L'India è ben nota per le sue numerose attrazioni e la millenaria cultura, ed essendo un paese tanto vasto, ci vorrebbero mesi per visitarlo tutto; tuttavia, qualcosa che tutta l'India ha in comune nel mese di marzo è la festa dei colori che introduce la primavera e la fine della stagione grigia.
In origine si trattava di una festa religiosa induista, ma ora è molto popolare anche tra le comunità non indù e i suoi festeggiamenti si stanno gradualmente espandendo al di fuori del paese. La festa si celebra durante la prima luna piena dell'equinozio di primavera, e rappresenta non solo l'arrivo della primavera e la fine dell'inverno, ma anche un'occasione per manifestare l'amore, visitare la famiglia e gli amici.
Le celebrazioni di quest'anno si sono tenute tra il 17 e il 18 marzo. La notte prima di Holi i festeggiamenti iniziano con i falò Holika, dove le persone cantano e ballano intorno al fuoco alimentato da letame di mucca. Le mucche in India sono sacre e vivono liberamente ovunque, si può anche trovarle in mezzo all’autostrada, e quindi il loro letame è facilmente reperibile ed è un ottimo combustibile.
Il giorno dopo i falò, le persone escono per strada abbracciandosi reciprocamente, anche con gli sconosciuti, e scambiandosi gli auguri per un felice Holi. Il rituale viene completato gettandosi addosso a vicenda polvere colorata di diverse tonalità. Si tratta di un rituale davvero incantevole: diverse tonalità di colore si mischiano sulla pelle e sui vestiti, e l'acqua permette al colore di diffondersi, lasciando spazio per un altro strato. La gente balla e ride per le strade e in questo giorno speciale il sistema delle caste è più tollerante, poiché ad alcune persone sono permesse cose che di solito è vietato fare.
La nostra esperienza per le vie del paese dove abbiamo scelto di celebrare l’Holi (un villaggio a sud di Delhi) è stata incredibile. Pensavamo di fotografare una festa, e non ci siamo resi conto che noi eravamo la festa! Tutti si sono divertiti a gettarci colori in faccia, abbracciarci, schizzarci con acqua colorata e a farsi fare foto sia da noi che insieme a noi. E' stata un’esperienza davvero “variopinta”.
Solo un lato oscuro offusca questa deliziosa ricorrenza, e sono le sostanze utilizzate per i colori. Sarebbe perfetto se i pigmenti fossero naturali, ma purtroppo, molte di queste polveri sono fatte con minerali e metalli come il rame per il verde, il piombo per il nero e il mercurio per il rosso. E' meglio evitare il contatto con gli occhi e la bocca, ma entrando nel mondo dell’Holi, è praticamente impossibile non ritrovarsi coperti da una varietà di tinte e sfumature diverse. Abbiamo indossato occhiali e una maschera, una parrucca e un camice, ma ciò non è servito a evitare che diventassimo degli arcobaleni ambulanti. Ci sono voluti giorni e giorni, e molte docce, per veder svanire definitivamente il verde e il magenta che ci coloravano il petto fino alla pancia... e in quei giorni, non è raro avvistare una mucca rosa o un cane verde, passeggiando per i vicoli dei villaggi...