Disinvolta, raffinata ed elegante come sempre, Simona Molinari e la sua musica, incanta per grazia ed empatia, il caloroso pubblico del Real Teatro Santa Cecilia di Palermo, nell’ambito della stagione concertistica “Brass in Jazz” 2024-2025 “Kairos”, il tempo magico “quello giusto”, non quello cronologico, che racconta tutti i tempi densi della vita, è il senso che la cantautrice napoletana ha attribuito al suo ultimo tour italiano.

Accompagnata dall'Orchestra Jazz Siciliana, diretta dal Maestro Domenico Riina, alla presenza di un ospite speciale, il trombettista Vito Giordano, la poliedrica artista dal mood sobrio e romantico, che varia dal pop soul fino al jazz swing, dall’incredibile voce capace di tratteggiare universi e sfumature, è riuscita a regalare alla gremita platea del teatro palermitano, nei giorni 7,8,9 marzo 2025, una frizzante performance di magia e suoni in jazz tale da meritarsi considerevoli standing ovation.

In un mix di passioni e melodia, ha aperto il suo “armadio dei ricordi”, ripercorrendo attraverso i suoi brani, un po’ tutta la sua carriera e conducendo il pubblico siciliano in un viaggio attraverso i tempi densi della vita, che ciascuno di noi ha vissuto e in cui ogni spettatore si è potuto riconoscere: quello dell’innamoramento e della passione, degli inganni e del disincanto.

Un ricco repertorio che ha spaziato da Egocentrica, La Felicità, In cerca di te (sola me ne vò per la città), ma anche You’ll have to swing it (Mr Paganini) di Ella Fitzgerald, Caruso di Dalla. Apprezzabile tanto nell’affrontare il repertorio jazz quanto nel ruolo di cantautrice di fresca vena pop, Simona Molinari è riuscita nell’intento di unire linguaggi molto diversi anche quando questi sembrano distanti.

La sua vocalità passa dal registro del jazz a quello del rap, da quello melodico a quello drammatico fondendosi in un connubio perfetto. Interprete magistrale e mai banale che la rendono una delle più raffinate della scena italiana, Simona Molinari ha regalato al pubblico del Real Teatro Santa Cecilia oltre un’ora e mezzo di allegro spettacolo, volteggiando tra swing, improvvisando jazz e raffinato Pop, culminato in un bis plateale: A Rose Among Thorns di Ennio Morricone, sulla melodia del film Mission, che ha unito artisti e spettatori in un unico grande abbraccio.

La sua grande capacità di raccontare storie, emozioni e situazioni diverse, e la sua singolare cifra artistica riescono a definirla un unicum di stile e poetica. Ha collaborato con artisti di fama internazionale del calibro di Andrea Bocelli, Al Jarreau e Ornella Vanoni. Ha cantato nei migliori teatri Italiani e stranieri, dal Blue Note di New York al teatro Estrada di Mosca, ha partecipato a Sanremo due volte in gara con i suoi brani Egocentrica e La Felicità e due volte come ospite.

L’abbiamo vista in prima serata al fianco di Massimo Ranieri prima e di Piero Chiambretti poi. Nel 2019 ha esordito come attrice protagonista nel film C’è tempo di Walter Veltroni, firmando alcuni brani della colonna sonora. Oltre ad aver scritto e composto gran parte della sua discografia, ha firmato e interpretato la sigla de I delitti del BarLume e la canzone dei titoli di coda dell’ultimo film di Giovannni Veronesi: Romeo è Giulietta, uscito nelle sale italiane nel 2024.

Nel corso del tempo ha vinto numerosi premi per l’impegno, l’interpretazione e l’ecletticità: Premio Carosone 2009, Premio eccellenze Italiane 2020, Premio Tenco 2022 (come Miglior Interprete per l’album Petali) tornando sulla scena nella versione più intima e libera di sé. Nel 2023, Simona Molinari ha pubblicato il suo nuovo album dal titolo Hasta Siempre Mercedes, con cui ha voluto rendere omaggio a una delle artiste più influenti e simboliche di tutta l’America Latina, Mercedes Sosa.

Prendendo ispirazione dall’opera teatrale El Pelusa y La Negra, una “storia cantata” di Mercedes Sosa e Diego Maradona, creata dal poeta, drammaturgo, sceneggiatore e regista Cosimo Damiano Damato e di cui è protagonista, ha creato un album che racchiude undici bellissimi brani: oltre alla rilettura di alcune perle del repertorio della Sosa, tra cui Todo cambia, Gracias a la vida, Solo le pido a Dios e Canciòn de las cosas simples, troviamo i classici argentini Volver e El dia que me quieras, e alcuni riferimenti a Napoli (tra cui “Caruso”). Le collaborazioni con Tosca e Paolo Fresu e un brano inedito di Bungaro (Nu fil’ e voce) arricchiscono l’omaggio della Molinari alla voce argentina più potente e ascoltata del Sudamerica, simbolo della sua terra e della lotta per la pace e i diritti civili contro la dittatura.

Quest’album le è valso la seconda Targa Tenco, nel 2024, come Miglior Album di Interprete. Il 7 marzo 2024 a New York, alla vigilia della Festa della Donna, è stata insignita del Premio “Callas Tribute Prize”, un prestigioso riconoscimento “per l'eccelsa qualità vocale, abbinata a un'ecletticità che le permette di esprimersi ai più alti livelli nel mondo della musica, come autrice e interprete, e in quello del cinema e del teatro”.