L’amore è un magnifico fiore che bisogna avere il coraggio di raccogliere sul bordo di un terribile precipizio.
(Stendhal)
Nel precedente articolo Quando finisce un amore ho affermato che un amore vero non finisce. Si può far finta che sia finito ma lui resta lì perché è sempre stato lì insieme a te.
Qualche lettore mi ha chiesto se l'amore, anche se è quello che abbiamo sognato, è possibile aspettare all'infinito che si incarni per essere condiviso e, se per incontrarlo nel sogno vero bisogna fermarsi ed attendere in eterno per poterlo vivere.
È vero, non si può aspettare in eterno perché ha bisogno di essere vissuto e respirato dal vero. Ha bisogno di nascere e ri-nascere, deve essere un eterno "Natale" e cullarlo come un bambino appena nato. Tenerlo tra le braccia per sentirlo fino allo stordimento, sentirsi abbracciato, amato, voluto e respirato. Nutrito dal nettare di loto che diventa il cibo degli Dei per essere parte dell'Olimpo degli Dei.
Non sempre, però, le due vibrazioni, pur riconoscendosi, si trovano nello stesso spazio-tempo pur essendo consapevoli di cercarsi per viversi.
È vero che quando si sono ri-conosciute hanno fatto vibrare ogni universo dentro e fuori di loro, ed è pur vero che uno dei due sarà capace di dire “Ti amo di più” e l'altro userà un linguaggio diverso fatto di “ssshhh”…
Sono simili ma distanti nel manifestarsi, nell'esprimersi, nel cercarsi per incontrarsi veramente.
E allora?
Non si può rimanere aggrappati ad un sogno dove i baci sono solo desideri perchè questi, se restano tali, svaniscono, si affievoliscono nello stesso sogno e, alla fine, non ti resta che sorridere, gioire per quello che ha vissuto dentro di te e prepararti ad andar via.
Quando incontri l'Amore, incontri il tutto.
Incontri la gioia quando l'altro è con te, la tristezza quando l'altro va via e pensi che se è con te non è mai abbastanza e se va via ti manca.
Incontri la vita dentro quel tutto. La vita che è fatta anche di stagioni che cambiano e che hanno il coraggio di lasciare andare come fanno gli alberi con le foglie in autunno anche se su quelle foglie sono state scritte le poesie d’amore che l’albero voleva diventassero il frutto per nutrire e nutrirsi. L’albero lascia andare ciò che è stato o che non poteva essere ed allora non è stato.
La vita ci insegna ad aver coraggio per tenere quell'amore che hai incontrato e continuare a vivere nel sogno sognato. Oppure ad aver coraggio di aver coraggio di andar via e far sì che il nuovo che deve arrivare possa trovare il modo di trasformare ciò che non è stato in ciò che può essere.
L'Amore, anche se le stagioni impongono di aver coraggio di cambiare e di lasciare andare, resta lì dove è nato, ma non può essere solo una lettera, una poesia, un pensiero che si fa denso. Non può essere solo un sogno sognato. Non può esistere per sempre un sogno che vive sospeso.
L'amore non ha bisogno di certezze perché è certezza ma ha bisogno del "per sempre" dentro gli attimi. Quegli stessi attimi da vivere che fanno percepire sempre più che quell'amore è lì con te, dentro e fuori di te.
Non può essere una foto, un ritratto che devi coprire perchè altrimenti non riesci a fare altro che aver bisogno anche della presenza di chi non c'è. Non può essere solo un pensare, immaginare ciò che non può essere.
Bisogna viverlo mentre si resta incantati nel guardare l'altro e fermarlo affinché non vada via.
Aspetta, non andare...voglio guardarti ancora e raccontarti i desideri segreti che hanno bisogno di essere vissuti con te.
L'amore resta lo stesso ma bisogna imparare a viverlo anche trasformandolo. Lo si può consegnare allo scrigno segreto del cuore, fermare così il flusso della vita ed evitare che il nuovo, la ri-nascita, non arrivi.
Non ti puoi fermare, devi andare in quell'oltre che Dio ti ha fatto conoscere per assaporarlo e vivificarlo.
È vero, tutto questo potrebbe apparire come voler toccare con mano l'amore che non si può toccare stringendo un corpo come se fosse un confine da superare. Invece sì! Il corpo è quel confine da vivere ed oltrepassare per andare nell’oltre per vivere l'anima dell'amore attraverso il corpo che non avrà confini.
Se l'amore che hai conosciuto non può essere raccolto sull'orlo del precipizio per sottrarlo all'oblio, allora è arrivato il momento di iniziare ad andare incontro ad un nuovo "natale" che non sai quale sarà ma sarà ciò che Dio vuole farti conoscere.
Non sarà un surrogato perché, altrimenti, sarebbe come immaginare di poter fotografare l'orizzonte in fondo al mare, oltre la scogliera, dove hai detto il tuo "Ti Amo di più" e credere che in quella foto puoi entrare e respirare la stessa brezza marina di quando sei stato realmente davanti a quel mare infinito.
Sarà un'altra cosa, sarà una nuova stagione di te stesso mentre con gli anni ti avvicini al tramonto della vita.
Lo stesso Platone conosciuto anche per quell'amore platonico diceva:
Non mettere in movimento l'anima senza il corpo, né il corpo senza l'anima, affinché ciascuno dei due divenga equilibrato e sano.
L'Anima deve incontrare il corpo dell'altro e il corpo dell'altro incontrare la tua anima ed insieme essere poeti e poesia…
È arrivato il momento di andare… Buon Natale, anzi... di più.