Rechiamoci a Londra fisicamente o mentalmente e fermiamoci un po’ da PickyWops. Sia che voi siate di passaggio o habitués, vegani o no, PickyWops non può mancare dalla lista dei vostri must. Un ristorante davvero fuori dal comune, ricercato ma accessibile, ricco di proposte sempre nuove (che potete seguire su Instagram. Ma attenzione: creano dipendenza!) e geniali.
Abbiamo avuto il piacere di intervistare i suoi ideatori e di scoprire cosa ci riserva il futuro della loro avventura insieme.
Potete dirci qualcosa di più sul vostro percorso? Cosa vi ha spinti ad aprire un ristorante vegan?
Siamo Cristiano ed Andrea, 2 chef italiani di 36 e 26 anni. Ci siamo conosciuti a Londra nel 2015. Andrea è arrivato in Inghilterra per lavorare con me come pizzaiolo durante la stagione dei Festival in UK. Finita la stagione, tornato a Londra, ho iniziato a lavorare al progetto per aprire la pizzeria ed Andrea avrebbe dovuto lavorare per me ma, dopo mille peripezie si è unito a me ed abbiamo creato ed aperto il primo PickyWops insieme.
Inizialmente PickyWops, aperto fine settembre '16 a Fulham, era un ristorante onnivoro con una sola opzione vegana un po’ per accontentare la audience vegana ed un po’ per accontentare me nel tentativo di fare il passo verso il veganismo.
Dopo aver aderito a Veganuary 2017 non sono più tornato indietro, dopo di me, a metà marzo Andrea e dopo Andrea, il 2 Aprile anche PickyWops è diventato vegano, quindi la spinta ci è venuta dal nostro credo e dalla consapevolezza che il Veganismo è il futuro.
Com’è nata la scelta di Londra? Ne siete soddisfatti?
La scelta di Londra è stata molto di circostanza. Io vivo a Londra dal 2011 ed è qui che ho intensificato la mia formazione ed ho aperto gli orizzonti ampliando le mie conoscenze nell'ambito dell'industria della ristorazione. Siamo estremamente soddisfatti anche perché Londra offre opportunità pari solo alla città che è ed inoltre l'apertura mentale è fondamentale per un progetto come il nostro.
Noto che gli ingredienti sono il vostro fiore all’occhiello, cosa motiva le vostre scelte in merito?
Devo dire che negli anni il nostro modello si è adattato molte volte a situazioni mutando leggermente in qualche aspetto mantenendo però sempre la stessa linea per quanto riguarda la scelta dei prodotti. Dopo una fase iniziale, dove per ovvie ragioni (disponibilità di prodotti vegani), abbiamo dovuto autoprodurci quasi tutto ora cerchiamo di collaborare con aziende e brand che rispecchino il nostro ethos e mantengono gli standard di eccellenza. È fondamentale per noi avere i migliori prodotti sul mercato anche perché la cucina è una forma di attivismo ed è importante lasciare al cliente il ricordo di una bellissima esperienza, e la qualità degli ingredienti gioca un ruolo importantissimo.
Come vi siete avvicinati al veganismo e perché?
Abbiamo avuto esperienze diverse dovute soprattutto, credo, alla differenza di età. Io sono arrivato al veganismo attraverso alcuni problemini di salute che mi hanno portato a fare ricerche molto approfondite, infatti, posso dire che l'informazione mi ha fatto diventare vegano.
All'inizio ero vegano quasi esclusivamente per motivi di salute ma con il tempo e maggiori informazioni sono ora vegano, soprattutto per gli animali che sono le vere vittime. Andrea, essendo sempre a stretto contatto, si è ispirato al mio percorso, e confrontando, informandosi a sua volta e grazie alle innumerevoli conoscenze nella comunità ha deciso di provare anche lui.
Potete già parlarci di qualche progetto futuro? Ci sono novità in arrivo?
Di progetti ce ne sono molti e qualcuno riguarda anche l'Italia ma per il momento, dovuto anche alla situazione, non possiamo sbilanciarci molto e/o affrettare i tempi quindi per ora il progetto più importante è quello di superare la situazione attuale al meglio. Possiamo dire che siamo vicini all'uscita di una cosa davvero cool, ma non possiamo aggiungere altro.
Attendiamo impazienti!