Verusca Costenaro (Sandrigo, 1974) ha una vita nomade, per scelta: ha trascorso 24 anni in Veneto, a Marostica (VI), per poi spostarsi altrove. Tra le città in cui ha vissuto, per periodi più o meno lunghi, ci sono Londra, Venezia, Padova, Salonicco, Dallas, Mestre, Beirut, Firenze e – dove vive e lavora, per il momento – Milano.
Appassionata di lingue, linguaggio e culture, ha una Laurea in Lingue e Letterature Straniere (inglese e francese) con specializzazione in linguistica e glottodidattica, ottenuta presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, un Dottorato di Ricerca in Linguistica Inglese applicata all’insegnamento e un Master in Studi Interculturali ottenuti presso l’Università degli Studi di Padova.
Vive dentro le parole da oltre 20 anni: ha iniziato lavorando come docente e formatrice di lingue straniere nelle scuole statali, per poi passare alla libera professione (complice la pandemia, che le ha “aperto gli occhi” sui suoi desideri più profondi), per cui ora nutre il suo amore per la comunicazione e la scrittura digitale nelle vesti di copywriter, content writer, editor, traduttrice e consulente e formatrice linguistica freelance, per aziende e liberi professionisti.
Tra i suoi interessi di studio e ricerca – che poi sperimenta nella sua scrittura professionale – rientra la semplificazione del linguaggio, con lo scopo di renderlo chiaro e accessibile a chi legge. Su questo argomento tiene anche laboratori di formazione.
Interessata alla scrittura autobiografica, organizza e tiene laboratori incentrati sulla narrazione di sé, soprattutto sotto forma di scrittura in versi. L’intento è quello di favorire la consapevolezza di sé e il benessere psico-emotivo tramite la parola scritta.
Scrive poesie in italiano e inglese da quando ha vissuto negli Stati Uniti tra il 2009 e il 2011. Ha pubblicato le raccolte La misura che non si colma (LunaNera, 2013), Senza il sogno e con la pazienza (Le Murate, 2017), Sofia ha gli occhi (Interno Poesia, 2018), La frammentata (Edizioni Ensemble, 2024), e ha tradotto e curato la raccolta Canto Mediterraneo di Nathalie Handal (Ronzani Editore, 2018).
Sue poesie appaiono in riviste e antologie cartacee e digitali italiane e statunitensi, e hanno ottenuto vari riconoscimenti, tra cui la menzione speciale al Festival DialogArti di Bologna e al Premio San Domenichino, al Premio Internazionale di Poesia Leopold Sedar Senghor, al premio di Poesia e prosa Lorenzo Montano e al Premio Internazionale Don Luigi Di Liegro.
Ha preso parte a reading poetici in varie parti d’Italia, e partecipato all’organizzazione di eventi culturali e letterari nelle città in cui ha vissuto. Tra le esperienze di cui è più grata, c’è la co-creazione e organizzazione di una rassegna di letture poetiche ad alta voce da parte di poeti italiani e internazionali, all’interno di una RSA della periferia di Firenze.
Instancabile promotrice culturale attraverso la parola scritta, scrive sul suo blog biocaffeina.it, che raccoglie condivisioni e riflessioni sui libri di ogni genere che legge e sui cibi dolci e salati che assaggia, in giro per il mondo, e una sezione, “Stammi bene”, dedicata alla crescita personale e al benessere mentale, con spunti presi dalla psicologia e dal mondo del coaching.
Il forte interesse per il benessere psico-emotivo e la crescita personale delle persone (lei per prima!) l’ha portata a formarsi nel 2024 come Life Coach con approccio strategico.
In particolar modo, propone percorsi di crescita e cambiamento, a chi ne ha bisogno, nei seguenti ambiti: relazioni personali; lavoro; studio e scuola; organizzazione e gestione del tempo; gestione del dolore cronico.
Nei suoi articoli, ama condividere pensieri e riflessioni su lingue e culture, sulla società e i suoi cambiamenti, sulle persone interessanti che incontra in giro, sulle città che sperimenta in pianta stabile o meno, sui libri illuminati e illuminanti che legge. Tra un pezzo e l’altro che scrive, si diverte a fotografare e postare su Instagram luoghi e scorci delle città che attraversa, e le sue colazioni con dolci fatti in casa – accompagnati dall’immancabile caffè.