Tracimante successo per la seconda edizione del TropeaFestival Leggere&Scrivere, uno dei sei grandi eventi del più vasto cartellone Calabria Terra di Festival, che nel corso di quest’anno ha cambiato l’immagine di una terra bella e violentata come poche altre; in questo caso ha scelto la lettura e la scrittura come riscatto di una percezione che sta finalmente modificandosi non solo al di fuori dei suoi confini territoriali, ma anche fra i suoi stessi abitanti.
Diviso in quattro sezioni (Una regione per leggere, Calabria fabbrica di cultura, Carta canta, Premio Tropea), e attento alle realtà del comprensorio, il fittissimo programma è stato applaudito da oltre quindicimila entusiasti spettatori, dislocati fra la sede tradizionale di Tropea, perla turistica del Tirreno, che abbina a un mare pulito, prima tangibile suggestione di uno scenario naturale da favola, anche un centro storico incontaminato, e le location disseminate a Vibo Valentia, dove l’andamento è andato oltre le più rosee previsioni.
L’idea è stata quella di condividere il principio ispiratore dell’iniziativa - la promozione della cultura del leggere - raggiungendo la più ampia fascia territoriale, al fine di propiziare l’incontro con chi non legge o lo fa di rado, naturalmente con gli appassionati e i cultori, ma soprattutto con i ragazzi. Sono stati oltre seimila i giovani provenienti da ogni angolo della regione giunti al festival nell’ambito del più ampio progetto Travel Game, la cultura della lettura: bella iniziativa condivisa insieme all’ufficio scolastico regionale. Un progetto di spessore, che concorrerà insieme a tante altre analoghe iniziative ideate e promosse dall’assessorato alla Cultura della regione Calabria, a rilanciare il potenziale di un territorio che è stato comunque luogo di nascita o ispirazione di alcuni dei più grandi intellettuali del ‘900.
E’ stato anche per questo che si sono sviluppate alcune partnership d’eccellenza con marchi di calibro abbinati a importanti aziende legate al territorio calabrese. Valori assoluti che consolidano la cifra totale della seconda edizione del TropeaFestival Leggere&Scrivere, gettando le basi per un futuro che potrebbe anche coinvolgere in forma più diretta l’imprenditoria privata a sostegno di un progetto che non potrà solo avvalersi dei pur basilari contributi pubblici.
Un dato controcorrente e certificato dall'Istat sancisce che negli ultimi anni la Calabria non indossa più la maglia nera nella lettura di libri e di giornali, perché i suoi abitanti hanno superato la Sicilia, la Campania, la Basilicata, la Puglia, con il dichiarato obiettivo di essere entro il 2015, la prima regione del Sud come numero di lettori totali. Per conseguire questi risultati, cogliendo le indicazioni del suo Presidente Giuseppe Scopelliti, l'ente Regionale ha sviluppato una serie di iniziative con l’assessorato guidato da Mario Caligiuri, tra le quali l'istituzione del Polo Regionale delle Politiche pubbliche sulla Lettura, che ha sede proprio presso il Sistema Bibliotecario Vibonese, la pubblicazione di un Libro Verde sulla Lettura (con la prefazione del linguista Tullio De Mauro e gli interventi di firme illustri come Carmine Abate, Mimmo Gangemi e Angela Bubba), la creazione di un sito che raccoglie oltre 120 biblioteche con più di un milione e trecentomila volumi, l’istituzione di un importante circuito che ha raccolto sotto l’insegna di un unico circuito, sei luccicanti e concrete vetrine del meglio a disposizione riguardo a uomini, idee e mezzi per incrementare turismo e cultura in un circuito di agognata qualità.
