La Tailandia è ricca di cultura, ma anche di profumi esotici di spezie e musica incantevole, prodotta per lo più da xilofoni artigianali. Cercherò di portarvi con me in questo viaggio e di farvela immaginare così come l’ho sentita io. La prima tappa è Bangkok, una delle città più interessanti che abbia mai visitato. Arrivando dall’aeroporto, si è catturati dal contrasto tra la skyways degli edifici ultra moderni e gli antichi modi di vivere lungo il fiume. Il traffico è intenso e si va a rilento. Ad orari alterni cambia anche il senso di marcia di alcune strade. La mattina per arrivare a Bangkok si chiude una corsia in uscita e la sera si fa al contrario per rendere più facile il deflusso del traffico. Le skyways sono labirinti di percorsi pedonali e linee metropolitane che si sviluppano a decine di metri di altezza, sopra le strade, da cui sopra, dove non c’è la strada sottostante, si può vedere di tutto, da mercati a baraccopoli.
Oltre alle strade, anche il fiume è molto trafficato. Il Chao Praya scorre attraverso il centro della città tenendo compagnia al viaggiatore. Ci si può fermare lungo le sue sponde e sorseggiare una birra osservando le numerose lance, chiatte e imbarcazioni per lo più di legno, sfrecciare in ogni direzioni. Verso l’interno si diramano canali che si trasformano in veri e propri centri residenziali di casette di legno e palafitte. Molte persone vivono lungo questi canali. Si può prendere un taxi fluviale e fare un viaggio nei suoi meandri. Malgrado l’acqua non sia esattamente limpida, questa viene usata per tutto, dal lavaggio dei vestiti, ai piatti e chiaramente all’igiene personale. Lo scenario più interessante della vita fluviale è senza dubbio il mercato galleggiante, che si trova nella città di Samut Songkhram a circa 1 ora e mezza di macchina a sud di Bangkok, a 100 km di distanza.
Sono partita la mattina presto, quando era ancora buio, osservando l'alba durante il viaggio, dandomi così l'opportunità di ammirare le risaie e i bufali d'acqua. Al mio arrivo, ho preso una delle tipiche lance sottili che navigano attraverso questi canali e ci siamo inoltrati nel labirinto di corsi d'acqua per raggiungere il mercato. Era assolutamente pieno d’imbarcazioni che si muovevano in un apparente ma organizzato caos, un’esplosione di colori e profumi esotici, con persone che si avvicinano per offrire i loro prodotti e contrattare con i turisti. L’aroma di banane fritte, che potevano essere acquistate direttamente da una delle barche dotate di padella e fornello, riempiva l’aria. E' stata un'esperienza entusiasmante e divertente, che consiglio a tutti coloro che visitano questa città. Neanche a dirlo, ho passato la maggior parte del mio soggiorno sul fiume. Per raggiungere il Palazzo Reale, il Museo delle Barche e alcuni dei templi, ho preso una lancia che mi ha lasciato davanti a ognuno di questi luoghi e anche la sera ho cenato con un meraviglioso pasto tailandese a bordo di un’ imbarcazione di legno coperta da un tetto in tipico stile tailandese.
Danze e musiche folkloristiche allietavano la serata mentre lentamente il nostro ristorante galleggiante si lasciava trasportare dal Chao Praya. Non volendo passare tutto il tempo in acqua, si può girare sui mitici tuk tuk che si trovano a noleggio ovunque. Una tappa da non perdere è una visita all’affascinante casa di Jim Thompson. Fu lui a rilanciare l’industria tessile Tailandese, in particolare quella della seta. Era così famoso che bastava scrivere su una lettera il suo nome e Bangkok, per stare certi che la missiva sarebbe arrivata. Scomparve misteriosamente in Malesia nel 1967. La sua abitazione è formata da un complesso di case in teak in tipico stile tailandese, con i tetti alti a spioventi, e il serpente a sette teste (Naga) a chiudere gli angoli. Ma Bangkok ha due facce diverse della stessa medaglia, di notte diventa un altro mondo, come ci lascia intendere la famosa canzone "One night in Bangkok” (Una notte a Bangkok e hai il mondo ai tuoi piedi).
Tra le cose più strane che si possono vedere, ci sono gli stand gastronomici ambulanti. Sono simili a uno stand di hot dog, ma muniti di una vetrina nella quale si può ammirare la merce esposta. Ero abituata a vedere grilli, sia nelle varietà fritte che caramellate, ma non cavallette, lucertole e larve. Altra tappa imperdibile è l'antica capitale del Siam, Ayutthaya. Spettacolari templi una volta avrebbe dominato questa terra, oggi patrimonio dell’Unesco, dove ovunque si percepisce una sensazione di pace e tranquillità, di santità e serenità.