“Chi ha un perché abbastanza forte... può superare qualsiasi come”. Così sosteneva Friedrich Nietzsche, filosofo, critico culturale, compositore, poeta, scrittore e filologo tedesco del XIX secolo.
Un uomo si trovò a camminare vicino ad una cava, dove vide tre operai intenti a spaccare pietre a breve distanza l’uno dall’altro.
Il primo procedeva con rabbiosi strappi, imprecando e inveendo ad ogni colpo di piccone, il secondo mentre spaccava pietre con scarso entusiasmo continuava a guardarsi dietro per osservare cosa facessero gli altri operai mentre il terzo lavorava col proprio attrezzo in modo armonico, cadenzando ogni colpo, fischiettando e sorridendo soddisfatto ad ogni nuova pietra squadrata.
Incuriosito, l’uomo si avvicinò al primo operaio e gli chiese: “Cosa fai?”.
“Non vedi?”, rispose l’operaio seccato, “Spacco pietre, non mi importunare!”.
L’uomo rivolse allora la stessa domanda al secondo operaio, che lo guardò sospettoso e disse con un mezzo sogghigno: “Non vedi… conto di diventare presto capomastro”.
L’uomo infine si avvicinò al terzo operaio chiedendo di nuovo “Cosa fai?” e l’operaio, asciugandosi soddisfatto il sudore dalla fronte, rispose con gli occhi che gli brillavano: “Non vedi… costruisco una cattedrale!”.
Quello che scegliamo di fare e che chiamiamo lavoro, può assumere significati molto diversi per ognuno di noi anche se si tratta esattamente della medesima attività.
Per il primo operaio si tratta di lavoro, per guadagnarsi il pane, senza troppi significati e senza che la cosa lo renda particolarmente felice.
Per il secondo operaio si tratta di fare carriera, la sua attenzione non è tanto nel fare un lavoro eccellente o di divertirsi nel farlo, sembra più impegnato a tenere d’occhio e guardarsi dai suoi colleghi nell’ascesa della gerarchia aziendale.
Per il terzo operaio si tratta di una chiamata, di una missione vera e propria, quello che sta facendo è una parte di qualcosa di molto più grande a cui sente di dare il suo contributo, lui non sta semplicemente spaccando pietre e neppure si sta preoccupando di diventare l’amministratore delegato, lui sta contribuendo a costruire una cattedrale e questo significato, questo grande “perché” è in grado di dargli energia, passione, gioia e senso di contribuzione sociale in quello che sta facendo.
Se qualcosa non va nel lavoro, lo spaccapietre si lamenta, il carrierista lo ignora, il costruttore di cattedrali lo migliora e lo mette a posto.
Ecco perché è fondamentale nella vita e nel lavoro diventare un costruttore di cattedrali.
Le aziende, ma solo quelle furbe e intelligenti, fanno a gara per assicurarsi di assumere il più possibile costruttori di cattedrali.
Nel 2006, durante un viaggio in Argentina, il 29enne Blake Mycoskie, rimase colpito da quanti bambini nei villaggi non possedessero nemmeno un paio di scarpe, il che impediva loro spostamenti essenziali come andare a scuola e recarsi a prendere l'acqua al pozzo locale, oltre a esporli a diverse malattie.
Gli venne in mente un’idea: perché non creare un business per donare le scarpe bambini? Perché non creare una soluzione in grado di garantire un flusso costante di scarpe e non a intermittenza solo quando le persone generose facevano delle donazioni?
Fu così che Blake rientrato negli Stati Uniti creò Toms, un’azienda che vende scarpe col progetto One for one. Per ogni paio di scarpe vendute, Toms ne regala un paio a un bambino povero. Toms ha regalato circa 100 milioni di scarpe ed è diventata un’azienda quotata a 625 milioni di dollari.
Come ha fatto Blake a creare quest’impero finanziario e benefico? Con un grande perché, un perché molto più grande di lui: cambiare la vita, l’istruzione scolastica, la salute ed il futuro di milioni di bambini.
Nel 2010, Neil Blumenthal, Andrew Hunt, David Gilboa e Jeffrey Raider hanno fondato Warby Parker, un’azienda specializzata nella produzione e vendita di occhiali basata sul modello di Toms “comprane uno, regalane uno”.
