Fino al 24 gennaio 2016 l'Albertina Museum di Vienna ospiterà Love, Death and Loneliness, l'importante mostra su Edward Munch, il grande artista norvegese che insieme a Van Gogh e Gauguin è ritenuto tra i pionieri del Simbolismo e tra i maggiori precursori del movimento Espressionista. Ad apparire in mostra sono oltre 100 stampe, alcune inedite e colorate a mano dall'artista.
Il titolo della mostra raccoglie quelli che sono i temi ricorrenti nel lavoro di Munch. È difficile trovare altri artisti che si sono discostati dal visibile e dal figurativo in maniera così radicale; lui realizza questo, trasferendo e animando la propria pittura con il vissuto personale, molto spesso traumatico e ansioso. Icona della pittura soggettivista - The Scream - riconosciuta come la sua opera più nota, diviene presto il simbolo dell'alienazione che si discosta da tutto: dalla natura, dalla società, oltre che da se stessi.
La mostra, come racconta il titolo, presenta la serie di lavori Frieze of Life che esplorano il tema della separazione, della malinconia e della gelosia, dell'amore e della morte. Oltre a The Scream, tra le più celebri opere presenti nell'esposizione troviamo The Kiss, Love and Pain, Two Human Beings, Attractions, e Madonna.
Il vissuto difficile di Munch è costantemente percepibile nelle opere: la perdita della madre da bambino, e le sue complicate relazioni sentimentali, gli suggeriscono un'idea di Amore poco scindibile da quella di Separazione. In più, per Munch è sempre la donna a detenere il potere di scelta e ad "abbandonare" la scena, lasciando l'uomo in solitudine, così anche accade nell'opera Attractions. Per quanto la figura femminile di Munch venga colta come forte e solitamente dominatrice, l'artista norvegese tende a ritrarla secondo due sfaccettature: la femme fatale e la femme fragile. I due archetipi sono presenti all'interno dell'opera Madonna, dove, inseriti in un contesto mistico con richiami religiosi, suggeriscono allo spettatore un'immagine femminile ricca di contrasti.
Il culmine dell'attrazione per Munch si ritrova nel Bacio, The Kiss, che è tra i soggetti principali del ciclo Frieze of Life. Proprio in relazione all'opera The Kiss, durante il soggiorno di Munch a Berlino intorno al 1897, l'artista strinse amicizia con il poeta polacco Stanislaw Przybyszewski, che così si esprimeva sul tema e sul lavoro dell'artista amico "...La passione del bacio, il forte desiderio, la scomparsa della propria consapevolezza, la nascita di due individualità: ...tutto questo è percepibile nel lavoro di Munch". L'opera The Kiss rappresenta per Munch la massima unione e il momento di totale devozione tra uomo e donna. Per l'artista norvegese l'unione ha però un prezzo che riconosce con la perdita dell'individualità. Così, le due figure che formano la coppia di The Kiss si mescolano, divenendo una cosa sola. Sempre due figure compongono il quadro Human Beings, The Lonely Ones: la coppia occupa lo spazio, con le due persone una di fianco all'altra, ma in realtà la distanza che le divide non verrà colmata da un'unione, Munch vuole sottolinearne infatti la rigida immobilità.
Una mostra intensa che evidenzia la grande riflessione che l'artista norvegese ha dedicato ai temi di solitudine, amore e morte.
Per maggiori informazioni:
www.albertina.at