Il ventunesimo secolo non sarà interessato tanto alla nostra pittura, alla nostra letteratura o alla nostra architettura quanto ai nostri film, perché il film è la prima vera forma d’arte originale del ventesimo secolo. I veri compositori accolgono ogni opportunità di scrivere musica e qualsiasi compositore che disdegni di scrivere musica per film, radio o televisione, o qualsiasi altro mezzo, è condannato all’oblio.
Bernard Herrmann, nato Max Herman, nasce a New York il 29 giugno del 1911. Herrmann è stato ed è ancora oggi un simbolo della composizione. Le colonne sonore composte dall’artista sono ancora oggi fonte di studio e di ispirazione, come se all’interno di ciascuna di esse vi fosse ancora il maestro a suonarle, a scriverle, a dar loro vita.
Nato da una famiglia ebraica di origini russe, l’artista fu da subito incoraggiato dal padre al mondo della musica. Iniziò per l’appunto con lo studio del violino e assieme al padre frequentò il teatro dell’opera. Già dalla giovane età di 11 anni Bernard Herrmann vinse un premio di 100 dollari per la composizione di una musica originale, vittoria che spronò maggiormente il giovane al mondo della musica. Si iscrisse quindi all’Università di New York e alla Juilliard School of Music, laureandosi con ottimi voti. All’età di 20 anni aveva già fondato la sua orchestra, la New Chamber Orchestra of New York.
Durante gli anni della CBS conobbe Orson Welles e realizzò per lui le musiche del programma radiofonico War of the Worlds, e dei film Quarto potere (1941) e L'orgoglio degli Amberson (1942). Quest'ultimo lavoro fu affidato all'orchestrazione di altri musicisti e il risultato finale non fu gradito da Herrmann, che chiese che il suo nome venisse rimosso dai titoli del film. In questo periodo scrisse la colonna sonora per L'oro del demonio (1941), per la quale vinse l'unico Premio Oscar della sua carriera.
Come già accennato la carriera di Herrmann è stata ricca ed esemplare. Ogni colonna sonora scritta per il grande schermo e non, ha lasciato nel mondo cinematografico una traccia indelebile. Prima di parlare della grandissima collaborazione del compositore con il grande regista Alfred Hitchcock, alcuni delle composizioni dell’artista.
Sin dal 1941 Herrmann collabora con Orson Welles per il suo Quarto potere (Citizen Kane), L'oro del demonio (The Devil and Daniel Webster) regia di William Dieterle (1941), L'orgoglio degli Amberson (The Magnificent Ambersons) di Orson Welles (1942), La porta proibita (Jane Eyre), regia di Robert Stevenson (1944), Nelle tenebre della metropoli (Hangover Square) di John Brahm (1945), Anna e il re del Siam (Anna and the King of Siam) di John Cromwell (1946), Il fantasma e la signora Muir (The Ghost and Mrs. Muir) di Joseph L. Mankiewicz (1947), Il ritratto di Jennie (Portrait of Jennie) di William Dieterle (1948), Ultimatum alla Terra (The Day The Earth Stood Still) di Robert Wise (1951), Operazione Cicero (Five Fingers) di Joseph L. Mankiewicz (1952), Neve rossa (On Dangerous Ground) di Nicholas Ray e, non accreditata, Ida Lupino (1952), Le nevi del Kilimangiaro (The Snows of Kilimanjaro) di Henry King (1952), La carica dei Kyber (King of the Khyber Rifles) di Henry King (1953), Tempeste sul Congo (White Witch Doctor) di Henry Hathaway (1953), Il prigioniero della miniera (Garden of Evil) di Henry Hathaway (1954), Sinuhe l'egiziano (The Egyptian), regia di Michael Curtiz (1954), Il principe degli attori (Prince of Players) di Philip Dunne (1954).
Nel 1955 arriva la prima collaborazione con il regista Alfred Hitchcock, con la composizione della colonna sonora per la pellicola La congiura degli innocenti (The Trouble with Harry). Nel 1956 compose le musiche per L'uomo che sapeva troppo (The Man Who Knew Too Much), diretto sempre da Hitchcock.
Sempre nel 1956 l’artista collaborò per la composizione di altre colonne sonore, tra cui, L'uomo dal vestito grigio (The Man in the Gray Flannel Suit) di Nunnally Johnson (1956), Il ladro (The Wrong Man), regia di Alfred Hitchcock (1956), Un cappello pieno di pioggia (A Hatful of Rain), regia di Fred Zinnemann (1957), Il nudo e il morto (The Naked and the Dead), regia di Raoul Walsh (1958), Il 7º viaggio di Sinbad (The Seventh Voyage of Sinbad), regia di Nathan H. Juran (1958), La donna che visse due volte (Vertigo) di Alfred Hitchcock (1958), Innamorati in blue jeans (Blue Denim) (1959), Intrigo internazionale (Northy By Northwest), regia di Alfred Hitchcock (1959), Viaggio al centro della Terra (Journey to the Center of the Earth), regia di Henry Levin (1959).
Nel 1960 lavora ancora una volta con Hitchcock per la famosissima pellicola Psyco, di questo film basterebbe solo un’unica scena a far riconoscere l’entità della bellezza presentata. Basterebbe la scena della doccia, assieme al suono incredibilmente teso ed acuto dei violini. La suspense e il terrore sono gli ingredienti fondamentali delle colonne sonora create da Herrmann per i grandi lavori di Hitchcock.
Sempre negli anni Sessanta il compositore lavora ancora per nuove composizioni. L'isola misteriosa (Mysterious Island) di Cy Endfield (1961), Il promontorio della paura (Cape Fear) di J. Lee Thompson (1962), Tenera è la notte (Tender Is The Night) di Henry King (1962), Gli Argonauti (Jason and the Argonauts) di Don Chaffey (1963), Marnie di Alfred Hitchcock (1964), Il sipario strappato (Torn Curtain) di Alfred Hitchcock (1966), Fahrenheit 451 di François Truffaut (1966), La sposa in nero (La mariée était en noir), regia di François Truffaut (1967), I nervi a pezzi (Twisted Nerve), regia di Roy Boulting (1968), La battaglia della Neretva (Battle of Neretva), regia di Veljko Bulajić (1969), The Night Digger, regia di Alastair Reid (1971), Champagne per due dopo il funerale (Endless Night), regia di Sidney Gilliat (1972), Obsession - Complesso di colpa (Obsession), regia di Brian De Palma (1976) ed infine nel 1976 compose la colonna sonora della celebre pellicola diretta da Martin Scorsese, Taxi Driver.
Herrmann morì all’improvviso, a seguito dell’ultima sessione di registrazione della colonna sonora per Taxi Driver.
La nota di Herrmann è fonte d’ispirazione, vive nel corso della storia musicale e cinematografica. Quella suspense, quel terrore, quel suono acuto, tutti dettagli che indicano la grandezza del compositore che unendoli, dando loro vita, ha creato alcune delle più belle musiche di tutti i tempi.