Accade sovente d’estate di conoscere persone che arrivano da altre città, con le quali scambiare esperienze, visioni sul mondo. Così, in un’afosa giornata estiva siciliana mi trovavo insieme ad alcuni amici in una splendida caletta nell’azzurro mare di Castelluzzo, ho conosciuto Luciano Pinto, nativo di Spinazzola, un delizioso borgo pugliese, fisioterapista e gioioso vassallo del panta rei.
Conversando piacevolmente scopro che è l’ideatore di “Angoli d’Incanto”, una sorta di gara di bellezza e di creatività tra gli antichi quartieri del borgo, un’iniziativa realizzata sinergicamente tra l’associazione Splendore di Puglia, la proloco Torre e Pino, con il patrocinio dell’amministrazione comunale e la sponsorizzazione di importanti realtà imprenditoriali del territorio. La prima edizione di questo concorso si è svolta nel maggio scorso, con la partecipazione attiva ed entusiasta degli abitanti e la premiazione finale da parte di una prestigiosa giuria composta da tre esperti (una scenografa, un giornalista ed un fotografo) che ha valutato e premiato l’installazione più originale.
Luciano, come è nata l’idea di “Angoli d’Incanto”?
Durante il periodo di lockdown così difficile e destabilizzante per tutti, ho potuto constatare che molte persone hanno approfittato di questo tempo sospeso per riordinare le case, per rinnovarle dando sfogo anche alla propria creatività. Ho semplicemente voluto applicare la stessa logica per tutto il paese, così ho proposto l’idea di un concorso che è stata accolta con più entusiasmo di quanto mi aspettassi.
L’intento è quello di spronare gli stessi abitanti a diventare cultori della bellezza? E, come sotto un incantesimo, trasformare la realtà dei luoghi in magiche scenografie.
Esatto, questa iniziativa contiene diverse sfaccettature, innanzitutto credo che la bellezza sia un valore essenziale per facilitare un’azione comunitaria, per far incontrare le persone e favorirne lo scambio dialettico ed energetico. Negli ultimi anni a mio parere è emerso un grande bisogno di ‘comunità’ che abbia uno sguardo verso la bellezza per costruire un futuro armonioso. Ricordo la celebre frase di Dostoevskij: “La bellezza salverà il mondo”; è una grande verità perchè la bellezza fa riflettere sul significato della propria esistenza nel mondo, produce sensazioni di benessere, quando guardiamo la natura in tutte le sue manifestazioni non possiamo che rimanere incantati e siamo spinti a creare una continuità tra la bellezza naturale e le nostre case, le nostre città, a cambiare lo stile di vita ampliando la nostra visione della realtà. Un altro aspetto fondamentale sta nel fatto che quando operiamo la bellezza non possiamo scinderla dal nostro gusto personale e dal fatto che qualcuno potrà goderne il risultato, mi spiego meglio: quando abbellisco la mia casa, il mio cortile seguo il mio concetto di bellezza pensando al piacere che offro a chi accoglierò in casa o a chi si troverà a passare davanti al mio uscio, è un godimento circolare.
Si potrebbe replicare questa bella iniziativa anche in altre città italiane?
Certamente, Angoli d’Incanto si propone di valorizzare non solo il territorio di Spinazzola ma di tanti luoghi della nostra bella Italia che sono abbandonati nell’incuria. Girando la Sicilia in questi giorni di vacanza ho potuto vedere quanta spazzatura e degrado c’è in molte realtà siciliane, basterebbe un po' di senso civico, di creatività, di culto della bellezza per dare un valore aggiunto a luoghi che sono potenzialmente bellissimi. Spero che nel prossimo futuro altre città accolgano questa iniziativa, io e l’organizzazione siamo aperti a ogni proposta, con gioia!
Quali sono le emozioni che hanno caratterizzato questo concorso creativo?
Gli abitanti dei quartieri si sono subito messi all’opera nell’entusiasmo contagioso, presi dalla frenesia di creare il più originale allestimento utilizzando sia il riciclo di oggetti che la creazione di nuovi e i risultati sono stati ottimi. Le emozioni sono state di gioia, di condivisione, c’è stata un’esplosione di creatività, di accoglienza dell’altro, di coesione sociale che purtroppo è carente in questi tempi, è stata un’esperienza gratificante per tutti che si ripeterà spero ogni anno. Noi dell’organizzazione siamo stati felici di partecipare alla trasformazione e al rinnovamento delle strade del borgo, si poteva respirare la bellezza nelle composizioni armoniche prodotte dai cittadini.
Hai coniato uno slogan che condivido totalmente: “Bella vita… durasse!!!!”, cosa intendi comunicare?
“Bella vita… durasse!!!!” significa guardare all’essenziale, alla bellezza interiore ed esteriore, è una filosofia di vita che si fonda sull’eliminazione del superfluo per concentrarsi invece sulla sostanza della vita… attimo dopo attimo, finché dura.
Credo fermamente che l’animo umano mira in modo naturale a vivere nella bellezza, con lo stupore di un bambino che osserva il mondo, penso a un campo arso dove c’è un fiore e su di esso si punta lo sguardo, si concentra la visione sulla bellezza che incanta i sensi e l’anima.
Viviamo in una società consumistica, alla ricerca continua di beni che mai ci soddisfano pienamente, penso che la gioia della vita risieda nella semplicità, nelle relazioni autentiche, nell’empatia che avvicina agli altri, si può tranquillamente affermare che ciò che rende felici non ha un costo!