Warby Parker è valutata 3 miliardi di dollari. Come raccontano i fondatori Warby Parker è stata fondata con uno spirito ribelle e un obiettivo nobile: offrire occhiali di design a un prezzo rivoluzionario, e allo stesso tempo aprire la strada alle imprese socialmente consapevoli.
Quando erano studenti uno di loro ha perso gli occhiali durante un viaggio. Il costo per sostituirli è stato così alto che ha passato il primo semestre di università senza occhiali. Erano perplessi di quanto fosse difficile trovare un paio di belle montature che non svuotassero il portafoglio.
Si sono accorti che l’industria degli occhiali era dominata da un'unica azienda in grado di mantenere prezzi alti, raccogliendo enormi profitti da consumatori senza alternative.
Così hanno creato Warby Parker, per creare un'alternativa.
Evitando i canali tradizionali, progettando gli occhiali all'interno dell'azienda e impegnandosi direttamente con i clienti, sono stati in grado di fornire occhiali da vista di qualità superiore e più belli a una frazione del prezzo di mercato.
Il perché più alto di Warby Parker?
L’acquisto di occhiali dovrebbe essere facile e divertente. Dovrebbe rendere le persone felici e di bell’aspetto, senza spennarle. Tutti hanno il diritto di vedere.
Quasi un miliardo di persone in tutto il mondo non hanno accesso agli occhiali, il che significa che il 15% della popolazione mondiale non può effettivamente imparare o lavorare. Per contribuire ad affrontare questo problema, Warby Parker collabora con organizzazioni no-profit come VisionSpring per garantire che per ogni paio di occhiali venduti, un paio venga distribuito a chi ne ha bisogno.
La vita non è una ricerca del piacere, come sosteneva Sigmund Freud, né una ricerca del potere, come riteneva Alfred Adler, bensì una ricerca del significato come ci insegna Viktor Frankl.
Per Viktor Frankl, psichiatra austriaco sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti, il compito più grande per ogni persona è di trovare il significato nella propria vita. Viktor identifica tre possibili fonti di significato: il lavoro, facendo qualcosa di significativo, l’amore, prendendosi cura di una persona e il coraggio, praticandolo in tempi difficili.
È fondamentale che tu conosca il tuo “perché”, il tuo significato più elevato, che tu sappia perché fai quello che fai, quale ne è il risultato e perché è importante per te. Solo allora potrai sviluppare quel calmo senso di fiducia che il filosofo stoico Seneca chiama eutimia (dal greco euthymia, composto di eu- = buono e thymos = animo) ossia la serenità di essere sul giusto cammino senza essere distratti dal fare paragoni con gli altri.
Come puoi trovare il tuo grande perchè?
Puoi iniziare con un’attività quotidiana. Può essere un’attività che ti piace e che ami, che ti stimola, oppure può trattarsi di un’attività che ti incute timore, che fai fatica a fare ed essere tuttavia un’attività che ritieni importante.
Che cosa hai bisogno di fare, perché è importante per il tuo successo a lungo termine, e al tempo stesso non ti senti sufficientemente motivato/a, o con abbastanza energia o passione per svolgerla?
Che cosa hai bisogno di fare, che è importante per te ma su cui hai difficoltà a concentrarti o a focalizzarti?
Ogni volta che ti trovi a dover fare un’attività che ti risulta difficile o noiosa ma che sai essere fondamentale per la tua crescita ed il tuo successo, prenditi 57 secondi per ricollegarti con la tua intenzione più alta semplicemente chiedendoti mentalmente “perché è importante?” e “cosa c’è di ancora più importante?” (per almeno 5 volte) sino a quando arrivi al tuo “perchè” più alto.
Ti ci vogliono 57 secondi circa ed è il modo migliore per costruire le tue cattedrali.
La vita guidata dall’attenzione è la vita di un animale o di un bambino piccolo. Per vivere in maniera umana ed al nostro meglio, è fondamentale vivere con intenzione, muovendoci dalle nostre intenzioni più alte. Quando l’attenzione è allineata con le nostre intenzioni più alte, sviluppiamo un focus come un raggio laser.
Cosa preferisci: essere l’eroe che si muove nella sua vita guidato da un’intenzione alta, potente e pura o la vittima di una vita passata al prestare attenzione a una moltitudine di cose e stimoli triviali e poveri di significato?
La scelta è tua ed ora sai e puoi fare la scelta migliore.