Una piccola cittadina posta tra le magiche colline delle Langhe e del Monferrato, che si affaccia su una distesa di vigneti ed alberi di nocciola: Castagnole delle Lanze affascina e rapisce i suoi visitatori, racchiudendo nel suo spazio minuto tutta la bellezza di questa regione. Sarà per questo motivo che oggi rientra nella top 10 dei borghi più belli d’Italia, attirando a sé una moltitudine di turisti da tutto il mondo curiosi di scoprire il segreto di Castagnole.
La storia di questa città è molto antica, e a dircelo è direttamente il suo nome: se da un lato ne vediamo evidenziata la natura tipicamente romana con un “Castagnole” che deriva infatti dall’antico latino “castinea” (“piccola castagna”); dall’altra ne intravediamo le caratteristiche medievali, con il “delle Lanze” che ci collega proprio alla famiglia dei Lancia, proprietari di questi territori tra il 1190 e il 1206.
Studiando nascita e crescita del borgo, possiamo intuire immediatamente che Castagnole delle Lanze era situata in una posizione strategica: essa infatti venne edificata su una diramazione dell’antica Via Emilia che collegava le città di Acqui e Pollenzo, e diventa così punto di snodo per commercianti e viaggiatori diretti in una o l’altra direzione.
Non c’è da stupirsi quindi se nei secoli successivi, incominciando dal XII secolo, la vediamo passare da nobile a nobile, prima di giungere al più tranquillo 1800, momento in cui si lancia nella produzione vitivinicola e inaugura la costruzione della famosa Torre del Parco delle Rimembranze, da cui è possibile ancora oggi osservare tutto il panorama circostante.
Concentrandoci sull’aspetto enogastronomico legato a questa minuta realtà piemontese, possiamo dire che tre sono gli attori principali: il Barbera, il Moscato e le nocciole.
Partiamo dall’ultimo, ossia le nocciole. La tipologia di nocciola coltivata qui non è una nocciola qualunque: stiamo parlando infatti della regina delle nocciole, la “Tonda Gentile delle Langhe”. Si tratta di un ingrediente che si è distinto per carattere e gusto, diventando vero e proprio fulcro economico dell’intera regione. Non a caso la stessa azienda Ferrero, famosa in tutto il mondo per la produzione della Nutella, affonda proprio in questo territorio le sue radici e costruisce la sua sede operativa nel cuore della città di Alba (a soli venti minuti da Castagnole delle Lanze).
Per quel che riguarda il Barbera invece possiamo dire che esso sia diventato un simbolo della città, che ne consacra questo rapporto tramite il piatto tipico a lui dedicato - il risotto al Barbera - e la Festa della Barbera, una sagra di tre giorni celebrata intorno alla fine di maggio, che ogni anno fa aprire al pubblico i cortili privati dei Castagnolesi e celebra la bellezza di questo prodotto con tanta musica, buon cibo e ovviamente ottimi bicchieri di vino.
Dulcis in fundo, eccovi il vino Moscato, un altro fiore all’occhiello della zona. Derivato dal vitigno Moscato Bianco, trova proprio qui a Castagnole delle Lanze il suo habitat ideale per crescere rigoglioso. Da questo, ne deriva un vino dolce e frizzantino, che conclude il pasto di ogni piemontese che si rispetti.
Insomma, se osservata dalla cartina geografica Castagnole delle Lanze non vi sembrerà che un piccolo puntino nel mezzo di un vasto territorio, guardata più da vicino invece vi mostrerà le mille sfaccettature di cui si caratterizza: una piccola città dal cuore vivo, che conquista tutti coloro che vi ci passano con i suoi sapori e colori caratteristici.
La mia avventura qui è appena cominciata, perché ebbene sì: io, in questo borgo, mi ci sono proprio trasferita! Ma rimanete sintonizzati per scoprire quali altre grandi sorprese sono in serbo per voi, perché sono sicura che Castagnole delle Lanze abbia ancora molte altre cose da dirci.