Per ricordare nel migliore dei modi Walter Bonatti, Courmayeur organizza una giornata di attività e approfondimenti culturali dedicati alla sua carriera e alla sua passione, la montagna nel giorno del secondo anniversario della cittadinanza onoraria del Monte Bianco al grande alpinista. La sera della vigilia sarà proiettato l’unico documentario autorizzato sulla figura di Bonatti, mentre la mattina del 31 luglio i giovani aspiranti alpinisti sperimenteranno il “battesimo della roccia” con le guide di Courmayeur e la Fondazione Montagna Sicura. Il Bonatti Day si chiuderà infine con uno spettacolo teatrale interamente dedicato all’alpinista, presentato quest’inverno durante la serata dedicata a Bonatti dei Piolets d’Or 2012.
Meno di un anno fa Courmayeur perdeva uno dei suoi amici più noti e affezionati, Walter Bonatti. Ma il legame tra la cittadina, culla dell’alpinismo, e l’uomo che maggiormente ha incarnato i valori della montagna, resta indissolubile, vivo e presente nella memoria collettiva. Scalatore eccezionale, scrittore e custode di una visione etica del rapporto con la natura, Bonatti stesso si autodefiniva “figlio del Monte Bianco”, e alcune delle sue imprese più memorabili sono legate alle pareti del massiccio più alto d’Europa. Un affetto sincero lo legava a Courmayeur, dove aveva vissuto per anni, e dove si sentiva, come lui stesso affermò più volte, a casa.
Il Bonatti Day si celebrerà il 31 luglio, secondo anniversario della consegna della cittadinanza onoraria del Monte Bianco a Walter Bonatti da parte dei sindaci Fabrizia Derriard (Courmayeur) ed Eric Fournier (Chamonix). “Walter – ha sottolineato quel giorno Fabrizia Derriard - è capace come pochi altri di essere interprete e testimone di quei valori che rappresentano lo spirito più autentico della montagna e delle genti di montagna. Per lui l’alpinismo è, è stato e deve essere prima di tutto un fatto culturale, fondato sui valori universali della dimensione umana, l’etica, la solidarietà e il rispetto per l’ambiente”. Commosso, accettando l’insolita onorificenza dalla forte carica simbolica, Bonatti ha confermato: “Posso assicurarvi che di tutti i riconoscimenti avuti nel corso della mia lunga esistenza questo che sto ricevendo è nella sua unicità quello che più mi premia e mi onora. La montagna non è conquista ma conoscenza, non regala nulla e aiuta a crescere”.
Il giorno della vigilia, il 30 luglio, al Jardin de l'Ange, è in programma la proiezione straordinaria di “Walter Bonatti, con i muscoli, con il cuore, con la testa”, il primo documentario autorizzato sulla vita del grande esploratore, già presentato recentemente al TrentoFilmfestival. Il progetto nasce nella primavera del 2011, pochi mesi prima della malattia e della scomparsa di Bonatti. I giovani registi, Fabio Pagani e Michele Imperio, coinvolgono quindi Margherita, la nipote della compagna di vita, Rossana Podestà, che diventa la voce narrante del film. Il documentario uscirà il 9 Agosto in edicola in allegato a La Gazzetta dello Sport.
A margine della proiezione ci saranno anche dei filmati extra a cura di Sandro Filippini riguardo allo storico incontro avvenuto a Courmayeur tra due giganti dell’alpinismo, Bonatti e Messner, in occasione della consegna del Piolets d’Or alla carriera all’altoatesino. “Questa è la sua montagna – dichiarò quel giorno Messner – Giustamente lui è stato il primo a prendere questo premio alla carriera, nel 2009, ed è un onore prenderlo dopo di lui”.
Il 31 luglio si entra nel vivo della manifestazione, con in scaletta due attività distinte. Per i più giovani, verrà organizzato un vero e proprio percorso di avvicinamento alla montagna, organizzato da Fondazione Montagna Sicura, in collaborazione con la Società delle Guide di Courmayeur. Seguiti dalle guide professioniste, i bambini dai 7 ai 12 anni potranno vivere l’esperienza del battesimo della roccia, sperimentando l’emozione della prima arrampicata in piena e totale sicurezza, imparando a misurarsi con i propri limiti e con la natura. L’arrampicata infatti non è solo adrenalina e divertimento, ma anche un’attività sportiva completa, ideale per affinare il senso dell’equilibrio, apprendere ad ascoltare il proprio corpo, educare alla prudenza, alla responsabilità e alla concentrazione. Crescere una nuova generazione di autentici amanti della montagna è un ottimo modo per rendere un sincero omaggio ad una figura come quella di Walter Bonatti.