Ho lasciato un commento sul profilo TikTok di Jovanotti. Un innocuo commento. Chiedevo a Lorenzo di cantare un pezzetto della traccia del suo nuovo album che si intitola Celentano. Questo perché io sono più che altro un fan di Celentano, anche se non disdegno gli altri artisti. Io sono un po' puttana: però fedele. Una fedele puttana - molto indaffarata ad accontentare un po' tutti. Sono fan anche degli attori americani (le attrici le amo). Sono pochissimi, una ristretta élite, gli attori americani che non posso soffrire. Chiaro, ho i miei preferiti. Ma non disdegno gli altri.
Frequentando il profilo TikTok (TikTok mi piace perché mi ricorda il fantastico verso di una canzone di Celentano che fa: "Tic e toc è matto il vecchio clock") di Jovanotti mi è venuto da pensare quello che ho pensato dei profili social di Carlone Verdone: sono affabulatori eccezionali, con un'aneddotica fuori dal comune, e forse potrebbero farci un disco con questa faccenda. Non parlo di una raccolta d'interviste, ma un prodotto confezionato ad hoc. Anche Maurizio Nichetti è bravissimo - ma io adoro Maurizio Nichetti, è come quegli attori tipo Enrico Beruschi, il pubblico li ama ma qualcuno ce li ha tolti. Quindi io voglio bene a Jovanotti, benché sia alquanto critico circa alcune scelte, alcuni testi, insomma non sono fan fan.
Ho lasciato il commento su Tik Tok e mi sono trovato in una situazione alla Roman Polanski. Meglio, la faccenda mi ha ricordato Quittern Inc. di Stephen King - da cui è stato tratto un film con James Wood nella sua secondo me più grande interpretazione nevrotica assieme allo Lo specialista.
Quittern Inc sembra un'assurda storia dell'orrore ma in realtà è un preciso allarme sociale che King lanciava alla società anni ‘80 di allora. Non rispondete agli annunci sui giornali. Se contatti un'agenzia, per un pretesto qualsiasi, verrai perseguitato da una banda di pazzoidi. Idea terrificante se si pensa a) che è più vera che falsa e b) oggigiorno con Internet non facciamo altro che rispondere ad annunci fidandoci. Il protagonista del racconto viene tampinato e perseguitato ovunque e dappertutto dalla Quittern Inc per fargli smettere il vizio del fumo e se sgarra viene sottoposto a torture. Dal fatidico gatto alla moglie: perché King parte sempre dagli animali, lo chiama climax ascendente, anche se i seguaci di Peter Singer probabilmente inorridirebbero e rovescerebbero il cono partendo dalla moglie... per incontrare le ire delle femministe. In ogni caso, basta un pretesto qualsiasi e l'agenzia di pazzoidi si attiva.
Ed è quanto è capitato a me.
Ho lasciato il commento e dopo qualche ora Lorenzo ha cominciato a seguirmi su TikTok. Bene, dico io. E mi scrive e io gli rispondo. Ma poi mi cominciano a seguire altri account di Lorenzo, tre, quattro, uno con la foto di Lorenzo con il cappello da pirata, un altro con il cappellino americano abbassato sugli occhi, un altro... E tutti mi ringraziano per aver lasciato il commento ed essere fan di Jovanotti da una vita. Le risposte sono preconfezionate e va bene, mica ci credevo a questo privilegio del filo diretto, ma quattro profili? "TI contatto perché hai lasciato un like e un commento e voglio conoscerti meglio".
L'altro giorno sono andato al supermercato. Mentre passeggiavo per strada un signore alto, magro con un cappellino all'americana mi passa accanto e mi saluta sorridendo e agitando una mano: "Ciao! Hai lasciato il commento!". Io lì per lì non collego, ma poi ho collegato. E alla cassa del supermercato un altro signore con la barba e un berretto, magro, con gli azzurri come il mare mi ha guardato e fatto il pollice verso. Credo che abbia anche detto: "Hai lasciato il commento" ma non si sentiva bene per via del brusio di fondo e vari rumori. L'impersonator sarà stato a venti metri, dieci.
Ieri poi è successo quello che mi ha convinto a scrivere questo resoconto.
Suona il campanello. Sono le undici di sera. Guardo dallo spioncino e vedo un altro impersonator. Col cappellino, un cappotto. Magrissimo. Sulla quarantina.
– Chi è? – chiedo.
– Ehi bello! Sai chi sono! Hai lasciato il commento! Sei un mio fan! Conosciamoci meglio!
– Senti, amico, lasciatemi in pace.
– È davvero un grande piacere averti qui.
– Sei un gran cantante e ti voglio bene ma questa faccenda mi mette a disagio.
– Ok cara, è bello e grazie per essere una grande fan della mia musica. Ok, che Dio ti benedica ok.
– Ok, io vado a letto. Devo riposare. È tutta settimana che lavoro come un toro, sogno una Marlboro.
– Sembri anche molto simpatico e divertente, quindi mi piacerebbe sapere di più su di te, se non ti dispiace.
Dice queste cose e nuove la testa. Sembra Steve Wonder. Sembra....
– Vado.
– Grazie per essere mio fan e sentiti libero di scrivermi quando vuoi: ti terrò aggiornato sulle novità o sui miei prossimi eventi. Ho creato personalmente la mia piattaforma per consentire un'interazione diretta con fan devoti in tutto il mondo.
– Grazie. Ti voglio bene. Ti voglio bene, Lorenzo.
Sono tornato a letto. Prima di riaddormentarmi ho pensato che Jovanotti sembra uno di noi, ma se provi ad avvicinarlo devi vedertela con il management. Una strana entità. Come gli uffici stampa delle case editrici. Quante opportunità mi hanno fatto perdere gli uffici stampa? Tante. Perché chi provava ad avvicinarmi come autore veniva maltrattato. Creava una distanza incolmabile. Prima di addormentarmi ho pensato ai Vip come dei prigionieri. Prigione dorata e harem ma... pur sempre prigione.
I social sono la grande opportunità di pareggiare i conti.
Rabbrividisco un po' e mi addormento.