Non può comprendere la passione chi non l'ha provata.
(Dante Alighieri)
Nei secoli passati per passione si intendeva la sofferenza, il disagio che si attraversava lungo un cammino di vario genere. La passione di Cristo, ad esempio, dei santi martoriati. Per fortuna, questo aspetto con il passare dei secoli si è trasformato. Quando parliamo di passione il nostro cervello ci porta a pensare a qualcosa di così intenso e bello che non può essere descritto se non con un’unica parola: passione!
In fondo, però, anche nel profondo sentimento per qualcosa o per qualcuno, per quanto straordinariamente bello può essere, dentro ci troviamo quella sofferenza che paradossalmente ci introduce dentro un vortice fatto di desiderio, ricerca, scoperta verso ciò che ci rende felici. È come se per essere capaci di andare al di là dei confini dell'uomo, di scoprire nuovi orizzonti da oltrepassare dentro noi stessi, abbiamo bisogno della sofferenza per andare “oltre” la passionalità stessa e diventare noi stessi passione.
Nel passato, nell’articolo Dopo l’Amore l’innamoramento, ho sostenuto che deve nascere prima l’amore, quello che ti fa anche soffrire per poterlo conoscere ed imparare ad essere Amore e solo dopo l’innamoramento perché quest’ultimo è quello che ti fa sognare ogni giorno… di più e che scatena la passione. Quell’emozione così profonda che ci rapisce l’anima e poterla donare a chi ami con ogni gesto, sguardo, carezza ed ogni cosa che fai. Sì, ci rapisce ed è incontrollabile. Si appropria della nostra mente e diventa solo cuore anche dentro la mente che, la stessa, nemmeno riesce a contenere tanto da farci perdere il controllo, desiderare e fare solo ciò che può esaltare chi ami con tutto ciò che fai. La passione dentro l'amore esalta l'Amore. Esalta anche i più apparentemente insignificanti particolari di chi ami perché è dentro l'esaltazione di questi che scopri un nuovo mondo. Come diceva Coco Chanel: "L'uomo è sempre un accessorio della donna". Come a voler dire che quando si ama con tutta la passione si vuole anche essere un suo particolare. Uno di quelli di cui lei non può farne a meno e che si porta addosso.
Non è solo piacere fisico ma qualcosa che nasce quando la puoi respirare dentro e fuori di te e, da questa, farne quel sale della vita che ogni giorno ti fa sempre più innamorare attraverso ciò che fai per contemplare e gioire dell’amore. Diventa una forma di genialità che si manifesta tutte le volte che l’altro è vicino a te o nel tempo che intercorre tra un incontro e l’altro.
Diventi creativo e l’amore ti trasforma in pittore per poter fare un ritratto che ti basta chiudere gli occhi e dipingere con i colori che vedi dentro di te immaginando lei/lui come sfumature del mare spumoso che diventano l’infinito e nel profondo conserva il “Ti amo di più”. Dove le tinte si abbracciano con immensa passione ma che non si mescolano perché riflettono, attraverso la cromaticità del loro abbraccio, la sua immagine che fa invidia alla creatura più bella che Dio ha creato. A sé stessa.
Diventi scultore per scolpire e porre al centro della grande navata la rappresentazione tridimensionale di un amore che ancora non sai se un giorno la consegnerai alla pinacoteca dei ricordi che dentro avrà solo quel ricordo prezioso di ciò che è stata una passione dentro la vibrazione dell’amore.
Diventi musicista, scrittore. Autore di articoli scritti a quattro mani. Nasce quando ti fermi sul ciglio della strada, ti arrampichi lungo una siepe e raccogli il fiore che sta più in alto da portare all’amore per farlo profumare. Quando invece che parlare scrivi dei cartelli e piano piano li sfogli per farglieli leggere perché in quel momento ti manca la voce per l’emozione.
