Lampedusa, terra di miti, poeti e cantori. Terra di storia, natura, sapori, colori e profumi. Isola al centro del Mediterraneo, dal fascino esotico. E sì, luogo di approdi, di partenze, di speranze e di sogni infranti, terra di frontiera, “Porta d’Europa”, persa in mezzo al mare e incastonata come una pietra preziosa tra due continenti, non per dividere ma per unire.
Lampedusa è tutto questo e tanto altro ancora. Anche se la cronaca degli ultimi tempi l’ha decantata più per le numerose "tragedie del mare", di cui è stata e continua essere protagonista, che per le sue straordinarie bellezze paesaggistiche e naturalistiche.
La prima isola al Mondo a essere stata candidata al Nobel per la pace, perché lungo le sue coste le parole sbarco, rifugio e futuro sono diventate salvifiche per migliaia di pellegrini del mare in cerca di opportunità per un destino migliore.
Lembo di paradiso che racchiude caratteristiche ambientali e biodiversità dei due continenti assai diversi tra loro: Africa ed Europa.
La maggiore e la più meridionale delle isole Pelagie, appartenente alla provincia di Agrigento, costituisce dal punto di vista geologico un frammento d'Africa. Anche la fauna ha una evidente impronta nordafricana. Esclusiva nel suo genere, la spiaggia dei Conigli, dove avviene un fenomeno ormai unico in Italia, la deposizione delle uova della tartaruga marina, Caretta-caretta. Mentre si è in spiaggia a prendere il sole o a fare il bagno è possibile vedere le tartarughe sbucare dalla sabbia. È lo spettacolo della schiusa delle Caretta-caretta, uno dei momenti più affascinanti e significativi che la natura possa consentire: la nascita di numerose e piccole tartarughe dalle uova della madre, e la loro corsa verso il mare.
Il mare caraibico, i tramonti, le suggestive spiagge e le numerose cale e calette, Pisana e Uccello, raggiungibili solo via mare, fanno di Lampedusa un’isola dal fascino irresistibile ed esotico, riserva preziosa da salvaguardare, da Punta Grecale alla spiaggia dei Conigli.
Patrimonio naturale di biodiversità dal valore inestimabile oltre 4mila ettari di costa e mare, dove è vietata la caccia, la pesca sportiva e subacquea, l'area rappresenta uno dei più importanti siti di nidificazione di tutto il Mediterraneo della tartaruga marina.
Un mare infinito che si congiunge con il cielo ma soprattutto contraddistinto da acque pescose che permettono la sopravvivenza e anche il benessere degli abitanti di Lampedusa, definita da viaggiatori e turisti "l'isola che c'è", in quanto mitica e meravigliosa.
Lembo di terra brullo, e vulcanico, quasi lunare, e dal vento di scirocco soffocante, non è periferia, ma è Porta d’Europa. È un luogo di rara e struggente bellezza con gente di straordinaria abilità, che ti affascina e ti cattura l'anima. Lampedusa terra di speranza e di passaggio. “Porta d’Europa”, simboleggiata da un monumento, di quasi 5 metri d’altezza, realizzato nel 2008, da Mimmo Paladino, alla memoria dei migranti deceduti nel Mediterraneo. Unica “Porta Aperta” dove approdano i disperati del continente africano, che fuggono da guerre, dittatori e dalla fame per approdare in Europa. E l’Isola li accoglie e li rifocilla come "una grande madre" per poi lasciarli andare nei diversi Paesi europei.