Lingui è una parola del Ciad che significa legame, connessione. Implica solidarietà, aiuto reciproco, sostenersi a vicenda, il legame sacro del tessuto sociale. Questa parola incarna la resilienza della società nei momenti di difficoltà. E quando il lingui si spezza, allora si preannuncia l’inizio di un conflitto.
(Mahamat-Saleh Haroun)
In un luogo non precisato di un tempo indefinito, tra presente e futuro, due donne si incontrano. Sono entrambe mogli, mamme e donne straordinarie, tra le più importanti e discusse della terra, dalla notte dei tempi.
“Ci siamo incontrate, sotto lo stesso cielo Maria”.
“Si Amina ed è blu, oggi come allora”.
Le mamme di Maometto e di Gesù, per la prima volta si incontrano e si conoscono di persona. Di anima sono in comunione da sempre. Amina muore lasciando il figlio orfano a sei anni mentre Maria sopravvive al figlio che muore a trentatré anni. Ciò che le accomuna è un dolore eterno legato ai loro figli: vedere gli uomini uccidersi tra loro in nome di quella religione che divide anziché unire.
“Siamo libere, diversamente libere. Sediamoci e beviamo qualcosa di caldo, come se potessimo sciogliere il gelo delle anime sulla terra. Cosa possiamo fare per ricreare un equilibrio? Amore, fiducia, serenità, ma dove sono riposti nel mondo? Si sono polverizzati. Si discute, su mio figlio ultimo profeta e sul tuo che è risorto. A cosa possiamo rinunciare Maria?”.
“Abbiamo rinunciato a tutto Amina, continuiamo a pregare, asciugare le lacrime del mondo e tendere la mano. Gabriele mi ha annunciato che avrei dato alla luce il Salvatore del mondo. A tuo figlio ha rivelato di essere il prescelto di Dio. Eppure, gli uomini continuano a soffrire per le loro stesse colpe. Hanno combattuto le Crociate per riprendersi Gerusalemme da quelli che hanno chiamato infedeli. E come ogni guerra, sono subentrati anche gli interessi economici. Amina, perché è così difficile da capire che nelle guerre non ci sono vincitori e chi ci va di mezzo è il mondo intero?”.
“Siamo impotenti Maria. Tuo figlio ha salvato il mondo. Il mio ha predicato la pace ma il dono del libero arbitrio rende gli uomini immortali nelle scelte, mortali nell’esito delle loro scelte. Si precludono di poter vivere, nel miglior modo possibile, questa vita terrena, non hanno rispetto per il creato e per tutti gli esseri viventi”.
“Si Amina, la preghiera e la Fede salvano dalla morte spirituale ma la terra si sta ribellando, il cielo si sta sgretolando. L’apparire sovrasta l’essere, la bellezza esteriore impera, i soldi dominano, il potere logora. Sempre la stessa storia da millenni. E questa, sarà sempre la vera guerra persa. Da tutti”.
Cala il gelo ancora di più in quell’atmosfera eterea ma reale. Cosa prendiamo di caldo Amina?”.
“Io un karkadè, e tu?”
“Io un infuso al melograno”.
Giunge l’Arcangelo Raffaele e porta le bevande alle due donne insieme a due fiori di potentilla. “Mi manda Dio. Sulla terra, in questi giorni, si festeggia la festa della mamma. Questo è un omaggio per voi e per tutte le mamme del mondo. Le foglie, nei giorni piovosi, si richiudono sopra il fiore come a volerlo proteggere”.
Le donne arrossiscono, abbassano gli occhi e con le mani incerte afferrano il calice in terracotta e si avvicinano al fiore per respirare quel profumo che inebria l’aria. Con voce tremante e gioiosa, onorate dall’importanza, ringraziano Dio.
“Grazie Raffaele, per questa missione speciale, e grazie per il potere di risanare e purificare l’anima, attraverso l’amore di Dio, rendendoci più puri e degni di stargli vicino”.
Amina e Maria, decidono che si incontreranno ogni anno in occasione della festa della mamma. A che punto sarà la terra? E gli uomini?
Buona festa della mamma. Siate tutte un po’ Amina, un po’ Maria. Credete che i figli siano portati da un angelo, che la nascita sia un miracolo, che crescendo siano bambini buoni e che da grandi siano al fianco dei più deboli. Immaginate che questo incontro sia reale, che possa scaldare gli animi e avvicinarvi un po’ di più a Dio, nella speranza di un mondo migliore.
Due cose al mondo non ti abbandonano mai, l’occhio di Dio che sempre ti vede e il cuore della mamma che sempre ti segue. Non importa quando si dà ma quanto amore si mette nel dare.
(Madre Teresa di Calcutta)