Oggi incontriamo Tommy Moroni, l'event organizer che ci racconta del festival Not Official San Valentino a Terni.
WSI: Da quando ti occupi di organizzazione di eventi e di pubbliche relazioni? Raccontaci la tua storia.
TM: La mia esperienza nasce dal cinema. Mi sono laureato a Terni in Scienze e Tecnologie della Produzione Artistica e ho vissuto la mia regione come un set cinematografico e televisivo. Mi occupavo di produzione, che, tradotto dal linguaggio cinematografico vuol dire “organizzazione logistica delle riprese, della troupe e delle location”. Finito il sogno (per via di alcune situazioni riguardanti gli Studios di Papigno e il Centromultimediale) nel 2009 ho convertito queste mie capacità organizzative nella creazione di eventi. Il passo è stato breve ed è arrivata subito la voglia di investire con un progetto sul territorio.
WSI: Quanto è difficile ricavarsi uno spazio in una regione come l'Umbria?
TM: Credo che in questo momento paradossalmente possa essere più facile trovare un varco per chi è giovane e fresco. In tempi di crisi, nonostante le proverbiali quanto italiote chiusure politiche, le capacità emergono. Basta credere in se stessi e portare avanti il proprio progetto senza lasciarsi distrarre o abbattersi. Sia chiaro che questo costerà fatica e sacrificio.
WSI: La musica è al centro di tutto ciò che tu organizzi? Parlaci di questa passione.
TM: Occupa gran parte del mio tempo. Nella musica non è mai tutto uguale. Organizzare un concerto è ogni volta un’esperienza completamente nuova e travolgente. E poi mi piace andare a pescare qualche talento in “fasce”.
WSI: Quali sono le doti che devono assolutamente appartenere a un buon organizzatore di eventi?
TM: L’organizzatore di eventi ha degli obblighi. Proporre uno spettacolo che giustifichi il prezzo del biglietto. Mettere nelle condizioni l’artista di lavorare e rendere al meglio. Offrire un servizio completo al pubblico. Riguardo agli aspetti puramente tecnici e logistici invece ci vuole pazienza, calma ed ordine mentale.
WSI: Da sempre, a Terni il 14 febbraio si organizzano eventi particolari sul tema dell'amore, essendo appunto questo il santo patrono della città. Come nasce il Not Official San Valentino e come si colloca rispetto alle altre inziative?
TM: Il Not Official nasce come festival di reazione (positiva) alla crisi. Non come un’azione politica. Ma come esigenza, voglia, per chi fa questo di mestiere, di non lasciarsi schiacciare dal torpore culturale. Il primo anno il festival ha viaggiato su un binario parallelo rispetto agli eventi ufficiali e si è completamente autofinanziato con grandissimo successo. Tanto che, in questa seconda edizione, l’amministrazione comunale ha deciso di sostenere (in minima parte, duemila euro per le pratiche Siae) e di confermare la disponibilità degli spazi come già era accaduto nella prima edizione. Essere nel cartellone degli eventi di San Valentino della propria città deve essere motivo di orgoglio. Se poi gli eventi del Not Official spiccano in questo cartellone, l’orgoglio raddoppia.
WSI: Quale tipo di eventi prevede il cartellone di questo festival indipendente per l'anno corrente?
TM: La lista è lunga. Inauguriamo il 13 febbraio all’auditorium Gazzoli con un omaggio a Ivan Graziani attraverso la voce del figlio Filippo. La sera di San Valentino saliranno sul palco del Queency I Nobraino, sicuramente il gruppo “indie” del momento. Il 19 si torna al Gazzoli: tutta la qualità dei Petramante e dei Saluti da Saturno (avete presente Mirco Mariani, l'eclettico musicista di Capossela?). A seguire daremo spazio alle realtà locali che hanno aderito al nostro progetto e che presentano uno spettacolo da loro prodotto. Il 22 febbraio il Don Giovanni di Moliere. Il 23 il concerto di Carlo Ruggiero con contaminazioni artistiche legate alla poesia, la danza, la fotografia. Il 1 marzo il Cicalino, noto locale di Terni, ospiterà un tributo a Amy Winehouse. Il 5 marzo di nuovo al Gazzoli Musica e Poesia con i “Narrautori”. E poi il 9 marzo il quartetto d’Archi “Stradevarie” e il 12 marzo una serata dedicate alle donne con la partecipazione del più importante festival dedicato alle cantautrici: il premio Bianca D’Aponte. E poi ancora eventi per i più piccoli alla Biblioteca Comunale con l’associazione Giocare Imparando, e incontri dedicati agli sposi con professionisti del settore.
WSI: Quali sono le tue aspettative in merito all'affluenza e al gradimento del pubblico?
TM: Mi aspetto grandissima affluenza, anche considerando il fatto che lo scopo di gran parte delle serate è di beneficenza. Voglio il tutto esaurito.
WSI: Quale è il motto di questo festival?
TM: Non abbiamo un grido di battaglia. Piuttosto stiamo cercando di far passare il messaggio della solidarietà unita alla qualità del festival. Senza il sostegno del pubblico il festival non esisterebbe.
WSI: Le iniziative legate a San Valentino sono seguite anche all'estero, che tipo di riscontro stai avendo?
TM: Questo posso osservarlo facendo anche parte dell’Associazione Amatori Podistica di Terni. Per la Maratona di San Valentino stanno arrivando atleti da tutto il mondo. Non è detto che il Not Official San Valentino negli anni non possa suscitare lo stesso interesse. Nel nostro piccolo quest’anno “voleremo” con AirOne. Infatti la rivista _Viaggi del Gusto, _che viene distribuita sugli apparecchi della linea aerea, ha realizzato un articolo su di noi.
WSI: Chiudo con una domanda che mi sembra d'obbligo. Credi nell'amore?
TM: Credo che chi parteciperà al Not Official San Valentino sentirà tutto l’amore che abbiamo messo nella creazione del festival. Rispondo con una citazione di Lucio Dalla che il 4 marzo, in pieno Festival avrebbe compiuto 70 anni, “Cosa sarà che fa crescere gli alberi, / la felicità /… Cosa sarà a far muovere il vento…”