Come sempre cerchiamo di analizzare le risorse che lo yoga ci mette a disposizione per migliorare la nostra pratica, maturare a livello psico-emotivo e far crescere la coscienza collettiva. Peccato che non sempre, soprattutto quando si inizia, si è inclini o propensi a fare yoga tutti i giorni. Ecco alcuni consigli per essere sempre più costanti così da metabolizzare al massimo tutti i benefici di questa potente disciplina.
Si tratta a volte di uno dei maggiori scogli da superare: la costanza della pratica. Ricordo che quando ne sentii parlare la prima volta non capii, proprio non registrai ciò che sentii. Mi sembrava assurdo dover fare yoga tutti i giorni, quindi nemmeno presi in considerazione l'ipotesi. Della serie: “ma non sono mica un'atleta che deve prepararsi per le Olimpiadi!”. Sapevo di persone nello studio che frequentavo all'epoca che praticavano tutti i giorni e non erano insegnanti. Per me erano solo molto appassionati, abitudinari pensavo (cosa che non sono mai stata in vita mia) o persone che volevano diventare insegnanti a loro volta. Quello che non mi spiegavo era perché tutti i miei maestri parlassero della costanza nello yoga come un qualche cosa di imprescindibile. Solo col tempo ho capito perché tanta attenzione su questo specifico punto: i benefici che se ne traggono sono infinitamente superiori, dal punto di vista fisico, ma soprattutto mentale. A differenza di qualunque altro sport che, se eseguito con regolarità può migliorare le prestazioni fisiche, niente come lo yoga ci insegna un approccio alla vita che migliora di netto le nostre percezioni e il nostro sentire a tutto tondo. Mi fa impressione dirlo ancora oggi, se penso a quando ho iniziato. Se ancora non avete una pratica regolare, più o meno spesso cedete al divano o trovate mille scuse per rimandare, ecco i miei consigli per rendere lo yoga una costante nella vostra vita:
1. Day routine
Se possibile pratica sempre alla stessa ora. Come dicevo non sono una fan della routine, ma ammetto che, soprattutto per quanto riguarda lo yoga, esercitarsi sempre alla stessa ora, ancora meglio al mattino presto, fa la differenza. Non solo aiuterà il corpo a regolarizzare tutto il ciclo delle 24h, ma aiuterà in modo del tutto naturale a sentire sempre più il bisogno di praticare; proprio perché in primis il corpo lo chiederà, così come chiede di mangiare e dormire. Provare per credere.
2. L’insegnante
Trova qualcuno di cui innamorarti. Cambia finché non l'hai trovato. Sarà la più grande spinta a rimettere piede in studio (shala) se non tutti i giorni, appena possibile.
3. Me time
Programma un’ora al dì tutta per te. Sembra qualcosa di impossibile soprattutto quando si inizia, e tanto più quando siamo abituati a correre sempre e solo per gli altri: lavoro, famiglia... Ci sentiamo egoisti a dedicarci del tempo e pensiamo di rubarlo a chi ne ha più bisogno. Più spesso crediamo di non potercelo permettere, ma la verità è che dovrebbero imporlo per legge. Di fatto si tratta di riprogrammare la propria agenda. Se non da subito si potrà arrivare man mano a dedicarsi sempre più tempo tutti i giorni e si può iniziare anche con pochi minuti. Niente scuse. Per motivarci possiamo anche ricordare che prendersi cura di sé e mantenerci in forma è l'unico modo per ritrovarci ancora al servizio degli altri e delle persone che amiamo man mano che il tempo passa, come insegna Stewart Gilchrist.
4. In avanscoperta
Ovvero: esplora più risorse che puoi anche fuori dallo studio di yoga. Libri, video, documentari ci ispirano e allargano le nostre prospettive, ci permettono di imparare cose nuove, ma soprattutto ci daranno quella voglia di tornare al tappetino il prima possibile.
5. Diario di bordo
Registra i progressi della tua pratica fisica, ma soprattutto di quella mentale. Tieni un diario sempre con te. Magari puoi buttare giù una frase o poche righe di suggestione a fine lezione. Se scrivi subito non dimentichi. Soprattutto i pensieri, le sensazioni e le intuizioni che spesso possono coglierci durante la pratica o il rilassamento. Se siamo stati ipercritici con noi stessi, se siamo riusciti a farcela a supere un momento-ostacolo, quale è stata l'intenzione che abbiamo dato alla pratica (sankalpa), come abbiamo meditato... Registrare il tutto ci permetterà di rileggerci poi e renderci conto dei nostri progressi, cosa che man mano potrà invogliarci sempre più a continuare con maggiore regolarità, ma anche a riguardarci indietro con un sorriso e scoprire cose inaspettate di noi.
6. Obbiettivo del mese
Stabilisci il tuo personale obbiettivo del mese/anno, piccolo o grande che sia. Assicurati che il perché dell'obbiettivo sia significativo per te. Può essere qualcosa di semplice come passare da una a due lezioni a settimana e così via gradualmente per arrivare poi a una pratica quotidiana (s'intende sempre 6 giorni su 7), o provare un nuovo stile, un nuovo asana, una nuova scuola. In ogni caso assicurati che sia importante per te quel passo. Più lo sarà e più sarà forte la tua motivazione. Stabilire obbiettivi e rinnovarne il valore man mano che ci avviciniamo ad essi è la tecnica giusta per darci la spinta necessaria a iniziare e continuare a fare progressi.
7. L’unione fa la forza
Se non si è creato in modo naturale cerca o crea tu un gruppo “di sostegno”. Basta anche solo una persona. Rimani in contatto con questa e/o gli altri praticanti anche fuori dall'orario di lezione. Non solo conoscerai nuove persone, ma con le più affini potrai sostenerti per regolarizzare sempre più la pratica. Niente come sentire l'entusiasmo degli altri e darsi appuntamento con qualcuno per fare yoga insieme può spingerci a tornare sul tappetino sempre più spesso.
8. Focus & go
Ricordati prima dell'effetto dopo. Ovvero: quando pensi di non farcela a uscire di casa, a praticare da solo o online, chiediti come ti senti di solito a fine lezione. Focalizzati su quel momento. Non rinunciare al tuo “me-time”. Scoprirai ogni volta di avere più risorse di quante credessi e tornerai in uno stato di equilibrio psico-fisico in un batter d'occhio. Quindi la regola generale è: più sei stanco più pratica!