La Swinging London e Cilla Black sembrano essere tornate di moda. Sarà merito di Last night in Soho, del regista inglese Edgar Wright, con Thomasin McKenzie e Anya Taylor-Joy, che ci riporta alle atmosfere indimenticabili degli anni Sessanta della beatlemania. Presentato alla 78a edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, la pellicola del regista britannico è approdata nella sale italiane dove sta riscuotendo un buon successo di pubblico.
Merito della colonna sonora ineguagliabile e merito della voce inconfondibile di Cilla Black che ne accompagna la narrazione. La cantante di Liverpool, amica fraterna dei Fab Four, aveva conosciuto la band quando non erano ancora gli idoli di milioni di ragazzine urlanti, ma semplicemente quattro amici che si divertivano a fare musica e rumore al Cavern. Lo storico scantinato in cui Cilla lavorava come guardarobiera. Fu proprio John Lennon a notarla, avendola sentita cantare e a intuirne il talento e le straordinarie potenzialità artistiche. Lennon in una delle sere sudate e piene di fumo del Cavern, chiese a Cilla di salire sul palco e cantare una canzone. Fu un tale successo che il giorno dopo Cilla lasciò il guardaroba del Cavern e divenne una delle star in cartellone.
Se gli scarafaggi incendiavano col loro ritmo indiavolato la platea di giovani beat, Cilla aveva l’effetto di far innamorare con una tessitura vocale pressoché unica. Nata Priscilla Maria Veronica White in quel di Liverpool, figlia di uno scaricatore del porto, Cilla diventa insieme ai Beatles e ad altri gruppi un’esponente di punta del cosiddetto “Merseysound”, dal nome del fiume che attraversa Liverpool. Il celeberrimo accento liverpulliano suscita simpatia nel pubblico di tutto il mondo e, complice, l’ondata beatlesiana, Black, Gerry and the Pacemakers, Dusty Springfield, Lulu, Peter & Gordon (che non sono di Liverpool) diventano famosi anche per avere portato al successo brani scritti dai Fab Four appositamente per loro.
È proprio il caso di Cilla Black a cui Paul McCartney dona perle come It’s for you, Step inside love. Così gli stessi Peter & Gordon che balzano ai vertici delle classifiche grazie a World without love, firmato dalla coppia Lennon-McCartney.
Il successo planetario arriva per Cilla Black grazie all’Italia. È bene ricordare che nei mitici anni Sessanta i cantautori italiani esportavano brani di enorme successo in tutto il mondo, anche se adesso pare che lo stiano facendo solo i Måneskin.
Nel 1964 un cantautore genovese, Umberto Bindi scrive una meravigliosa canzone che si intitola Il mio mondo. La canta Bindi ma anche Ornella Vanoni. L’eco di questa splendida canzone varca la Manica e viene ascoltata dai produttori di Cilla, tra loro lo stesso Brian Epstein che ha portato al successo i Beatles. Black e compagni se ne innamorano, ne nasce You’re my world che si può ascoltare nella colonna sonora di Alfie, interpretato da Michael Caine dove Cilla canta anche il brano che dà il titolo al film. La potenza vocale di Black fa volare la canzone che approda in ogni punto del mondo, sfondando anche negli Stati Uniti. Diventa un evergreen e il cavallo di battaglia della cantante britannica. Dire Cilla Black significa dire You’re my world, che per noi italiani è semplicemente Il mio mondo.
Umberto Bindi diventa un cantautore di portata mondiale, la stessa cosa era accaduta a Pino Donaggio con Io che non vivo, che diventerà You don’t have to say e sarà portata al successo da Dusty Springfield e da Elvis Presley, solo per fare due nomi. Tornando a Cilla Black, l’artista che incanta con la sua voce e con la simpatia dell’accento del nord dell’Inghilterra, diventa simbolo di quella “cool Britannia” fatta delle minigonne di Mary Quant, degli abiti di Biba e del culto dei Beatles.
L’ascesa continua per Cilla con un altro brano diventato mitico: Anyone who had a heart, in cui l’estensione di Cilla raggiunge vette altissime anche nelle classifiche britanniche e mondiali. Iconica è l’esibizione live con George Martin che dirige l’orchestra, da vedere e gustare con gli occhi chiusi.
Cantante, amica dei Beatles ma anche conduttrice televisiva amatissima dal pubblico inglese. Garbata, sempre sorridente e mai spocchiosa, Cilla Black diventa una presenza costante per tutti gli anni ’70 e ’80. Sposata con Bobby Willis, Black è scomparsa a Marbella dove si era ritirata nel 2015. Restano i suoi dischi che non possono mancare in ogni collezione che si rispetti. Canzoni che declinano un’epoca che non smette di affascinare.