Con la 21ma tappa si chiude La Vuelta 2015 che incorona Fabio Aru Re di Spagna.
100 Km su di un terreno praticamente pianeggiante, che fa da palcoscenico alla parata dei protagonisti della corsa a tappe spagnola, hanno dispensato emozioni e forti passioni agli affezionati di questo sport, dove contano la fatica, il cuore e la forza di volontà individuali, che hanno portato al trionfo del nostro campione Fabio Aru, protagonista di un'impresa straordinaria e di una tappa epica.
"Voglio ringraziare tutti i miei compagni, da Vanotti a Cataldo, da Rosa a Zeits, e anche Nibali e Tiralongo che ci hanno abbandonato nella seconda tappa; questa vittoria è soprattutto loro”, dirà alla fine della 20ma Tappa Aru, campione di umiltà lontano dalla ribalta, quanto campione generoso in bicicletta. “Abbiamo iniziato con un po’ di problemi questa Vuelta. Ma abbiamo dimostrato di essere sempre un gruppo compatto e di saperci motivare a vicenda. Questa è stata la nostra forza. Al di là dei risultati, sia quando vado bene sia quando mi stacco, come sul Mortirolo, cerco di dare spettacolo, di fare appassionare la gente a questo sport, di lasciare un segno indipendentemente dal risultati”. Solo cinque italiani prima di lui hanno conquistato La Vuelta: Angelo Conterno nel 1956, Felice Gimondi nel 1968, Giovanni Battaglin nel 1981, Marco Giovannetti nel 1990 e Vincenzo Nibali nel 2010.
La partenza odierna prende il via da Alcalà de Henares, per arrivare a Madrid dopo 35 Km, dove i corridori devono compiere dieci giri sul percorso cittadino che si conclude a Plaza de Cibeles dove avverranno le cerimonie delle premiazioni in un contesto davvero suggestivo. La 21ma tappa è comunque valida ai fini della corsa, soprattutto per i velocisti rimasti in gara che cercano la chiusura di prestigio nella competizione che termina oggi con l'ultimo atto. Il clima prima del via è da ultimo giorno di scuola tra brindisi e complimenti vari per chi è riuscito ad arrivare sino a Madrid dopo tre settimane di fatiche estenuanti. Fabio Aru è raggiante in completa tenuta Rossa, come Rossa è anche la sua fedele bicicletta. Come previsto, parte la carovana con in testa l'Astana al completo, ma il ritmo è blando, è una passerella per le foto di rito; la prima ora di corsa viene pedalata dal gruppo compatto alla media di 26,7 Km/h.
Come da protocollo è l'Astana a guidare il gruppo entrando a Madrid dove si devono percorrere i Km finali che portano alla volata gli ultimi velocisti rimasti. Nel circuito cittadino è gara vera, tant'è che Alejandro Valverde conquista il traguardo volante soffiando la maglia verde della classifica a punti a Purito Rodriguez. A quattro giri dalla fine, sono sei i battistrada al comando con la Lampre che lavora per preparare la volata a Oliveira, e con Fabio Duarte (COLOMBIA) lanciato all'inseguimento. A poco più di due giri ogni tentativo di fuga viene annullato, il gruppo si compatta e fino alla volata finale nessuno troverà spazio per attaccare. Alla volata la spunta Degenkolb che vince la tappa, arrivano poi Van Poppel, Drucker, Impey e Van der Sande, Alejandro Valverde conserva la maglia verde della classifica a punti soffiandola a Purito Rodriguez. L'incoronazione ufficiale di Re Fabio, può cominciare.
Classifica di arrivo
1 John Degenkolb (GIA)
2 Danny Van Poppel (SKY)
3 Jean Pierre Drucker (BMC)
4 Daryl Impey (OGE)
5 Tosh Van Der Sande (LOT)
Classifica finale
1 Fabio Aru (AST) 85h 36' 13”
2 Joaquim Rodriguez (KAT) 00' 57”
3 Rafal Majka (TCS) 01' 09”
4 Nairo Quintana (MOV) 01' 42”
5 Esteban Chavez R. (OGE) 03' 10”
6 Tom Dumoulin (GIA) 03' 46”
7 Alejandro Valverde (MOV) 06' 47”
8 Mikel Nieve (SKY) 07' 06”
9 Dani Moreno (KAT) 07' 12”
10 Louis Meintjes (MTN) 10' 26”