'estero per il loro contesto paesaggistico, gastronomico e culturale. Come ogni anno ad Alba in questo periodo si svolge la prestigiosa Fiera del Tartufo bianco, tuber magnanum pico è il nome scientifico. Il tartufo bianco, a differenza di quello nero, è il più pregiato dei due e viene chiamato l'oro bianco della gastronomia per la sua preziosità, tanto da essere stato battuto all'asta per una cifra superiore a decine di migliaia di euro l'etto. Dal sapore intenso e inebriante, è perfetto sulle tagliatelle al burro, con la carne, a scaglie sull'uovo all'occhio di bue.
Ci spostiamo a est e arriviamo a Montenars, in provincia di Udine, in Friuli-Venezia-Giulia, dove dal 7 al 15 ottobre troviamo la Sagra della castagna. Durante la festa, vengono organizzate delle camminate guidate lungo vari sentieri, si raccolgono le castagne, si fa un giro tra le bancarelle di manufatti e maschere grottesche in legno. Si possono degustare varie specialità con le castagne quale base di ricette, come gli gnocchi di castagne con ricotta, il frico di castagne e polenta, la torta e lo strudel di castagne.
Scendendo verso sud facciamo tappa alla Sagra della Polenta e funghi di Novafeltria, in provincia di Rimini - domenica 10, 17, 24 Settembre e 1 Ottobre. La farina di mais cotta sul fuoco nel pentolone in rame diventa la polenta che può essere condita con ragù di salsiccia, di cinghiale o ai funghi porcini. Emozioni al ritmo della natura a Casola Valsenio, il paese delle erbe e dei frutti dimenticati in provincia di Faenza, dove per due fine settimana, 7 e 8 ottobre e 14 e 15 ottobre, si celebrerà la Festa dei frutti dimenticati.
Andando verso Bologna facciamo una sosta al Villaggio della Salute Più, un grandioso anfiteatro naturale incastonato tra le colline e i calanchi della Val Sillaro. Grazie alla sua posizione geografica a cavallo tra Emilia, Romagna e Toscana è il punto di partenza ideale per scoprire la Fitness Valley e per rigenerarsi in un bagno di miele.
Lasciata l'Emilia-Romagna ci dirigiamo verso l'Umbria per fermarci a Città della Pieve. Qui troviamo Zafferiamo, un evento dedicato a questo tipo di spezie utilizzato in cucina, in cosmesi e per tingere i tessuti. Dal 20 al 22 ottobre sarà possibile passeggiare per le coltivazioni di zafferano dei dintorni e raccoglierne personalmente i fiori. Città della Pieve vanta il primo posto tra i borghi virtuosi d'Italia per l'accessibilità ai disabili. Grazie al progetto promosso da un cittadino pievese con disabilità, Franco Pilato, e col supporto delle istituzioni locali, è stato possibile avviare alcuni importanti interventi approvati dalla Commissione Europea. Approfittando della visita a Città della Pieve si può imparare a fare la pasta a mano per poi cucinarla e gustarla in un ambiente suggestivo, all'interno di una torre medievale del centro storico, sede della scuola di cucina di una signora appassionata di buon cibo.
Lasciata Città della Pieve ci dirigiamo verso Assisi, a Nocera Umbra, per immergerci in un contesto monastico autentico, il Monastero di San Biagio, una struttura semplice con sole 12 camere per pochi intimi, sobrie e ricercate, l'ideale per ritrovare l'armonia in breve tempo. Non adatto a bambini sotto i 15 anni.
Per gli appassionati di pesce ci spostiamo in costiera amalfitana, a Positano, dove dal 30 settembre al 30 ottobre si organizza la Festa del Pesce, una delizia di sapori dal mare cucinati alla maniera partenopea.
Il tour delle sagre termina a Bronte, in Sicilia, con la Sagra del Pistacchio, dal 22 al 24 settembre e dal 29 settembre al 1 ottobre. Conosciuto con il termine di oro verde per il suo alto valore commerciale, questo tipo di pistacchio viene usato per dolci e condimenti. A distanza di secoli la sua coltivazione ha mantenuto le stesse caratteristiche, ancora oggi la raccolta viene fatta a mano sui pendii dell'Etna dai circa mille coltivatori che possiedono ognuno un ettaro di terra.