I vantaggi portati dal “social recruiting” sono davvero tanti: snellire il processo di selezione, gestire in maniera più efficace le candidature, accertarsi sulle reali competenze dei candidati e valutare aspetti riguardanti personalità e motivazione.
I social come LinkedIn, specializzati nel far incontrare domanda e offerta stanno spiazzando il mercato delle agenzie di ricerca e selezione.
Quello che viene pubblicato sui social e l’uso che ne si fa è molto più importante di quanto si possa immaginare. È un fatto pubblico per milioni di persone e, soprattutto, è alla portata dei responsabili delle risorse umane. I social sono un importante strumento per costruire il proprio “personal branding”. I contenuti che vengono pubblicati raccontano chi sei e cosa fai nella vita, è necessario quindi mostrare il lato migliore di sé. Oggi non è più sufficiente lavorare solo su se stessi per sviluppare un vantaggio competitivo, serve anche un packaging allettante che colpisca l’attenzione dei recruiters.
Per fare del buon personal branding non possono mancare conoscenze specifiche sul settore di interesse, la capacità di restare focalizzati sui propri obiettivi, le relazioni e la capacità di fare network. In un mercato del lavoro, oggi molto competitivo, è fondamentale promuovere se stessi come un brand, indipendentemente dal settore specifico di riferimento e dal proprio grado di carriera.
Il personal branding è una strategia di marketing applicato alla persona e, l’obiettivo è riuscire ad imprimere nella mente di individui e organizzazioni l’immagine migliore di sé. Gli aspetti a cui prestano attenzione i professionisti delle risorse umane nell’attività di “social recruiting” sono:
- incoerenza di informazioni rispetto al CV;
- caratteristiche rilevanti della personalità;
- contenuti discriminatori;
- profilo poco aggiornato e pochi contatti;
- commenti negativi nei confronti del proprio datore di lavoro.
I candidati sono quindi tenuti a costruire con costanza e coerenza il proprio “personal branding” sui vari canali social. Presentarsi in modo professionale sui social sarà utile sia per aumentare le possibilità di essere selezionati sia di essere contatti.
Oggi il social recruiting, ovvero la ricerca di candidati attraverso i social network, è sempre più frequente nell’ambito delle risorse umane.
L’immagine che ognuno di noi si costruisce sulla rete, tramite condivisioni di materiale, discussioni su forum o altro, è un terreno “minato” nel quale molti si avventurano senza sapere quello a cui vanno incontro.
Per questo, quando si è alla ricerca di lavoro, è importante non sottovalutare l’immagine che emerge di noi sui social, sui professional network e, più in generale, sulla rete. Curare la propria digital reputation può fare la differenza quando si tratta di mettere in evidenza il proprio curriculum vitae in mezzo a tanti altri.
Ogni volta che invii un curriculum per un’offerta, è possibile che il recruiter, una volta verificato che il tuo profilo sia in linea con la job description, cerchi altre informazioni sui principali social network: Facebook, LinkedIn, Twitter o Instagram.
Attraverso i canali social abbiamo accesso ad un rilevante numero di informazioni, utile sia a chi sta cercando lavoro sia a chi è alla ricerca di nuove risorse da inserire in azienda.
Sempre più spesso la scelta delle aziende alle quali candidarsi è frutto di attente letture riguardanti le recensioni che circolano in rete e la scelta dei candidati è basata anche sull’attenta analisi dei profili social.
Molti recruiters basano la scelta dei candidati sulla “social reputation”, valutano come si presenta il personal branding e, talvolta capita, che un candidato venga scartato perché ritenuto non idoneo.
L’errore più comune è quello di studiare strategie di breve termine utilizzando i canali social solo nei periodi di ricerca attiva di lavoro, non curando con attenzione l’aspetto generale del proprio profilo nel lungo periodo.
Attenzione quindi a postare foto sconvenienti e mettere in evidenza tratti della personalità non conformi alla posizione richiesta. Sappiate che sono le principali cause di esclusione di una candidatura.
È quindi fondamentale, proporsi nel web, costruendosi un'identità digitale di tutto rispetto.