Vi raccontiamo di una mamma che mette a frutto le sue doti culinarie per trasformarle in un vero lavoro, fino a diventare un'architetto delle torte e una manager del gusto. Quando la passione diventa professione.
Ti è sempre piaciuto cucinare, in particolare le torte e perché queste e non altro?
Mi piace da sempre cucinare e, soprattutto, pasticciare con i dolci. In realtà prima di scoprire il cake design mi dedicavo principalmente ai dolci tradizionali. Le torte sono una scoperta relativamente recente e la parte più divertente è sicuramente la decorazione. Fare una torta è un esercizio di pazienza, in modo un po' sacrilego mi piace paragonarla ad un mandala, tanto tempo per pensarla, moltissimo tempo e pazienza per prepararla e poi pochi minuti per distruggerla.Nel frattempo però ha generato momenti sereni nelle persone che hanno partecipato al suo breve percorso.
Quando hai capito che questa tua passione sarebbe potuta diventare un lavoro?
La mia passione è nata cercando idee per fare la torta di compleanno di mia figlia. Cercavo sul web spunti per la decorazione ed ho trovato la ricetta per fare la pasta di zucchero in casa. Dopo vari insuccessi e tante modifiche apportate alla ricetta originale sono arrivata ad una pasta di zucchero realizzata con materie prime naturali come il miele ed il burro. E' una pasta più difficile da modellare rispetto a quelle industriali ma dal sapore decisamente migliore. Volevo per lei una torta divertente e colorata ed ho utilizzato i personaggi che lei adorava in quel momento, i Barbapapà. Quando parenti ed amici l’hanno vista ed assaggiata mi hanno fortemente incoraggiato a continuare.
Come hai imparato la tecnica di questo mestiere?
Sono autodidatta, ho partecipato ad un corso solo quando già padroneggiavo le tecniche del cake design. L'ho fatto più per vedere all'opera un'altra cake designer, che per imparare nuove tecniche.
È vero che fare la cake designer è come essere un architetto della pasta di zucchero?
Si. In base alle richieste del cliente la torta va progettata e realizzata con tecniche diverse.
È difficile in Umbria farsi conoscere?
A Terni forse ancora più che nel resto della regione.
Cosa ti piace del tuo lavoro?
La sfida costante. Ogni volta, iniziando a prepararla, si ha paura di non riuscire a realizzare quello che si ha in testa e poi, pian piano, la torta prende vita e ti incoraggia a continuare.
Come riesci ad inventarti una nuova torta e in base a che criteri scegli l'interno e la decorazione?
Inizio a pensare alla torta molti giorni prima di prepararla, cerco l’idea migliore per personalizzarla il più possibile e, deciso il soggetto, scelgo se realizzarlo in 2D o in 3D. Solitamente faccio un bozzetto che però stravolgo puntualmente in fase d’opera. Preparo la base due giorni prima di consegnarla, la farcisco ed inizio a decorarla il giorno precedente e, solitamente, vado avanti fino all’ora della consegna. Per quanto riguarda la farcitura è il destinatario o chi per lui a sceglierla, lì sono una mera esecutrice.
Raccontaci di qualche richiesta particolare di tuoi clienti.
Una torta con dinosauri e vulcano funzionante. Realizzare il vulcano mi ha rubato molte ore di sonno!
La più grande soddisfazione finora?
Il momento della consegna è quello più emozionante. Vedere le espressioni soddisfatte e lo stupore delle persone è estremamente appagante. Se poi ci sono di mezzo i bambini vederli rubacchiare le decorazioni, ancor prima di spegnere le candeline, è la più grande delle soddisfazioni.
Insegni anche la tua arte agli altri, come sono organizzate le tue lezioni, quante persone partecipano, cosa possono imparare concretamente?
Inizialmente ai corsi insegnavo a preparare la pasta di zucchero e c'era una parte teorica in cui spiegavo quali erano le basi e le farciture migliori per poi poter effettuare la decorazione. Il dilagare della moda del cake design però ha cambiato le carte in tavola e i corsi si sono orientati solo sul modeling della pasta di zucchero.
La torta più bella che hai realizzato finora?
Mi piacciono tutte le torte che ho realizzato, alcune forse mi hanno dato più soddisfazioni di altre ma non saprei scegliere.
Spiegaci in breve la procedura per fare una torta buona ma anche bella.
Il segreto fondamentale è che la base deve essere abbastanza consistente e non si possono utilizzare farciture troppo liquide ma deve comunque mantenere un gusto prettamente italiano. In Italia infatti c’è una sfida in più rispetto agli altri paesi, fare delle torte dal gusto prettamente italiano, mantenendo il rigore estetico dei paesi in cui questa arte è nata e si è consolidata.
Quale è la cake designer più famosa al mondo e a quale tu ti ispiri?
Peggy Porchen. Tutte le sue creazioni sono intrise di eleganza.
Come alleni la tua fantasia, ti aiuta la tua bimba in questo?
Certamente, sono ferratissima sui personaggi dei cartoni animati.
L'ingrediente speciale?
Gli ingredienti biologici. Visto che la maggior parte delle torte che preparo sono destinate ai bambini ritengo doveroso utilizzare ingredienti bio e poco zucchero. Comunque, in fatto di sapore, hanno una marcia in più!
La torta più richiesta?
La torta simil Ferrero Rocher, la mia farcitura però contiene una variante che non svelo così facilmente.
Dai nomi particolari alle tue torte?
Sì, ogni torta ha un suo nome. Spesso associato al motivo della decorazione.
Per saperne di più su Maura, vi segnaliamo il fan club L'Arte della Torta su Facebook, nell'attesa di assaggiare una delle sue prelibatezze!