A Tropea, con enorme successo anche nei luoghi che hanno fatto del centro storico di Vibo un'altra roccaforte di cultura, hanno dato il loro contributo, tracciando nuove ipotesi per la lettura e scrittura, elementi cardine di sapienza e civiltà, aggiornati ai tempi moderni, intellettuali e giornalisti del calibro di Marcello Veneziani, Maurice Aymard, Giordano Bruno Guerri, Umberto Broccoli, GianArturo Ferrari, Claudio Sabelli Fioretti, Gennaro Sangiuliano, Paola Bottero, Luca Nannipieri, Carlo Bordone e Tommaso Strambi fra i molti altri nomi che hanno scelto l’importante vetrina calabrese per presentare o anticipare i loro prossimi impegni.
Ciliegina su questa torta già molto accattivante, oltre che culmine del Festival, è stata la finale del settimo Premio nazionale letterario Tropea, che ha registrato la netta affermazione di Vito Teti (Il patriota e la maestra, ed. Quodlibet) sui comunque meritevoli Edoardo Albinati (Vita e morte di un ingegnere, ed. Mondadori) e Benedetta Palmieri (I Funeracconti, ed. Feltrinelli). Ideato e promosso dall’Accademia degli Affaticati presieduta dal giornalista Pasqualino Pandullo, e primo concorso nazionale ad aver veicolato i libri in formato e-book, il riconoscimento ha evidenziato il gradimento della narrazione legata all’appartenenza e all’identità che Teti esprime anche attraverso il suo radicamento con il territorio e la scelta di approfondire i percorsi della costruzione identitaria, il motivo della melanconia e della nostalgia, l’antropologia dei luoghi e dell’abbandono.
Il suo nome nell’albo d’oro del prestigioso premio, segue quelli di Mimmo Gangemi (La signora di Ellis Island), Donatella di Pietrantonio (Mia madre è un fiume), Mattia Signorini (La Sinfonia del tempo breve), Carmine Abate (Gli anni veloci), Gianrico Carofiglio (Ragionevoli dubbi), Roberto Saviano (Gomorra). Tutto il territorio ha partecipato al Festival, grazie all’intuizione di dislocare gli eventi tra Tropea, Vibo Valentia, Serra San Bruno e Soriano Calabro. Tantissimi giovani tra il pubblico grazie all’offerta culturale ampia e diversificata. La sezione Carta Canta, promossa dalla consulente artistica Maria Teresa Marzano, si è guadagnata un ampio favore da parte del pubblico; grande novità del Festival, ha saputo catalizzare l’interesse di un pubblico esigente qual è quello dei giovani, proponendo con coraggio incontri interessanti come quello condiviso da Monica Demuru, Davide Riondino e Natalio Mangalavite, capaci di spaziare dall’approfondimento nel legame indissolubile tra Musica e Parole, soprattutto negli appuntamenti con il giornalista Ezio Guaitamacchi nei suoi Acoustic Cafè di cui sono stati apprezzatissimi protagonisti Niccolò Fabi e Cristina Donà, e spazi in cui si sono analizzati fenomeni sociologici e musicali, quali la filosofia/musica dark e punk deli anni ’80, oppure il Brasile e i suoi mille rivoli musicali con Barbara Casini.
Infine ci sono stati libri che raccontano la musica, ma anche romanzi in cui la musica è la sottotraccia e il mondo in cui si muovono. “Il nostro quotidiano impegno nella promozione della cultura del leggere passa anche attraverso momenti di grande visibilità come il TropeaFestival Leggere&Scrivere – ha dichiarato Gilberto Floriani, direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese e direttore artistico del Festival. – La mia ferma convinzione è che l’abitudine alla lettura vada incentivata anche grazie a iniziative che portino i libri fuori dalle mura delle biblioteche o delle scuole, adottando un linguaggio sempre più vicino e coinvolgente, utilizzando tutti i mezzi di cui disponiamo, da quelli tradizionali alle nuove forme di comunicazione e interazione. In questo ci progetto ci crediamo così tanto da compartecipare in forma diretta al 45% del totale del suo finanziamento.” Appuntamento quindi alla prossima edizione cui si inizierà a lavorare molto presto.
Si ringrazia per la collaborazione Raffaella Cosentino