La passione nasce quando brami e cerchi di rubare tempo al tempo per non perderti nessun momento di quella emozione che vuole l’altro al tuo fianco. Peccato che, sovente, la si comprende solo quando sta per finire o è già finita e, solo allora, si vede ciò che nel momento della sua nascita non eri riuscito a vedere.
La passione dentro l’amore si trova nello spazio tra le emozioni e la mente dove nasce ma allo stesso tempo può morire. Dove può sbocciare prima timida e poi esplosiva e determinata ma può essere fermata e sfiorire.
Per definire Dio, sovente, uso dire il Creatore di tutto ciò che È perché Dio è dentro l’amore, È Amore. Un amore dove non si può dare spazio alla passione non “è” completo. Diventa un amore dove l’anima non si scopre per farsi toccare, accarezzare, baciare ed abbracciare forte. Dentro lo spazio tra emozioni e mente esiste la passione che continua a farti innamorare dell'amore. Prima si ama e poi ci si innamora... ed è lì che nasce, che ha bisogno di vita vissuta nella realtà dei corpi anche solo per pochi attimi. Ha a che fare con il desiderio e con il volere perché è dentro la passione che si sceglie di stare vicini. È l'anello di congiunzione tra le emozioni e la mente. Diventa l'incastro perfetto. È gioia di trovarsi per qualche attimo nell'eternità. Per quel tempo che si è fermato dove un bacio è rimasto sospeso e aspetta di essere vita. "È" voglio un attimo dell'eternità insieme a te che serve ad affermare da entrambi, contemporaneamente: "Voglio essere tu!"
Se si ferma la passione, è andare via pur rimanendo dove l'amore ti ha portato sin dal primo sguardo, dal primo momento in cui hai sfiorato quella mano e hai conosciuto il Paradiso. Quando sei penetrato dentro il sapore che ha il Paradiso vuoi solo quello ma se il Paradiso non vuole farsi assaporare allora è solo vita che scorre ma vederla scorrere non è vivere. Tutto non ha più senso. La passione "è" scambio di vibrazioni. È viaggio senza bagagli e con una sola destinazione: fare l'amore con gli sguardi, con i respiri, con il battito del cuore, con le carezze. Con lei/lui che dalla propria prospettiva guarda e venera. Con lui che inizia la risalita verso la Via Imperiale dell’Amore partendo dai piedi dove trova la porta per accedere al Tempio. Non si è più ai piedi della Croce ma ai piedi dell’amata in cui dentro vi è il sacro fuoco dell’amore.
La passione non è più sofferenza ma piacere estatico che ti fa diventare ciò che non immaginavi di poter essere. È il far ritorno nel Tempio dell'Amore, quel luogo sacro che aspetta che i corpi si elevino come preghiera a Dio. È cercare il contatto dei corpi per sentire il profumo dell’anima e di tutto ciò che si è, altrimenti è solo un surrogato dove dentro non trovi niente. È dentro lo spazio tra un battito di cuore e l’altro che si crea la passione e fare l’amore prevede un “noi”.
È dare vita a quel “Noi” da vivere insieme a tutto ciò che Dio, il Creatore di tutto ciò che È ci ha donato per farci conoscere l’oltre dentro il Paradiso dell’Amore.
Non solo il suo odore che diventa profumo da immaginare ma, quell'odore va fissato giorno dopo giorno dentro la mente, il corpo, l’anima come con quell’ambra grigia che i maestri profumieri usano come base per rendere il profumo eterno.
Senza la passione, l’innamoramento, che questa tiene sempre più vivo, prima o poi il tempo lo svuota e quel profumo svanirà. Diventa l’io senza te. È il tu senza me. È un “noi” che non “è”.
La passione ha bisogno di essere vissuta dentro e fuori di te. Quando non puoi più alimentarla l’amore resta ma senza più l’innamoramento e la passione non è più ciò che voleva farti conoscere il Creatore di tutto ciò che è!
Io sono passione, innamoramento, azione. Io sono Amore dentro la vibrazione dell'Amore.