Un articolo pubblicato sulla rivista AGU Advances riporta i risultati di uno studio sulle conseguenze che una guerra atomica avrebbe sul clima e sugli oceani del mondo. Un team di ricercatori ha creato una serie di simulazioni informatiche per studiare l'impatto di un conflitto che includa l'utilizzo di armi nucleari a livello regionale o globale. Tutti gli scenari ottenuti includono il rilascio di fumo e fuliggine negli strati superiori dell'atmosfera con la conseguente riduzione dell'illuminazione del pianeta. Nel giro di un mese dalle esplosioni atomiche, i raccolti agricoli si fermerebbero per l'impossibilità delle piante di svilupparsi, la temperatura scenderebbe sensibilmente a livello globale e gli ecosistemi verrebbero colpiti duramente, soprattutto quelli marini.
Le nazioni dotate di armi atomiche hanno un totale di oltre 13.000 bombe atomiche. Comprensibilmente, le preoccupazioni riguardano i rischi di estinzione dell'umanità in seguito a una guerra in cui tali armi venissero usate a livello globale. Buona parte della popolazione mondiale potrebbe essere uccisa direttamente dalle bombe ma nel periodo successivo una parte notevole degli esseri umani non colpiti direttamente potrebbe morire a causa delle radiazioni. Cosa potrebbe succedere ai sopravvissuti? Ciò dipenderebbe dalle conseguenze sul clima e sugli ecosistemi.
Nel corso del tempo, varie ricerche sono state condotte per cercare di valutare i rischi di estinzione che l'umanità correrebbe in seguito a una guerra atomica. I trattati firmati a partire dagli anni '80 hanno permesso di limitare la proliferazione nucleare anche grazie ai risultati spaventosi di quelle ricerche ma non sono stati sufficienti a fermare tutte le tensioni tra potenze nucleari.
Gli autori di questo nuovo studio hanno creato simulazioni per valutare le conseguenze di conflitti nucleari a livello regionale o globale usando come basi tutte le informazioni accumulate nel corso di decenni. Per certi versi, esse sono analoghe a quelle di eruzioni vulcaniche perché grandi quantità di materiali vengono proiettate negli strati alti dell'atmosfera ma una guerra atomica è paragonabile solo all'esplosione di un supervulcano o a un'attività vulcanica su un ampio territorio con una durata molto lunga.
I ricercatori hanno considerato la possibilità che le tensioni tra India e Pakistan portino a una guerra con l'uso di armi atomiche limitata a queste due nazioni. I loro arsenali sono sufficienti a creare un cosiddetto inverno nucleare in seguito a un oscuramento tra il 20% e il 35% del Sole dovuto a polvere e fuliggine proiettate nell'atmosfera dalle esplosioni atomiche e dagli incendi che ne conseguirebbero.
Anche nel caso di un conflitto nucleare regionale, ci vorrebbe oltre un decennio per tornare alla situazione precedente, un periodo in cui l'agricoltura soffrirebbe un serio calo di produttività. Le conseguenze sugli oceani porterebbero anche a cali nella popolazione ittica, perciò, anche la disponibilità di pesce verrebbe limitata. La minore disponibilità di cibo colpirebbe tutto il mondo con possibili carestie in aree anche molto lontane da quella interessata dal conflitto.
Lo scenario sarebbe molto peggiore se le nuove tensioni tra NATO e Russia portassero a una guerra atomica globale. L'oscuramento del Sole sarebbe notevole per diversi anni, con un collasso dell'agricoltura che porterebbe a carestie tra i sopravvissuti al bombardamento atomico. Anche gli ecosistemi soffrirebbero notevolmente perché la scarsa crescita della vegetazione causerebbe pesanti effetti negativi in tutta la catena alimentare. Ciò includerebbe le alghe, con conseguenze nefaste sugli ecosistemi marini e l'impossibilità di sperare di avere pesce a sufficienza per sfamare i sopravvissuti. Un'altra conseguenza del buio sarebbe un calo delle temperature di vari gradi che potrebbe perfino innescare una piccola era glaciale causando ulteriori problemi.
Nello studio delle conseguenze di un conflitto nucleare globale, le similitudini sono anche con eventi catastrofici come l'impatto di un meteorite gigante come quello che provocò l'estinzione dei dinosauri. Gli arsenali nucleari di NATO e Russia sono sufficienti a creare uno scenario apocalittico di quel tipo con l'ulteriore problema delle radiazioni emesse dalle bombe atomiche. Diversi tipi di bomba atomica rilasciano diverse quantità di materiali radioattivi ma il potenziale di contaminazione del cosiddetto fallout nucleare è comunque notevole.
Le simulazioni create per questo nuovo studio offrono dettagli maggiori riguardo alla devastazione degli ecosistemi causata da una guerra atomica ma fondamentalmente confermano ciò che si sapeva già da decenni. La civiltà umana, costruita attraverso secoli di progressi, potrebbe crollare anche a causa di una guerra atomica regionale e la sopravvivenza della specie umana sarebbe in pericolo in caso di guerra atomica globale. Nel 2022, non si può non sapere che minacciare di ricorrere all'uso di armi nucleari è come minacciare si sparare a qualcuno tenendo una pistola puntata alla propria testa.